Marzo-Aprile 2017
1 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIV - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2017 E d i t o r i a l e Rosalba Candela, Presidente nazionale UCIIM UNA SCUOLA NUOVA PER UNA SOCIETÀ NUOVA I l programma per il prossimo quadriennio, approvato dal XXV Congresso Nazionale porta il titolo « Una scuola nuova per una società nuova. Al servizio della PER- SONA, della COMUNITÀ, della SCUOLA ». In realtà è la storia UCIIM nei suoi 73 an- ni di vita e sarà la nostra storia negli anni che verranno. Il Congresso ha sottolineato che Persona, Scuola, Comunità necessitano di una cultura nuova, di istituzioni che siano veramente al servizio dei cittadini, di una formazione confacente con i tempi, di Docenti e Diri- genti che sappiano formare valutare e auto- valutarsi. Ha inoltre indicato, per una scuola che sia fulcro dello sviluppo sociale, economico, spirituale, culturale e valoriale della socie- tà, alcune linee di indirizzo . Per primo l’UCIIM dovrà impegnarsi per colmare il vuoto lasciato dalla Pedagogia che «è venuta meno al suo ruolo di sentinel- la critica delle questioni scolastiche», indi- cando possibili «vie d’uscita dalla confusio- ne educativa» e promuovendo un «neouma- nesimo educativo della scuola ». Altro punto irrinunciabile è il ruolo atti- vo e democratico che la scuola deve eser- citare nella società creando occasioni di «Educazione civica continua». Infatti l’ in- segnamento dei Principi Costituzionali va riproposto e valorizzato nei programmi scolastici. Urge progettare percorsi di co- noscenza adeguati alle fasce d’età nel- l’ambito dei curricula e nell’ottica della verticalità, percorsi laboratoriali ed espe- rienze dirette. Una cittadinanza attiva e responsabile esige una formazione continua, una costan- te presa di coscienza del proprio impegno personale. La cittadinanza in senso ampio che va costruita quotidianamente in siner- gia con le famiglie. Scuola e famiglia devo- no riassumersi il compito formativo, ciascu- no nei propri ambiti, per guidare i giovani alla consapevolezza intellettuale e morale del proprio impegno civico. Ricordando sempre che» il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia». Indispensabile risulta il sostegno alla di- mensione europea dell’istruzione. Questa la si può realizzare partendo da una presa di coscienza dell’euroscetticismo come elemento di criticità, per arrivare all’«Eurorealismo» inteso come ricerca di esperienze positive. Utile a tal fine può ri- sultare progettare e realizzare corsi di for- mazione del Docente europeo. Preposto a tale attività abbiamo costituito, come ri- chiesto in Congresso, un ufficio europeo all’interno della Commissione cultura. In di- rezione ostinata e contraria al venti di di- stacco e di isolazionismo, noi lavoreremo per recuperare e attualizzare lo spirito dei Padri Costituenti dell’Europa. Ma perché av- venga ciò occorre promuovere una nuova cultura europea insieme all’intera comunità educante, agli Enti locali, alle organizzazio- ni della società civile e ai media. Neoumanesimo educativo della scuola, principi costituzionali, dimensione europea, devono essere pilastri su cui costruire una NUOVA SCUOLA . Una scuola che, con l’unico obiettivo della formazione dell’alunno-persona, pensi ai Docenti e ai Dirigenti, ne mappi i bisogni formativi e ne identifichi le aree di sviluppo professionale, promuova una formazione «situata», dia un giusto supporto didattico al personale della scuola. Perché si realizzi questo urge formare Docenti che siano adulti significativi, porta- tori di valori, facilitatori nel processo di in- clusione e mediatori del sapere. Urge promuovere nei Dirigenti Scolastici
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