Scarpette rosse

Simona Barberio

L’incontro che si è tenuto ieri a San Fermo della Battaglia ha lasciato nell’aria un’emozione potente, quasi palpabile. Un momento collettivo di consapevolezza, coraggio e responsabilità condivisa: il cuore pulsante di un evento dedicato al contrasto della violenza sulle donne attraverso l’educazione alla legalità delle giovani generazioni. Un appuntamento inserito nel calendario off de L’eredità delle donne, che ha offerto uno spazio prezioso per riflettere insieme e rilanciare un impegno concreto.

Fulcro della serata, la presentazione della nuova edizione di Scarpette Rosse: un volume che riunisce quasi 50 donne e quasi 40 adolescenti, un coro di voci che si intreccia per dire un “NO” fermo e determinato alla violenza di genere. In questa edizione, il libro si arricchisce in particolare nella sua anima pedagogica, grazie a un’importante sezione di attività didattiche rivolte a docenti e classi. Strumenti concreti per parlare di rispetto, prevenzione e consapevolezza, affinché la scuola diventi davvero un presidio attivo contro ogni forma di violenza.

A rendere l’atmosfera ancora più intensa hanno contribuito due figure straordinarie, simboli di impegno civile e forza femminile: l’on. Stefania Ascari, prima firmataria della legge Codice Rosso, e l’on. Piera Aiello, giurista e tra le più giovani testimoni di giustizia del nostro Paese, donna di coraggio inossidabile. La loro presenza ha incarnato un messaggio potente: solo da un’azione corale, che sappia unire mondo educativo, istituzioni, giustizia, sanità, cultura e amministrazione pubblica, può nascere un cambiamento reale.

L’incontro si è trasformato così in un dialogo aperto, partecipe, vibrante. Un confronto fertile in cui professioniste, insegnanti, rappresentanti delle forze dell’ordine, medici, musiciste ed esponenti della politica hanno condiviso sguardi e proposte per accompagnare le nuove generazioni verso un futuro fondato sulla legalità, sul rispetto e sulla non violenza. Un vero mosaico di competenze e sensibilità che ha mostrato quanto sia possibile costruire insieme un percorso educativo capace di lasciare un’impronta duratura.

Per concludere, si ringraziano:

·        Serena Righi, Sindaca del Comune di Lurate Caccivio, giurista e figura sempre attenta alle prassi per la tutela delle donne sul territorio.

·        Elena Daddi, Presidente del Comitato per la Legalità dei Comuni della Città di Como.

·        Maria Grazia Terreni, madrina della pubblicazione, medico ginecologo, particolarmente sensibile agli aspetti educativo-pedagogici.

·        Samantha Peroni, psicologa-pedagogista.

·        Doris Mascheroni, medico oncologo, da sempre impegnata nella promozione della parità di genere.

E un grazie speciale a tutte le altre autrici, donne autorevoli che, con i loro contributi preziosi, hanno dato forza a un messaggio chiaro e necessario: basta violenza sulle donne. Scarpette Rosse vuole essere molto più di un libro—uno strumento di azione, prevenzione e contrasto nelle scuole, per educare al rispetto e costruire un futuro più giusto per tutte e tutti.

Un ringraziamento speciale va anche ai ragazzi di Generazione Z, associazione di giovani che trovano uno spazio per esprimere pensiero critico e sensibilità sui temi più urgenti della nostra società, guidati dalla professoressa Barberio.

Un grazie altrettanto sentito ai ragazzi della squadra di Manuel Coco, giovane regista di talento, che insieme a un gruppo di amici pronti a inseguire il sogno della recitazione ha realizzato un cortometraggio potente e incisivo per dire ancora una volta “no” alla violenza di genere.

Si ringraziano questi ragazzi per il loro impegno autentico e coraggioso, un impegno che si è intrecciato alla voce degli adulti creando un’unica, forte azione corale e condivisa. Un segnale importante di ciò che può nascere quando generazioni diverse scelgono di camminare nella stessa direzione: quella del rispetto, della consapevolezza e del cambiamento.

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