EB_...e quindi uscimmo a riveder le stelle

“…e quindi uscimmo a riveder le stelle” 40 diventava più bello guardando Maria, come la stella del mattino illuminata dal sole, risponde che tutta la bellezza e la leggiadria, di cui è capace un’anima o un angelo del Paradiso, è nell’arcangelo Gabriele, perché egli è colui che portò sulla terra a Maria la palma della vittoria sul peccato, quando il Figlio di Dio volle farsi uomo. “’O santo Padre, che per me comporte L’esser quaggiù, lasciando l dolce loco, Nel qual tu siedi per eterna sorte, Qual è quell’ Angel, che con tanto gioco (gioia) Guarda ne li occhi la nostra Regina Innamorato sì, che par di foco?’ Così ricorsi ancor a la dottrina Di Colui, ch’ abbelliva di Maria, Come del sole stella mattutina. Et elli a me: ‘Baldezza e leggiadria, Quant’esser può in Angelo, o in alma, Tutt’è in lui, e sì volliam che sia: Perch’elli è quello che portò la palma Giuso a Maria, quando il Figliuol d’ Iddio Carcar si volle de la nostra salma (corpo mortale) ’”. (Paradiso XXXII, 100-114) Il mistero dell’Annunciazione si rinnova quindi perennemente nella liturgia del cielo, perché esso è l’inizio della divina maternità di Maria ed il primo atto con cui il Figlio di Dio iniziò, incarnandosi in Lei, la realizzazione del suo piano di salvezza per l’umanità. Altro particolare degno di nota è che contemplare il mistero di Maria rende bella, “abbella”, l’anima di ogni fedele – così è avvenuto per San Bernardo – e la rende più luminosa proprio come la stella mattutina che è Maria, illuminata dal sole divino che è Cristo. Bernardo sente ancora il bisogno di chiarire a Dante quali sono i beati più vicina ad Augusta, ossia a Maria imperatrice del cielo, che hanno uno strettissimo rapporto con lei. Alla sinistra di Maria vi è Adamo, da cui discesero i credenti in Cristo venturo, a destra San Pietro, il primo degli apostoli ad avere fede in Cristo. Sappiamo già che ai piedi di Maria siede Eva, ai piedi di Eva Rachele con Beatrice. Dall’altra parte della rosa, contrapposta a San Pietro vi è Sant’Anna, tanto contenta di mirare sua figlia che non distoglie mai da lei lo sguardo anche nel cantare Osanna e di fronte ad Adamo Lucia, che indusse Beatrice a venire in aiuto del poeta, quando aveva perso la speranza e tornava a precipitare nella selva oscura. “Quei du’ che seggon lassù più felici, Per esser propinquissimi (i più vicini) ad Augusta, Son de la rosa quasi du’ radici. Colui, che da sinistra li s’adiusta (sta accanto), È ’l Padre, per lo cui ardito gusto L’umana specie tanto amaro gusta (Adamo). Dal destro vedi quel Padre vetusto (Pietro) Di santa Chiesa, cui Cristo le chiavi Raccomandò di questo fior venusto (Paradiso). (Paradiso XXXII,118-126)

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