L’ARTE PONTE FRA I POPOLI

CORSO DI FORMAZIONE per insegnanti di scuola primaria e scuola secondaria di I e di II grado

marzo-aprile 2025 – 10 ore in 4 incontri di 2h e 30’ ciascuno

Popoli diversi convivono nella società attuale e nuovi linguaggi nei media contribuiscono a strutturare l’immaginario collettivo. Il corso ‘L’arte ponte fra i popoli‘ intende riflettere sul ruolo dell’arte nella dimensione interculturale che ci avvolge ed esplorare come le varie forme artistiche siano uno strumento di comunicazione di aspirazioni e valori condivisi e un modo per contrastare pregiudizi e intolleranza.

La forza comunicativa del linguaggio artistico viene considerata in particolare nell’ambito delle arti figurative e della musica, attraverso l’analisi delle simbologie pittoriche e del potere evocativo del suono come avvicinamento profondo all’altro da sé.

Le scuole sono sempre più microcosmo della società interculturale e il messaggio artistico può essere utilizzato, al di là dei confini disciplinari, come mezzo che promuove le relazioni tra uomini e donne diversi e alimenta una cultura di pace.

Sede del corso: Via S. Croce 63 – 38122 TRENTO. Il quarto incontro è un’uscita nella città di Trento.

Mercoledì 12 marzo 2025, ore 16.00-18.30: L’arte come espressione di cultura. Introduzione al tema con esperienze a confronto – prof. Antonio Lurgio.

Mercoledì 19 marzo 2025, ore 16.00-18.30: L’arte figurativa come ponte ideale. Il linguaggio di un’opera come espressione oltre i tempi e gli spazi – padre Antonio Viola.

Mercoledì 26 marzo 2025, ore 16.00-18.30: Il suono come ponte verso l’Altro e come scala verso l’Oltre – dott. Alessandro Martinelli.

Mercoledì 2 aprile 2025, ore 15.00-17.30: Occasioni per incontrare l’arte nel quotidiano – Uscita nella città di Trento guidata dai relatori.

Iscrizione: modulo al link  https://forms.gle/d3zfJRVzTzkWsZWr6

Per informazioni: sezionetrento@uciim.it        349 1300431

La scuola con gli studenti nella difficile azione educativa del nostro tempo

I ragazzi e le ragazze nella nostra società trascorrono a scuola gran parte delle loro giornate; crescono nell’ambito dell’apprendimento, della socializzazione e dell’identità. I mezzi di comunicazione di massa riportano episodi di cronaca impressionanti per aggressività e bullismo, degrado, depressione, mentre le realtà positive, che sono la maggioranza, non fanno notizia. La scuola è in simbiosi con la società e ne rispecchia le caratteristiche; sarebbe irrealistico aspettarsi che possa essere un’isola felice e non è certamente un coacervo di violenza.

Il Rapporto 2023 sul Benessere Equo e Sostenibile dell’ISTAT (https://www.istat.it/it/files//2024/04/Bes-2023-Ebook.pdf) riporta dati relativi al benessere nella società e nelle scuole e registra un aumento dei disturbi dello sviluppo. Si verificano situazioni come isolamento sociale, disorientamento, ansia e apatia, forme di disagio esistenziale, comportamenti autolesionistici. Occorre analizzare le cause profonde dei problemi e attuare soluzioni.

I soggetti in età evolutiva incontrano messaggi contrastanti e contraddittori, in una società spesso permeata da violenza e malcostume e scarsità di modelli positivi. I cosiddetti ‘social’ hanno assunto un peso enorme presso la maggior parte dei giovani, in età sempre più precoce (Iss, studio multicentrico internazionale Health Behaviour in School-aged Children, 2022, svolto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità). La Società italiana di psichiatria stima almeno 700 000 adolescenti dipendenti da web. Affrontare le radici del disagio delle nuove generazioniè una sfida che nessuno può vincere da solo, richiedeun impegno educativo che coinvolga tutte le componenti della società.

Le realtà problematiche si affrontano nell’impostazione complessiva, creando le condizioni affinché gli studenti siano parte attiva e responsabile di una comunità. Molti ragazzi vivono in solitudine fuori dalla scuola, hanno bisogno di accoglienza, di reti sociali nel tempo libero, anche tra famiglie, di fiducia e corresponsabilità.  È utile un piano che preveda un maggiore sostegno agli educatori, alla famiglia, primo soggetto educante, e ai docenti, cominciando dalla formazione sulla psicologia dell’età evolutiva e sulla relazionalità.

