Per educare un fanciullo occorre un intero villaggio

Un nuovo anno comincia, in un clima che sembra lasciare poco spazio alla speranza. I massmedia, le componenti sociali e l’opinione pubblica chiamano costantemente in causa la scuola come agenzia di soluzione di tutti i mali sociali. In effetti la scuola è l’istituzione delegata dalla società per l’istruzione, ma non è l’unica sede di formazione e di socializzazione e non è neppure la prima in ordine di tempo nella vita. Quando una persona nasce, è inserita in primo luogo nella famiglia e nel contesto socio-economico circostante, reale e virtuale, dai quali trae lingua, valori, abitudini.

Gli insegnanti impegnati nell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) si preoccupano del dibattito a volte pressapochistico sulla scuola e prospettano alcune misure non rinviabili da mettere in atto: insegnamento/ apprendimento inclusivi di qualità, valorizzazione del ruolo docente, condivisione di responsabilità con il mondo esterno alla scuola.

L’istituzione scolastica è impegnata a sviluppare tutte le potenzialità dei discenti, dai casi di difficoltà alle eccellenze, e li guida al raggiungimento delle competenze di base, a diversi livelli nei vari gradi di scuola, con un approccio inclusivo, con supporto alla maturazione e nella ricerca di senso. Accanto alla prevenzione dell’abbandono scolastico prematuro, ancora al di sopra della media europea in molte regioni italiane, come rileva il rapporto Censis 2023, si pensa all’orientamento e si coltiva la motivazione all’apprendimento permanente. La scuola è palestra di disciplina, di maturazione intellettuale ed umana, sede di impegno e di rapporti interpersonali costruttivi.

L’impostazione dell’insegnamento richiede sempre nuove competenze e strategie. La comprensione della delicatezza del ruolo docente impone una chiara valorizzazione di chi insegna. Un serio lavoro di educazione a scuola non si improvvisa; richiede professionalità e il riconoscimento dell’autorevolezza degli insegnanti. L’istituzione scolastica combatte una battaglia dagli esiti molto incerti se arrivano solo cattivi esempi o modelli negativi dalla società; ancor più se gli approcci educativi esplicitamente etici sono considerati moralismo e l’educazione religiosa viene emarginata, insieme con la sua attenzione peculiare alla formazione delle coscienze. Le nuove agenzie virtuali di informazione e di socializzazione costituiscono di fatto una scuola parallela competitiva nella sfera valoriale e nella costruzione dell’identità dei giovani.

Le problematiche educative sfociano spesso in una politicizzazione delle contese, con rischi costanti di strumentalizzazione e di manipolazione ideologica. Prima di introdurre nuovi insegnamenti o nuovi corsi, occorre chiarire bene contenuti e impostazione, con un serio approfondimento preliminare affidato a persone competenti con esperienza di insegnamento, non ad attivisti di opposte visioni. Serve vigilanza su ciò che va in mano ai ragazzi, dentro e fuori la scuola, compresi i videogiochi e i messaggi dei social, che possono essere potenzialmente devastanti. Sembra utopia, ma il “Patto di corresponsabilità” fra scuola, famiglia e studenti per l’educazione non può non coinvolgere la società in generale. Un mondo impregnato di violenza rischia di vanificare gli sforzi di agenzie educative come la famiglia, la scuola e le comunità religiose.

Concludendo, le decisioni di politica scolastica sono da prendere in modo ponderato, con una visione d’insieme, andando oltre misure estemporanee e frammentate; l’introduzione di corsi aggiuntivi su tematiche di ogni tipo non è un toccasana per cambiare i comportamenti delle persone.

L’approccio educativo è olistico; la scuola è inestricabilmente in sinergia col tessuto sociale del quale fa parte ed è fortemente auspicabile un’alleanza effettiva fra scuola, famiglia e società.

La riflessione è stata pubblicata sul settimanale diocesano Vita Trentina, n. del 21 gennaio 2024: https://www.vitatrentina.it/2024/01/18/per-educare-un-fanciullo-occorre-un-intero-villaggio-una-riflessione-delluciim-di-trento/

I risultati del Progetto Erasmus plus ECCOPS

A fine novembre 2023 si è concluso il progetto Educazione alla Cittadinanza Competente per la Partecipazione e la Sostenibilità – ECCOPS che da inizio ottobre 2021 aveva impegnato i promotori, l’UCIIM nazionale e la sezione UCIIM di Trento, e due partner europei, l’Inspectoratul Scolar Judetean di Buzau (Romania) e l’Universidad de La Laguna (Tenerife, Spagna), nel lavoro di ricerca di strategie educative efficaci per l’Educazione Civica e alla Cittadinanza (ECC) e per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS), con l’obiettivo di migliorare la qualificazione dei docenti e di promuovere la responsabilizzazione e la partecipazione degli studenti in tali ambiti.

