Commemorazione strage via D’Amelio.
(foto selezionata da corriere.it)
Abbiamo chiesto al Capo Dipartimento del MIUR, Rosa De Pasquale, di darci un messaggio per questo venticinquesimo anniversario della strage di via D’Amelio.
Ecco cosa ci ha risposto.
“Con vivo piacere corrispondo alla richiesta che la Presidente dell’UCIIM mi ha rivolto: esprimere un pensiero in questo 25° anniversario della strage di via D’Amelio. Un giornata di grande rilievo nella quale, tutte le massime autorità dello Stato, compresa la Ministra Fedeli, sono li: a Palermo.
Borsellino e la scuola, cosa li accomuna? La ricerca del meglio che è ricerca della verità.
Borsellino insieme a Falcone, avevano compreso che il problema mafia era ed è un problema di cultura.
Di quella”cultura” che per dare chiede sempre in cambio qualcosa….quel qualcosa che ti toglie la libertà, la dignità, la vita tua e della tua comunità.
Questo non è il meglio, non è la Verità.
La scuola, come Borsellino, sceglie la “cultura del meglio” che è Verità e per questo è gratuità, che dà senza obbligare a dare nulla in cambio….
La gratuità è la radice della legalità”
Grazie Dottoressa De Pasquale.
Questi sacrosanti principi che ha espresso saranno per noi UCIIM guida e obiettivi di vita e professionali.
Rosalba Candela
Presidente nazionale
Luciano Corradini presidente nazionale emerito:
Aggiungo alle impegnative riflessioni che abbiamo scritto e letto finora, per fare memoria attiva di Falcone e Borsellino (e Livatino, cui hanno semidistrutta la lapide),una drammatica analisi e una forte denuncia di un vescovo illuminato. Ricordo anche che il 20.7.1906 è nato Gesualdo.
Pochi minuti fa il post di Mons. Beniamino Depalma vescovo emerito di Nola:
“Vergogna! É scandaloso, non è più possibile far finta di non vedere. Da Napoli vedo ancora il Vesuvio in fiamme e il nero fumo che si innalza verso l’alto. Mi sembra una situazione apocalittica.
La terra soffre, la gente trema e ha paura, gli amministratori locali si sentono soli quasi affranti e disperati non sapendo come affrontare una tragedia del genere privi dei mezzi necessari.
É vergognoso quanto sta accadendo! Lo dobbiamo gridare tutti, perché il grido possa essere ascoltato da tutti: dai delinquenti, dai cultori della malavita, dagli uomini che fanno affari a spese del bene comune, dalle Autorità e dal Governo che hanno il dovere di tutelare territorio e persone, da quanti sono diristratti o indifferenti.
Deve gridare la Chiesa “a squarciagola” come si esprime il profeta Isaia. É vergognoso quanto sta accadendo! É terribile quanto sta accadendo per il presente e per il futuro di oggi e di domani per una terra che siamo chiamati ad ascoltare custodire e tutelare.
Almeno per i cristiani questo non è tempo di chiasso e confusione, ma tempo di pensare, di riflettere, di risvegliare responsabilità e impegno.
Risvegliare le coscienze, risvegliare chi dorme o chi non vuol vedere; questo stile per vivere un’estate da uomini ragionevoli.
Se torneremo a riprenderci l’indignazione per quanto avviene e la responsabilità per avviare una sterzata culturale avremo messo delle premesse per un futuro più possibile per questa terra benedetta. ”
P. Beniamino Depalma, Arcivescovo”
Lucrezia Stellacci presidente UCIIM PUGLIA già capo dipartimento MIUR:
Paolo Borsellino muore 25 anni fa per mano della mafia, una sola volta nel corpo, ma infinite volte nelle idee che ha voluto affermare e testimoniare alla sua generazione e a quelle future. Ogni volta che avremo preferito al
“…. profumo di libertà, il puzzo del compromesso morale, della dipendenza psicologica, della sopraffazione fisica” rinnoveremo quella morte e, quel che é peggio, l’avremo resa inutile!