La scuola è chiamata a mettere in atto strategie nell’organizzazione del sistema scolastico e nella pratica quotidiana per favorire motivazione, impegno e disciplina, assunzione di responsabilità da parte dei giovani, nella consapevolezza del ruolo da protagonisti che essi giocano nel raggiungere gli obiettivi. Aiuta di più far leva sulla coscienza e sul senso del dovere che sulla repressione.Fondamentale è puntare sul rapporto umano, in modo che i ragazzi possono sentirsi compresi ed apprezzati prima che giudicati, su una base di ascolto, di dialogo e di supporto. Altrettanto importante è incoraggiare la partecipazione attiva degli studenti, creare occasioni di peer tutoring, di collaborazione fra compagni in classe e nello svolgimento dei compiti domestici. Mettere in atto processi di valutazione esplicitamente formativi ed esprimere giudizi senza umiliare facilita i processi di miglioramento. Misure punitive più severe possono essere utili in qualche caso, ma mai in modo automatico, evitando il rischio che diventino controproducenti.

Più amore per lo studio si ottiene con diverse strategie

Proficuo è dare spazio allo sviluppo

dalla riduzione dei tempi dedicati al web, a maggior flessibilità di scelta con discipline opzionali, semestralità e diversi livelli di approfondimento nella scuola secondaria superiore, anche se sembra impossibile andare oltre lo status quo. Proficuo è dare spazio allo sviluppo delle intelligenze multiple (Gardner), con attività quali arte, scultura, sport, teatro, musica, nonostante gli ostacoli pratici (orari e pendolarismo, spazi). Attività di orientamento, sportelli d’ascolto, il Progetto salute, incontri collettivi con i genitori, anche on line, si dimostrano efficaci. Da valorizzare il contributo dei luoghi di aggregazione esterni alla scuola, come associazioni giovanili, oratori, volontariato, gruppi sportivi, biblioteche, musei, cori, quali sede di dedizione e di relazionalità informale.

Educare è sempre un atto di speranza. Gli insegnanti dell’UCIIM considerano importante essere a fianco degli alunni nel contesto dell’opera di insegnamento, accompagnarli con discrezione e competenza nel loro percorso di crescita verso il futuro. Creare con i giovani la prevenzione del disagio aiuta a contrastare processi di cronicizzazione delle fragilità.

La riflessione è stata pubblicata sul settimanale diocesano Vita Trentina del 26 maggio 2024, pag. 27

Rivalutare il ruolo dei docenti per una scuola che aiuta a crescere

Stiamo vivendo un momento storico di celere trasformazione e di gravi incertezze per il futuro.

Le famiglie e la società affidano agli insegnanti ciò che hanno di più caro, i propri figli. Questi trascorrono molto tempo a scuola, da 30 a 40 ore settimanali nella scuola media, fino a 50 ore nelle scuole dell’infanzia https://www.miur.gov.it/orario-scuole .

È giusto chiedere molto all’istituzione scolastica, ma non le si può domandare di sostituirsi alle altre agenzie educative. Da diversi anni si assiste ad una dequalificazione della scuola da parte del mondo istituzionale, politico, sociale.

Insegnare è una professione speciale, implica il coinvolgimento di tutta la personalità, richiede competenza e passione. I docenti sono molto diversi fra loro, ma tutti hanno un ruolo delicatissimo.

Non c’è solo il compito didattico, ma anche quello di aiutare i discenti a migliorare, a crescere come persone preparate, autonome e critiche, nella consapevolezza che il pensiero critico si può esercitare solo se si hanno buone conoscenze.

Anche in tempi di competenze e di intelligenza artificiale, rimane imprescindibile il rapporto umano fra docenti e discenti, così come l’esigenza di ragionare con gli alunni sul loro profitto e su come imparano, la sensibilità nel comprendere le realtà problematiche e contrastare i casi di malessere, l’impegno nel riconoscere e favorire lo sviluppo delle potenzialità dei discenti. È allarmante il fatto che gli insegnanti italiani siano fra quelli che hanno lo status più basso secondo gli Osservatori internazionali (es. il Global Teacher Status Index https://www.varkeyfoundation.org/media/4867/gts-index-13-11-2018.pdf, p.19). Se i maestri e i professori vanno perdendo autorevolezza, il clima della scuola, l’apprendimento e lo sviluppo dei soggetti ne risentono.

