Rosalba Candela, Presidente nazionale UCIIM
Nella relazione riferita al XXV Congresso sta scritto: «L’UCIIM, responsabilmente, può dare un contributo determinante con i suoi “orizzonti di senso”, con i suoi “valori non negoziabili”. Perché avvenga ciò dobbiamo far leva sul concetto di democrazia personalista, affrontare il relativismo culturale, superare il pensiero debole, incapace di conoscere l’essenza dell’uomo, rilanciando il personalismo cristiano nella sua valenza etica, religiosa e politica: quel personalismo in grado di contrastare la solitudine dell’individualismo. CON QUALE UCIIM? Con una UCIIM che sia sempre più “UNIONE”, che valorizzi il suo patrimonio storico a partire dalla memoria del suo fondatore Gesualdo Nosengo, che rafforzi e difenda la sua identità, che non cammini a passi lenti ma che proceda viva e vitale, dopo essersi ripensata e dopo avere adottato istanze condivise quali giustizia sociale, integrazione generazionale, formazione».
È con questi principi che abbiamo iniziato l’anno scolastico in corso.ella relazione riferita al XXV Congresso sta scritto: «L’UCIIM, responsabilmente, può dare un contributo determinante con i suoi “orizzonti di senso”, con i suoi “valori non negoziabili”. Perché avvenga ciò dobbiamo far leva sul concetto di democrazia personalista, affrontare il relativismo culturale, superare il pensiero debole, incapace di conoscere l’essenza dell’uomo, rilanciando il personalismo cristiano nella sua valenza etica, religiosa e politica: quel personalismo in grado di contrastare la solitudine dell’individualismo. CON QUALE UCIIM? Con una UCIIM che sia sempre più “UNIONE”, che valorizzi il suo patrimonio storico a partire dalla memoria del suo fondatore Gesualdo Nosengo, che rafforzi e difenda la sua identità, che non cammini a passi lenti ma che proceda viva e vitale, dopo essersi ripensata e dopo avere adottato istanze condivise quali giustizia sociale, integrazione generazionale, formazione».
Ma poiché i principi devono convergere in prassi e azioni concrete il Consiglio Nazionale UCIIM ha stilato una struttura programmatica, da realizzarsi nell’anno in corso, basata su tre macroaree: STUDI E RICERCHE, CORSI-CONVEGNI-SEMINARI, PROGETTI.
La prima macroarea «STUDI E RICERCHE» si occupa del docente europeo e delle politiche scolastiche europee; dell’elaborazione di linee filosofiche partendo dal Personalismo; del rilancio dei Presidenti Pedagogisti UCIIM Gesualdo Nosengo, Aldo Agazzi, Luciano Corradini; del contributo dato dalla Presidente Cesarina Checcacci alla scuola italiana. Sarà inoltre operata una lettura critica, col contributo delle regioni, delle Indicazioni Nazionali. È stata già realizzata una indagine conoscitiva sulla «Pastorale Scolastica» della quale di seguito pubblichiamo una prima lettura critica.
La seconda macroarea «CORSI-CONVEGNI-SEMINARI» pone l’attenzione sulla formazione dei neolaureati che mirano all’insegnamento, sul Dirigente scolastico analizzato nella duplice veste di leader educativo e burocrate della governance della scuola, sulla valutazione formativa e lo scambio di buone pratiche. Una particolare attenzione si vuole dedicare all’evento annuale «Un ospedale con più sollievo» realizzato insieme al Policlinico Agostino Gemelli, la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti e la Fondazione Alessandra Bisceglia, organizzando un corso di formazione online per i docenti che insegnano nelle scuole ospedalizzate. In merito all’Albo Formatori, pubblicato nel sito UCIIM, è previsto il riaggiornamento delle figure professionali iscritte nei vari ambiti.
La terza macroarea «PROGETTI» vede la realizzazione di tre progetti.
