In ricordo di Maria Grazia Gravina

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Cara Maria Grazia,

ci hai fatto proprio un bello scherzo. Andartene così all’improvviso, senza nemmeno poterti salutare come si conviene.

Hai lasciato un vuoto.

Chi ha collaborato con te come utilizzata, in questo anno e un pezzetto, si è necessariamente accorto di avere a che fare con una persona gentile, educata, come pochissime, e una grande, grande, ripeto, grande lavoratrice.

Ogni progetto in cui hai collaborato è stato portato a termine nei tempi stabiliti, se non in anticipo, sempre con estrema professionalità e serietà. Mai una cosa lasciata a caso, mai una riga fuori posto, mai una sbavatura superficiale. È stato facile lavorare con te.

La collaborazione non poteva fare altro che trasformarsi in amicizia, per il tuo carattere, gioviale, ma pacato, velato di una leggera tristezza, che forse avrebbe dovuto farci presagire la tua prematura dipartita.

Ti si poteva confidare qualsiasi cosa e si era assolutamente certi della massima riservatezza.

Quando sei arrivata lassù, parafrasando una bellissima melodia, avrai anche avuto piedi stanchi e nudi, ma quante ceste colme di grappoli d’amore hai potuto presentare…

Chi ti ha frequentata, anche se da lontano, ha ben conosciuto la tua passione rovente per la scuola, i ragazzi e l’UCIIM. Una pletora di attività continue, una sorta di processione infinita di “buone opere”, moltissime legate alla diffusione dei libri.

Lettrice accanita, scrittrice e anche organizzatrice.

Quante attività hai innescato per la sezione di Polignano, alcuni di noi sono rimasti ammirati dalla tua operosità inarrestabile.

Chi di noi ha avuto la fortuna di conoscerti insieme ad Antonio, ha semplicemente rafforzato le buone impressioni ricevute dalla tua sola presenza, era palpabile l’amore che traspariva nella vostra vita.

Potremmo aggiungere cose, potremmo entrare nel personale, ma dobbiamo solo rassegnarci al fatto che Lui ti ha voluta lassù, per attivarti nel Mistero, per darti incarichi che noi non possiamo nemmeno immaginare.

Un giorno ci rallegreremo, forse, perché grazie alla Fede sappiamo che ti stai già occupando di noi.

Al momento, però, la tua mancanza è dolorosa.

Un abbraccio, cara amica.

I tuoi amici dell’UCIIM