Se si vuole che i ragazzi rispettino i loro insegnanti, lo devono fare anche gli adulti. Creare le premesse per un’opera formativa di qualità per tutti ha ricadute tangibili sull’atmosfera di lavoro, sul benessere delle persone e sull’intera società.

Servono provvedimenti concreti. Preziosa è l’opera vigile dei dirigenti scolastici nel favorire un clima costruttivo di lavoro, prevenire i conflitti e valorizzare il lavoro degli insegnanti impegnati. 

In tutti gli stati, tranne che in Italia per i futuri professori, si assicura una formazione specifica in campo educativo, didattico e relazionale e si fa tirocinio negli anni universitari; in tal modo si assume personale formato e non persone con lauree disparate che, in qualche caso, fanno gli insegnanti come scelta di ripiego.

La formazione iniziale e in servizio aiutano i docenti se non trascurano l’aspetto pratico, cercando di approfondire questioni quali: tenere la disciplina, responsabilizzare alunni e famiglie, adottare approcci adeguati con bambini e ragazzi fin dalla scuola dell’infanzia (l’AIMC ha organizzato un corso su come rapportarsi con i soggetti più difficili nel maggio 2023).

La politica scolastica potrebbe rendere più efficace e gratificante il lavoro di insegnamento, con l’introduzione di parziali opzionalità fra le discipline della scuola secondaria superiore, come avviene in molti sistemi scolastici, in modo che gli studenti possano focalizzare lo studio su materie che amano oltre che su quelle irrinunciabili.

A proposito di come insegnare, tutti abbiamo apprezzato i docenti che hanno competenza disciplinare e amore per le proprie materie. Una strategia efficace per la didattica è l’osservazione reciproca nel ruolo di critical friends, già adottata con successo in un liceo all’avanguardia del nostro capoluogo.

L’impegnodelle associazioni professionali di insegnanti può svolgere un ruolo costruttivo nella sensibilizzazione e nella formazione delle competenze di tipo pratico.

La partecipazione attiva degli studenti è quanto mai preziosa, come esercizio di democrazia, assunzione di responsabilità e sviluppo del senso di appartenenza.

La collaborazione tra famiglia, scuola e società è di fondamentale importanza. L’associazionismo dei genitori può dare un contributo significativo, con le sue possibilità di condivisione e di formazione, specialmente in una città come Trento, capitale europea del volontariato. La scuola trentina ha saputo essere all’avanguardia e punto di riferimento per il resto d’Italia e può farlo ancora. Gli insegnanti, come gli studenti, devono essere in condizione di lavorare serenamente, di credere in sé stessi, potersi fidare gli uni degli altri e delle istituzioni.

Per una scuola prestigiosa, che sappia opportunamente accompagnare la crescita dei giovani, occorre andare oltre gli slogan e valorizzare le figure educative.

La riflessione è stata anche pubblicata sul settimanale diocesano Vita Trentina del 31 marzo 2024, pag. 33

Per educare un fanciullo occorre un intero villaggio

Un nuovo anno comincia, in un clima che sembra lasciare poco spazio alla speranza. I massmedia, le componenti sociali e l’opinione pubblica chiamano costantemente in causa la scuola come agenzia di soluzione di tutti i mali sociali. In effetti la scuola è l’istituzione delegata dalla società per l’istruzione, ma non è l’unica sede di formazione e di socializzazione e non è neppure la prima in ordine di tempo nella vita. Quando una persona nasce, è inserita in primo luogo nella famiglia e nel contesto socio-economico circostante, reale e virtuale, dai quali trae lingua, valori, abitudini.

Gli insegnanti impegnati nell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) si preoccupano del dibattito a volte pressapochistico sulla scuola e prospettano alcune misure non rinviabili da mettere in atto: insegnamento/ apprendimento inclusivi di qualità, valorizzazione del ruolo docente, condivisione di responsabilità con il mondo esterno alla scuola.