«A.G.A.P.E.» (Azioni Generative di Accoglienza per Progetti Educativi) atto a prevenire il fenomeno della violenza di genere e dell’esclusione sociale in ambito scolastico degli studenti con disabilità tramite l’attivazione di misure che tutelano e sostengono gli studenti che vivono queste problematiche. Il progetto è realizzato in 12 regioni.
«SI-CURA…MENTE DONNA» volto alla prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne tramite il superamento del pregiudizio legato allo stereotipo di genere e la conoscenza e sensibilizzazione delle diverse forme di violenza di genere.
Una particolare attenzione avrà un progetto sull’intercultura e l’interreligione che vedrà Cattolici, Ebrei, Musulmani in dialogo per la pace fra i popoli.
Di ciascuna di queste attività saranno elaborati ebook con i prodotti finali realizzati. Tali ebook saranno messi a disposizione dei nostri soci.
Il gruppo di lavoro del settore europeo, che si è venuto progressivamente allargando, ha fino a questo momento realizzato i seguenti obiettivi:
- pubblicazione di articoli sul rapporto Europa, scuola, formazione dei docenti su ogni numero della rivista a partire dal numero 5-6 2017
- elaborazione e diffusione online alle scuole del questionario e pubblicazione di una sintesi ragionata dei risultati sul numero 1-2 2018 della rivista
- avvio di ricerca di informazioni e di materiali didattici da diffondere attraverso il sito
- analisi dei documenti comunitari sul modello di scuola, di insegnante e della formazione dei docenti europei in altri Stati dell’Unione.
Il gruppo ha tenuto un incontro/seminario sul tema Il docente europeo e le politiche scolastiche europee al quale è intervenuto il professor Antonio Augenti, che ha offerto alla riflessione un prezioso contributo di esperienze e di suggerimenti.
La nostra indagine sulla pastorale scolastica è stata curata dalla Consigliera emerita Anna Bisazza. Le risposte (anonime) sono state statisticamente testate con metodo scientifico.
Dei risultati sarà fatta una lettura critica dall’apposita Commissione, nel frattempo forniamo in merito informazioni di massima.
Si è partiti dalla constatazione che l’attuale società e il mondo della scuola sembra abbiano perso i valori spirituali, morali e civici e pare che si vada affermando la brama del possesso che ostacola la stessa possibilità di educare. Il mondo cattolico ha tentato di tradurre in termini di laicità i valori offuscati, col risultato di ritrovarsi solo termini vuoti di significato. Pertanto è necessario capire insieme cosa si può fare per riappropriarsi del ruolo di educatori.
In questa occasione citiamo solo alcune delle risposte al questionario, rimandando ulteriori e più complesse informazioni a un’analisi più approfondita del questionario, che sarà implementata nel sito all’interno della sezione pastorale scolastica.
Coloro che hanno risposto al questionario sono prevalentemente compresi tra i 46 e i 65 anni e per il 92% svolgono il ruolo di docenti, suddivisi abbastanza equamente in tutti i gradi scolastici.
I docenti sembrano complessivamente soddisfatti del loro lavoro, che sceglierebbero nuovamente e che considerano una buona opportunità di crescita personale, nonostante le difficoltà, prevalentemente burocratiche, incontrate nello svolgimento della professione. Rispetto alla pastorale essi pensano (l’85%) che debba essere una testimonianza di vita, rivolta agli alunni e alle loro famiglie e, come tale, debba essere svolta da tutti i docenti.
Tra gli obiettivi proposti per la pastorale i docenti individuano come prioritari sia la valorizzazione della tradizione cristiana nel contesto culturale sia la crescita delle persone.
Infine per una formazione in merito essi preferiscono la modalità di incontri tematici e di corsi online, dedicati una lettura cristiana dei fenomeni sociali e una testimonianza della propria fede.
È così, è con tali azioni programmatiche che vogliamo contribuire a costruire orizzonti di senso per la nostra scuola. Il resto, la parte più determinante, sarà svolta dalle numerose sezioni UCIIM dei territori.