LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIX- Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2022 XVI EDUCAZIONE E RICERCA 1. Aumentare nei 5 anni, adeguandola alla media europea, la retribuzione degli insegnanti e introdurre un sistema di premialità per la progressione di carriera: chi decide di educare i giovani non può essere penalizzato con retribuzioni poco dignitose e progressioni di carriera quasi nulle, ma al contempo è doveroso introdurre un sistema di valutazione dei docenti soprattutto per decidere quali insegnanti premiare. Noi vogliamo aumentare subito del 10% la retribuzione degli insegnanti, per dare la possibilità a giovani di talento di dedicarsi a coltivare le future generazioni. Nei prossimi cinque anni di governo vogliamo poi aumentare la retribuzione per raggiungere la media europea. Al contempo, occorre introdurre un sistema di valutazione dei professori in capo ai dirigenti scolastici che tenga conto, solo per la scuola secondaria di secondo grado, anche della valutazione degli studenti. 2. Rafforzare l’autonomia scolastica, educativa ed economica garantendo un dirigente scolastico per ogni scuola, per risolvere il problema delle reggenze: chi conduce le attività e l’organizzazione di una scuola non può occuparsi di più sedi scolastiche contemporaneamente, pena il rischio di trasformare la sua professionalità in una figura meramente amministrativa. Noi vogliamo che ogni scuola possa ottenere un dirigente scolastico dedicato, colmando i circa 1000 posti che vengono attualmente coperti dal sistema delle reggenze. 3. Sviluppare centri intergenerazionali per bambini e anziani: l’educazione dei bambini e la cura degli anziani rappresentano due sfide centrali del nostro Paese. Se affrontate insieme, come avviene da diversi anni in città come Piacenza, Seattle e Saint-Maurdes-Fossés, possono dare vita a un modello vincente. Si tratta dei centri intergenerazionali, che ospitano asili nido e residenze per anziani nella stessa struttura, prevedendo una parte delle attività da svolgere insieme. Noi vogliamo favorire l’apertura di strutture che adottino il metodo dei centri intergenerazionali, un modello che reca grandi benefici sia ai bambini che agli anziani e che merita di essere esteso su tutto il territorio nazionale. 4. Realizzare una vera parità scolastica salvaguardando la libertà di educazione: le scuole paritarie devono essere considerate a tutti gli effetti un pilastro del sistema educativo, smettendo di rincorrere battaglie tra «pubblico e privato» secondo cui l’unica istruzione «vera» sarebbe quella di Stato. Noi vogliamo realizzare una reale parità scolastica, affinché le famiglie possano selezionare una proposta educativa senza discriminazioni fra istituti statali e paritari. 5. Promuovere lo sviluppo degli Istituti tecnici Superiori sul territorio nazionale: la formazione tecnica superiore rappresenta un’esigenza fondamentale per il paese che garantisce alti tassi di occupabilità, ma purtroppo la formazione terziaria degli ITS è ancora poco conosciuta da studenti e genitori. Noi vogliamo incentivare la formazione erogata dagli Istituti Tecnici Superiori promuovendo i corsi all’interno delle scuole secondarie superiori e nei programmi di orientamento, con azioni di comunicazione e incontri con docenti ed ex studenti degli ITS dedicati anche ai genitori. 6. Sviluppare l’edilizia universitaria per favorire l’emancipazione dei giovani: molti studenti scelgono ancora il proprio percorso universitario innanzitutto in base alla distan-
RkJQdWJsaXNoZXIy NTYxOTA=