L’istituzione scolastica è impegnata a sviluppare tutte le potenzialità dei discenti, dai casi di difficoltà alle eccellenze, e li guida al raggiungimento delle competenze di base, a diversi livelli nei vari gradi di scuola, con un approccio inclusivo, con supporto alla maturazione e nella ricerca di senso. Accanto alla prevenzione dell’abbandono scolastico prematuro, ancora al di sopra della media europea in molte regioni italiane, come rileva il rapporto Censis 2023, si pensa all’orientamento e si coltiva la motivazione all’apprendimento permanente. La scuola è palestra di disciplina, di maturazione intellettuale ed umana, sede di impegno e di rapporti interpersonali costruttivi.

L’impostazione dell’insegnamento richiede sempre nuove competenze e strategie. La comprensione della delicatezza del ruolo docente impone una chiara valorizzazione di chi insegna. Un serio lavoro di educazione a scuola non si improvvisa; richiede professionalità e il riconoscimento dell’autorevolezza degli insegnanti. L’istituzione scolastica combatte una battaglia dagli esiti molto incerti se arrivano solo cattivi esempi o modelli negativi dalla società; ancor più se gli approcci educativi esplicitamente etici sono considerati moralismo e l’educazione religiosa viene emarginata, insieme con la sua attenzione peculiare alla formazione delle coscienze. Le nuove agenzie virtuali di informazione e di socializzazione costituiscono di fatto una scuola parallela competitiva nella sfera valoriale e nella costruzione dell’identità dei giovani.

Le problematiche educative sfociano spesso in una politicizzazione delle contese, con rischi costanti di strumentalizzazione e di manipolazione ideologica. Prima di introdurre nuovi insegnamenti o nuovi corsi, occorre chiarire bene contenuti e impostazione, con un serio approfondimento preliminare affidato a persone competenti con esperienza di insegnamento, non ad attivisti di opposte visioni. Serve vigilanza su ciò che va in mano ai ragazzi, dentro e fuori la scuola, compresi i videogiochi e i messaggi dei social, che possono essere potenzialmente devastanti. Sembra utopia, ma il “Patto di corresponsabilità” fra scuola, famiglia e studenti per l’educazione non può non coinvolgere la società in generale. Un mondo impregnato di violenza rischia di vanificare gli sforzi di agenzie educative come la famiglia, la scuola e le comunità religiose.

Concludendo, le decisioni di politica scolastica sono da prendere in modo ponderato, con una visione d’insieme, andando oltre misure estemporanee e frammentate; l’introduzione di corsi aggiuntivi su tematiche di ogni tipo non è un toccasana per cambiare i comportamenti delle persone.

L’approccio educativo è olistico; la scuola è inestricabilmente in sinergia col tessuto sociale del quale fa parte ed è fortemente auspicabile un’alleanza effettiva fra scuola, famiglia e società.

La riflessione è stata pubblicata sul settimanale diocesano Vita Trentina, n. del 21 gennaio 2024: https://www.vitatrentina.it/2024/01/18/per-educare-un-fanciullo-occorre-un-intero-villaggio-una-riflessione-delluciim-di-trento/

I risultati del Progetto Erasmus plus ECCOPS

A fine novembre 2023 si è concluso il progetto Educazione alla Cittadinanza Competente per la Partecipazione e la Sostenibilità – ECCOPS che da inizio ottobre 2021 aveva impegnato i promotori, l’UCIIM nazionale e la sezione UCIIM di Trento, e due partner europei, l’Inspectoratul Scolar Judetean di Buzau (Romania) e l’Universidad de La Laguna (Tenerife, Spagna), nel lavoro di ricerca di strategie educative efficaci per l’Educazione Civica e alla Cittadinanza (ECC) e per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS), con l’obiettivo di migliorare la qualificazione dei docenti e di promuovere la responsabilizzazione e la partecipazione degli studenti in tali ambiti.

Sono stati elaborati materiali didattici che, nell’anno scolastico 2022-2023, gli insegnanti hanno testato in classi delle scuole di secondo grado partecipanti al progetto: 4 in Italia, con 10 classi e 37 docenti – 7 in Romania, con 9 classi e 28 docenti – 6 in Spagna, con 17 classi e 26 docenti. I tre partner hanno poi revisionato tali materiali sulla base delle raccomandazioni e dei suggerimenti forniti dagli insegnanti che li hanno utilizzati.

Gli strumenti prodotti da ECCOPS sono ora disponibili in libero accesso sul sito http://www.eccops.eu, in italiano e nella lingua dei due partner, romeno e spagnolo, nonché in inglese.

