LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIX- Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2022 2 Sono nate quindi le coalizioni elettorali. Centrodestra con Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Centrosinistra con Partito Democratico, Italia Democratica e Progressista, Più Europa, Alleanza Verdi e Sinistra, Impegno Civico. Terzo Polo con Azione e Italia Viva. Movimento 5 Stelle non ha creato una coalizione. Fra i simboli depositati alcuni si riferiscono alle più disparate idee: Sacro romano impero cattolico, Gilet arancioni, Rivoluzione sanitaria, Movimento Poeti d’Azione, Partito della Follia creativa, Movimento per l’instaurazione del socialismo scientifico cristiano, LGBT, etc… I programmi politici, in merito a scuola e istruzione, indicano le seguenti tematiche (2): • precariato del personale docente e investimento nella formazione e aggiornamento dei docenti • edilizia scolastica • residenze universitarie • inserimento dei giovani nel mondo del lavoro • sostegno agli studenti meritevoli e incapienti • ius scholae • scuola dell’infanzia obbligatoria e gratuita • scuola fino a 18 anni e tempo pieno per tutti • superamento delle disparità e delle situazioni di svantaggio territoriale • educazione civica • riqualificazione degli edifici scolastici • libertà di scelta educativa • adeguamento degli stipendi degli insegnanti ai livelli europei. Naturalmente i programmi sono dichiarazioni di intenti, sarà la storia a dire se si sono realizzati o no. Signori politici, pensate ai temi urgenti da affrontare nella nostra Italia in merito all’ambito sociale ed economico. Pensate alla scuola in maniera concreta e fattiva: il vero progresso, la vera rinascita di uno stato inizia da essa. Chi andrà al governo ricordi le assolute priorità della nostra repubblica: diseguaglianze economiche e sociali, discriminazione razziale, violenza sulle donne, xenofobia, disadattamento sociale dei giovani, priorità della scuola che continuano ed essere evase. Da UCIIM sentiamo il dovere di fare una raccomandazione a tutti noi e ai politici in particolare: Ricordiamo che democrazia non significa esagerata frammentazione politica e autoreferenzialità. Ma soprattutto ricordiamo che lo scopo della politica è considerare e porre prima di tutto e di tutti il BENE COMUNE. Le parole hanno un valore, certe parole hanno un valore civico e morale che, spesso, viene ignorato o trascurato, Per aiutarci a riflettere proprio su questo la consigliera nazionale emerita Anna Bisazza Madeo ci mette in guardia dalla MANOMISSIONE DEL LINGUAGGIO In democrazia la scelta centrale, pratica e simbolica, che legittima un governo, è l’elezione dei propri rappresentanti da parte dei cittadini. «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione» (art. 1). La parola popolo viene spesso usata impropriamente, quale entità unitaria esiste come indicazione di universalità di fatto non reale, poiché qualsiasi risultato elettorale esprime una maggioranza che dà il diritto-dovere di governare, ma che non corrisponde al totale volere del popolo. Affermare che il Governo è la volontà del popolo significa banalizzare la complessità e manipolare la realtà, creare un immaginario comune senza coscienza del passato né prospettive future. E d i t o r i a l e (2) Un elenco dettagliato dei programmi elettorali relativi alla scuola di ciascun partito si trova nell’inserto pubblicato nel presente numero.
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