LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIX- Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2022 7 È un ricordo d’infanzia del poeta che di notte sul mare vede una stella, che via via prende diverse connotazioni: altissima, bellissima, capace di perforare l’occhio e la mente penetrando in essi, viva, forte ed estremamente pungente. Una stella bellissima che affascina, attrae, interroga. Il poeta non ne conosce il nome: il mare gli suggerisce Maria. Disperso nella notte, il poeta si sorprende a pregare la Vergine, la stella del mare, divenuta ormai la sua sola stella. I testi liturgici e poetici sono un invito per tutti noi a riflettere sulla bellezza e dolcezza di questo mistero, l’assunzione della Vergine in cielo in anima e corpo. Maria, risorta con Cristo, diventa la nostra stella, che ci guida e salva nella turbinosa navigazione della nostra vita. Spi r i tual i tà Altissima. Bella. All’infinito bella più d’ogni altra stella. Bianchissima, mi perforava l’occhio: la mente. Viva. Più viva della viva punta – acciaiata – d’un ago. Ne ignoravo il nome. Il mare mi suggeriva Maria. Era ormai la mia sola stella. Nel vago della notte, io disperso mi sorprendevo a pregare. Era la stella del mare.
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