Chiara Di Prima presidente UCIIM SICILIA:
“Memoria, impegno, testimonianza”: un’eredità antica un quarto di secolo, le tre dimensioni di un vettore che ci proietta verso un avvenire migliore, dove tornino a regnare i valori eterni dell’onestà, della verità e dell’equità; un avvenire in cui la legalità non sia un traguardo da perseguire a fatica, una chimera, ma l’unica via realmente percorribile, su cui ciascuno muova con fermezza e convinzione i propri passi.
E se è vero, come è vero, che “la mafia teme la scuola più della giustizia, perché l’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa”, allora è da lì che dobbiamo ripartire, dalle nostre aule, dai nostri giovani, proprio da chi ha il diritto di sperare ancora in quell’avvenire migliore, per sè, per gli altri, per tutti.
A noi, donne e uomini di scuola, il compito “arduo ma sublime”, attraverso l’agire quotidiano, di rappresentare dei testimoni credibili di vera umanità, consapevole responsabilità, salda onestà, generosa gratuità, per essere seminatori di speranza, costruttori di pace, difensori della libertà!
Chiara Di Prima
Presidente Regionale UCIIM Sicilia
Caterina Spezzano UCIIM NAZIONALE:
Il ‘mio’ grande e autorevole Capo, anche in ferie, non si esime dal rappresentare sempre efficacemente i valori democratici impegnando in modo significativo le riflessioni di noi tutti sui significati più autentici del vivere collettivo, della cultura del meglio che la scuola contribuisce a coltivare e diffondere per una responsabilità condivisa e opportunamente sociale.
Caterina Spezzano
Anna Bisazza consigliere nazionale emerito:
Ricordiamoci sempre che i giovani non hanno bisogno di parole ma di chiare testimonianze.
Laura Cornero Presidente dei probiviri UCIIM:
Grazie a tutti per le splendide parole , per i valori espressi e per la forza e la determinazione che ci ha riempito il cuore.
Illumina la nostra vita la certezza di vivere insieme tali valori .
Certamente noi donne e uomini di scuola sapremo tradurli e trasmetterli con dolcezza e determinazione ai giovani a noi affidati.
Perla Loredana:
A questo siamo chiamati: a tenere viva e attuale, nelle giovani generazioni, la memoria di coloro che hanno creduto che la mafia non è un male ineluttabile ma un fenomeno criminale che può essere sconfitto. La mafia si vince: questo pensavano Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina. Volti, nomi, menti pensanti, cuori che hanno pulsato all’unisono nell’abbraccio di un comune destino, fermi nella convinzione: la mafia SI VINCE. Seri nelle azioni. Guidati dal senso dello Stato. Il senso dello STATO.
Oggi, domani, sino a quando l’ultima radice di mafia sarà essiccata dalla forza dell’educazione e dalla cultura della legalità, noi li ricorderemo. E altri dopo di noi. E diremo alle bambine e ai bambini di questo nostro Paese: amiamo l’Italia come loro l’hanno amata, via D’Amelio insegna l’amore per il nostro Paese.
Loredana Perla
Giovanna Venturino UCIIM Milano:
Convengo pienamente con le parole della dott.ssa De Pasquale. Compito della scuola, ossia di tutti noi che ci lavoriamo e ci affatichiamo, per migliorarla, è insegnare a ricercare e comprendere la Verità, la verità etico/storica e la legalità.
Gianna Venturino
Vicepresidente nazionale
Maria Teresa Lupidi presidente nazionale emerito:
Nulla di più grande che dare la vita per gli altri cercando verità e giustizia
Pierangelo Coltelli consigliere nazionale emerito:
Grazie della sentita commemorazione!
Borsellino 25 anni dopo come Falcone: il loro esempio e sacrificio ci accompagnino nella nostra azione educativa.
Pierangelo
Vittoria Fiorentino UCIIM Altamura:
Memori del sacrificio di tante vittime della mafia, vogliano tutti gli ucimini impegnarsi nella diffusione della cultura della legalità.
Lagani UCIIM:
Grazie per averci dato un’altra opportunità di riflessione.
Simona Iannicelli UCIIM Canicattì:
Che questo messaggio sia il cardine delle vite di tutti noi
Rossella Verri Uciim Liguria:
Splendide parole e splendida la biunivocità che sottolinea il Capo Dipartimento Grazie