LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIX- Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2022 XIII tinuità didattica; aggiornamento continuo per gli insegnanti; progressivo allineamento degli stipendi del corpo docente alla media europea. Affermare il principio che la formazione si svolge principalmente in aula e che i compiti a casa devono essere gestiti con misura e buonsenso. Collaborazione tra privati, enti locali, scuole e università per garantire agli studenti spazi adeguati dove poter studiare fuori dall’orario scolastico. Favorire l’incremento del numero di laureati in Italia. Riforma della didattica: studenti laureati prima e università più interattiva. Revisione dell’attuale sistema 3+2. Riforma del diritto allo studio, stop alle differenze regionali e potenziamento di sussidi e borse di studio. Fondo affitti post-Covid per il rientro in presenza degli studenti. Incremento di alloggi, presidi medici e servizi sanitari essenziali per gli studenti fuorisede. Sportelli di ascolto e tutorato alla pari per gli studenti con disabilità. Internazionalizzazione, tutela dei saperi umanistici e sostegno alle discipline Stem. Potenziamento dei corsi in doppia lingua. Fondi premiali per le università che immettono subito gli studenti nel mondo del lavoro. Tutela del diritto allo studio tramite il rafforzamento delle borse di studio per i più meritevoli e la reintroduzione e il potenziamento del sistema del prestito d’onore per gli studenti universitari. Rafforzamento dei percorsi di orientamento post-laurea e di incontro tra neolaureati e imprese. Garantire il merito nell’accesso alla carriera universitaria. Revisione del sistema valutativo dei docenti. Riforma del sistema di accesso alle facoltà a numero programmato e riforma della legge sulla formazione specialistica medica, attraverso un sistema che preveda la selezione a partire dal secondo anno di corso. Maggiori investimenti in ricerca, digitalizzazione e trasferimento tecnologico. Favorire la sinergia tra università e privati in ambito di ricerca e brevetti. Programmazione decennale dei finanziamenti a ricerca e innovazione. Rilancio della figura del ricercatore. Più sviluppo più istruzione Per la scuola, l’università e la ricerca scientifica pubblica e privata servono più soldi. Dalla formazione dei nostri ragazzi dipende il futuro dell’Italia. Siamo fra gli ultimi nell’Unione europea in tutti questi terreni ed il distacco dai paesi leader si accentua ogni anno. La scuola è oggi vittima della burocrazia. Occorre ridare dignità all’istruzione, ricreare quello spazio di libertà e di creatività che favorisca la crescita umana e professionale delle giovani generazioni, fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Gli ITS devono diventare un percorso verso l’eccellenza. I giovani universitari devono poter contare oltre che sulle borse di studio, su un sostegno per i fuori sede. Bisogna implementare nuovi strumenti per favorire il riscatto della laurea. Un sistema educativo e della ricerca che si modernizza sarà in grado di creare innovazione scientifica e tecnologica e di preparare i giovani per lavori ad alta produttività. Bisogna rimettere al centro la cultura e il ruolo degli insegnanti, inclusi i collaboratori dei dirigenti e le figure strategiche di sistema, anche nella governance delle istituzioni scolastiche.
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