Sono stati elaborati materiali didattici che, nell’anno scolastico 2022-2023, gli insegnanti hanno testato in classi delle scuole di secondo grado partecipanti al progetto: 4 in Italia, con 10 classi e 37 docenti – 7 in Romania, con 9 classi e 28 docenti – 6 in Spagna, con 17 classi e 26 docenti. I tre partner hanno poi revisionato tali materiali sulla base delle raccomandazioni e dei suggerimenti forniti dagli insegnanti che li hanno utilizzati.

Gli strumenti prodotti da ECCOPS sono ora disponibili in libero accesso sul sito http://www.eccops.eu, in italiano e nella lingua dei due partner, romeno e spagnolo, nonché in inglese.

Toolkit (https://eccops.uciim.it/it/toolkit_ita_final/)

Proposte di apprendimento per gli studenti divise in cinque tematiche: 1. Diritti umani, 2. Cittadinanza globale, 3. Cittadinanza democratica, 4. Sviluppo sostenibile, 5. Produzione e consumo responsabili. I contenuti sono organizzati in base alle domande principali: Chi?, Cosa?, Perché?, Quando?, Dove? per distribuire le informazioni in modo da aiutare a strutturare e ricordare idee, fatti, dati, e Che fare? per sollecitare negli studenti disposizione a partecipare attivamente alla vita della comunità, comportamenti responsabili, applicazione pratica e impegno. Ambito cognitivo e ambito affettivo-comportamentale della cittadinanza sono infatti tre aree di apprendimento interconnesse fra loro. Il Toolkit costituisce un’offerta di apprendimento scolastico generale, base per ulteriori ricerche e per integrare i libri scolastici esistenti. Gli insegnanti scelgono ciò che è appropriato per il loro contesto e adattano i materiali agli interessi ed al livello di apprendimento dei loro studenti.

Schede delle competenze (https://eccops.uciim.it/it/competence-cards-finali/)

Strumenti di autovalutazione per gli studenti che consentono loro di avere maggiore comprensione di ciò che costituisce un’effettiva partecipazione civica e l’impegno per lo sviluppo sostenibile, e di sviluppare consapevolezza dei propri progressi. Le schede delle competenze sono 12: 1. Partecipazione a scuola – I care, 2. Partecipazione civica, 3. Imparare a imparare, 4. Imparare a imparare, 5. Gestione dei conflitti, 6. Cittadinanza attiva. 7. Pensiero multiprospettico, 8. Come essere bene informati, evitando informazioni erronee e fake news, 9. Inclusione, diversità e solidarietà, 10. Lavoro di gruppo e cooperazione, 11. Consumo sostenibile, 12. Prendere una decisione. Gli indicatori delle schede sono stati sviluppati in collaborazione fra i partner, facendo riferimento alle competenze chiave dell’UE 2018 e alle norme nazionali dei relativi sistemi scolastici. Le schede sono state usate nelle scuole partecipanti a ECCOPS e i docenti ne hanno sottolineato l’efficacia per la capacità da parte degli studenti di autovalutare le proprie competenze civico-sociali.

Matrice delle competenze (https://eccops.uciim.it/it/matrix-of-competence-final-3/)

Strumento di auto-riflessione per gli insegnanti per osservare il proprio approccio educativo nel campo dell’Educazione Civica e alla Cittadinanza e dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. La Matrice descrive le competenze necessarie per raggiungere la massima qualità dell’insegnamento, con indicatori relativi a: 1. Conoscenze professionali/tecniche/specifiche (Conoscere) – Attitudini personali (Saper essere), 2. Competenze didattico/metodologiche (Saper fare), 3. Clima di classe – Gestione del gruppo (Saper stare/vivere insieme). È costruita tenendo presenti gli studi nel settore e costituisce un approccio innovativo per la crescita professionale, particolarmente utile dato che all’università manca un percorso sistematico di formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie per l’educazione civica e alla cittadinanza.

Linee guida didattiche (https://eccops.uciim.it/it/linee-guida-didattiche-%f0%9f%87%ae%f0%9f%87%b9/)

I partner ECCOPS condividono la visione, gli obiettivi e i risultati del progetto: stili educativi, strategie di monitoraggio e valutazione dell’insegnamento/apprendimento.