Comunicato UCIIM per la scomparsa di Papa Francesco
Nel giorno dell’Angelo il nostro amato Papa Francesco è salito al cielo lasciandoci privi del suo sorriso ma non indifesi perché Egli ha ci ha indicato il nostro cammino terreno verso il Bene e la Pace. Questo Papa venuto, per sua definizione, dai confini del mondo ha cercato per tutto il suo pontificato di abbattere confini e barriere tra popoli e nazioni.
Con le sue Encicliche, infatti, ha posto in luce il dovere di proteggere la nostra casa comune (Laudato si’), ci ha ricordato che in quanto tutti figli di un solo Dio siamo tutti fratelli (Fratelli tutti) e che nel Cuore di Gesù possiamo trovare tutto il Vangelo, riconosciamo finalmente noi stessi e impariamo ad amare (Dilexit nos). Le parole che connotano il suo pontificato sono misericordia, gioia, creato, fratellanza, poveri, periferie esistenziali, perdono, preghiera solidarietà. Sono le parole del Vangelo che noi uomini spesso trascuriamo presi dalla nostra piccola quotidianità.
Lo ricordiamo con estrema tenerezza in quella giornata piovosa mentre solo nella sua veste bianca attraversava Piazza San Pietro per pregare con amore la Madonna di salvare tutti gli uomini dal Covid.
Abbiamo avuto l’onore e la gioia di essere ricevuti da Lui ben due volte e nell’ultima ci ha rivolto questa esortazione che è custodita nei nostri cuori: All’inizio della vostra storia c’è stata l’intuizione che solo associandosi, camminando insieme, si potesse migliorare la scuola, che per sua natura è una comunità, bisognosa del contributo di tutti. I vostri fondatori vivevano in tempi nei quali i valori della persona e della cittadinanza democratica avevano bisogno di essere testimoniati e rafforzati, per il bene di tutti; e anche il valore della libertà educativa. Ci ha esortato a praticare nel nostro lavoro e nella nostra vita una nuova cultura, fondata sull’incontro tra le generazioni, sull’inclusione, sul discernimento del vero, del buono e del bello; una cultura della responsabilità, personale e collettiva, per affrontare le prepotenze e il bullismo individuali e le sfide globali come le crisi ambientali, sociali ed economiche, e la grande sfida della pace.
Papa Francesco resterà in noi, grazie all’esempio, alle parole, alla vita che ci ha donato. Oggi è festa in Paradiso dove viene accolto un Uomo giusto.
Portare la Pace, sconfiggere le violenze e le prepotenze, essere fermi nel difendere principi e valori. Papa Francesco continuerà a vivere nella misura in cui sapremo mettere in pratica i Suoi insegnamenti. Come Lui ci ha indicato più volte: La statura spirituale di un’esistenza è definita dall’amore. Il Papa ne ha dato tanto a tutti e ci ha sempre sollecitato a farlo ogni giorno.
In un momento di umana tristezza, vogliamo pensare a Jorge Bergoglio mentre ci sorride dal Paradiso, benedicendo tutti così come ha fatto, ultima volta terrena, nel giorno della Santa Pasqua.
Roma 21/04/25