Toolkit (https://eccops.uciim.it/it/toolkit_ita_final/)

Proposte di apprendimento per gli studenti divise in cinque tematiche: 1. Diritti umani, 2. Cittadinanza globale, 3. Cittadinanza democratica, 4. Sviluppo sostenibile, 5. Produzione e consumo responsabili. I contenuti sono organizzati in base alle domande principali: Chi?, Cosa?, Perché?, Quando?, Dove? per distribuire le informazioni in modo da aiutare a strutturare e ricordare idee, fatti, dati, e Che fare? per sollecitare negli studenti disposizione a partecipare attivamente alla vita della comunità, comportamenti responsabili, applicazione pratica e impegno. Ambito cognitivo e ambito affettivo-comportamentale della cittadinanza sono infatti tre aree di apprendimento interconnesse fra loro. Il Toolkit costituisce un’offerta di apprendimento scolastico generale, base per ulteriori ricerche e per integrare i libri scolastici esistenti. Gli insegnanti scelgono ciò che è appropriato per il loro contesto e adattano i materiali agli interessi ed al livello di apprendimento dei loro studenti.

Schede delle competenze (https://eccops.uciim.it/it/competence-cards-finali/)

Strumenti di autovalutazione per gli studenti che consentono loro di avere maggiore comprensione di ciò che costituisce un’effettiva partecipazione civica e l’impegno per lo sviluppo sostenibile, e di sviluppare consapevolezza dei propri progressi. Le schede delle competenze sono 12: 1. Partecipazione a scuola – I care, 2. Partecipazione civica, 3. Imparare a imparare, 4. Imparare a imparare, 5. Gestione dei conflitti, 6. Cittadinanza attiva. 7. Pensiero multiprospettico, 8. Come essere bene informati, evitando informazioni erronee e fake news, 9. Inclusione, diversità e solidarietà, 10. Lavoro di gruppo e cooperazione, 11. Consumo sostenibile, 12. Prendere una decisione. Gli indicatori delle schede sono stati sviluppati in collaborazione fra i partner, facendo riferimento alle competenze chiave dell’UE 2018 e alle norme nazionali dei relativi sistemi scolastici. Le schede sono state usate nelle scuole partecipanti a ECCOPS e i docenti ne hanno sottolineato l’efficacia per la capacità da parte degli studenti di autovalutare le proprie competenze civico-sociali.

Matrice delle competenze (https://eccops.uciim.it/it/matrix-of-competence-final-3/)

Strumento di auto-riflessione per gli insegnanti per osservare il proprio approccio educativo nel campo dell’Educazione Civica e alla Cittadinanza e dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. La Matrice descrive le competenze necessarie per raggiungere la massima qualità dell’insegnamento, con indicatori relativi a: 1. Conoscenze professionali/tecniche/specifiche (Conoscere) – Attitudini personali (Saper essere), 2. Competenze didattico/metodologiche (Saper fare), 3. Clima di classe – Gestione del gruppo (Saper stare/vivere insieme). È costruita tenendo presenti gli studi nel settore e costituisce un approccio innovativo per la crescita professionale, particolarmente utile dato che all’università manca un percorso sistematico di formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie per l’educazione civica e alla cittadinanza.

Linee guida didattiche (https://eccops.uciim.it/it/linee-guida-didattiche-%f0%9f%87%ae%f0%9f%87%b9/)

I partner ECCOPS condividono la visione, gli obiettivi e i risultati del progetto: stili educativi, strategie di monitoraggio e valutazione dell’insegnamento/apprendimento.

CORSO DI FORMAZIONE 2023/2024 per insegnanti

‘COME AFFRONTARE I TEMI CIVICI A SCUOLA?’ è il titolo del corso proposto dall’UCIIM Sezione di Trento per l’anno scolastico 2023/2024.

Il corso è aperto ai docenti di tutte le discipline nella scuola secondaria di primo e di secondo grado ed è possibile partecipare agli incontri in presenza, presso la sede Uciim Sezione di Trento – Via S. Croce 63, Trento – o online.

Scadenza iscrizioni: 31 ottobre 2023.

