La Scuola e l'Uomo - n. 7-8 - Luglio-Agosto 2022

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIX- Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2022 XXIIIII stico addirittura dalla scuola dell’infanzia e fino al termine della scuola secondaria superiore, che oggi termina a diciannove anni. Continuare a parlare di obbligo in un’età che il PD definisce dei diritti è contraddittorio ed esprime il sottinteso statalismo autoritario che si cela ancora nella ideologia da comunismo Novecentesco del PD. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia occorre prevedere, come sostiene Forza Italia, la libertà di scelta delle famiglie attraverso buoni scuola per la frequenza a scuole dell’infanzia paritarie che rappresentano ancora oggi una grande tradizione nel nostro Paese, oltre che proseguire con la generalizzazione dell’offerta formativa delle scuole dell’infanzia statali, senza mai però arrivare all’obbligo di frequenza a partire dai tre anni. È quello che già si verifica in Lombardia dove le famiglie, grazie al buono scuola regionale, hanno a disposizione un’ampia rete di offerte formative tra scuole dell’infanzia statali e paritarie di pari dignità. Per quanto riguarda poi l’estensione dell’obbligo scolastico nella scuola secondaria superiore sia Letta che Calenda propongono un impianto sbagliato e anacronistico che porterebbe ad aumentare ulteriormente la dispersione scolastica e formativa già molto alta nel nostro Paese e azzererebbe l’Istruzione e Formazione Professionale delle Regioni. Solo percorsi secondari e superiori, distinti, ma di pari dignità educativa, culturale e professionale, come ci raccomanda l’Europa e come si è iniziato a fare in Lombardia, garantiscono il pieno successo formativo ed una occupabilità al passo con i tempi. Noi di Forza Italia siamo impegnati (e non da oggi) a realizzare anche in Italia un vero VET SYSTEM (Vocational Education and Training) per garantire attraverso le qualifiche e i diplomi professionali di 1, 2 e 3 livello, anche con i relativi percorsi in apprendistato formativo, figure professionali molto richieste dal mondo del lavoro che attualmente la scuola non prepara. In questo modo, si afferma un’alternanza formativa autentica tra mondo della scuola e delle imprese non solo nell’età evolutiva, ma in tutte le fasi della vita 5. (Sopra) 6. Certamente! Il feedback relativo ad ogni istituzione scolastica e in generale al sistema educativo nazionale è assolutamente necessario per orientare le decisioni politiche, la destinazione di risorse e le modifiche ordinamentali da attuare per legge. Diventa una bussola, insomma, per tutti, incluso le famiglie. 7. Sicuramente si, anche se si può sempre migliorare. In particolare, per i docenti va legata ad una progressione di carriera così come ci richiede l’Europa. 8. È un diritto, prima ancora che un dovere, meglio se incentivata e garantita dai rinnovi contrattuali.

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