Sarà affrontato specificamente il tema di come trattare i contenuti delle diverse discipline scolastiche in ottica civica, focalizzandosi su due aspetti:

  • il coinvolgimento delle varie discipline in ottica interdisciplinare, per produrre valore aggiunto rispetto all’insegnamento dell’educazione civica affrontato a livello di singole discipline;
  • la visione multiprospettica nell’insegnamento/apprendimento dei temi civico-politici anche controversi, come lotta all’indottrinamento e ai pericoli dell’estremismo e del fanatismo.

Il corso avrà carattere teorico-pratico con:

  • momenti di comunicazione frontale e dibattito nei 4 incontri previsti da novembre 2023 a marzo 2024 (svolti in presenza ma con collegamento anche online), nei quali saranno presentati e discussi i materiali elaborati con partner europei nel progetto Erasmus plus ECCOPS ‘‘Educazione alla Cittadinanza Competente per la Partecipazione e la Sostenibilità” (http://www.eccops.eu/);
  • .attività pratica svolta nelle classi (4 ore)..

Programma e calendario

1° incontro20/11/2316.3018.00 – L’Educazione civica e alla cittadinanza nelle varie discipline: esemplificazioni delle tematiche affrontate; trasversalità degli aspetti civici e interdisciplinarità; analisi di materiali sull’insegnamento/apprendimento dell’educazione civica prodotti dalle scuole del progetto ECCOPS, con visione di alcune sequenze da video registrati nelle classi.

2° incontro 04/12/2316.3018.00 – La visione multiprospettica nella trattazione di temi controversi di educazione civica contro indottrinamento, estremismi e fanatismi: informazione accurata, argomentazioni documentate delle diverse posizioni, sviluppo di giudizi critici equilibrati; esemplificazione di strumenti utilizzabili da materiali del progetto ECCOPS.

3° incontro05/02/24 16.3018.00 – Piste di lavoro interdisciplinari e multiprospettiche per le classi: confronto-dibattito sugli spunti operativi fin qui emersi e su alcune esperienze realizzate nel Progetto ECCOPS.

Attività pratica nelle classi (4 ore) – I partecipanti affrontano in classe un tema civico-politico secondo le sollecitazioni e le proposte degli incontri.

4° incontro11/03/2416.3018.00 – Condivisione dei risultati dell’attività svolta nelle classi e dibattito; riflessioni conclusive sul corso.

Per informazioni scrivere a sezionetrento@uciim.it

ISCRIZIONE AL CORSO entro il 31 ottobre 2023 tramite modulo al link:  https://forms.gle/sXt2vsBxpAW4G81RA

Locandina

PRESENTAZIONE Progetto ERASMUS plus ‘EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA COMPETENTE per la PARTECIPAZIONE e la SOSTENIBILITÀ’ e CORSO TEORICO-PRATICO di formazione a. sc. 2023-2024

Il progetto ECCOPS ‘Education for Citizenship Competence for Participation and Sustainability’, co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma Erasmus plus 2021-2027 (https://uciim.it/trentino/2022/05/) è in fase avanzata di svolgimento e si stanno concludendo il webinar internazionale di formazione e i corsi pilota per gli studenti (https://uciim.it/trentino/2022/06/) che hanno coinvolto gli insegnanti delle numerose scuole dei tre Paesi europei che hanno aderito al progetto.

Martedì 23 maggio 2023 alle ore 16.00,

in presenza presso il Liceo Sophie Scholl di Trento -una delle scuole italiane partecipanti-

e con possibilità di collegamento online

saranno presentati i materiali per l’insegnamento-apprendimento sullo sviluppo sostenibile, la cittadinanza e la partecipazione attiva sperimentati nel corso del progetto, con esempi di attività di insegnanti e studenti svolte nelle classi dei tre Paesi partner di ECCOPS.

L’incontro sarà anche occasione per presentare il Corso teorico-pratico ‘COME AFFRONTARE I TEMI CIVICI A SCUOLA’, che l’UCIIM Sezione di Trento propone ai docenti come formazione per l’a. sc. 2023-2024, facendo tesoro degli strumenti e dei risultati del progetto ECCOPS.

Per la partecipazione all’incontro:

https://forms.gle/BJh7RwiD6p4UBrC97

oppure

– scrivere a:  sezionetrento@uciim.it

Per il collegamento online:

https://uciim.webex.com/meet/sezionetrento dalle ore 15.55 del 23 maggio

Sarà rilasciato attestato di partecipazione a chi lo richiede

Programma

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