La Scuola e l'Uomo - n. 9-10-Settembre-Ottobre 2021
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVIII - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2021 13 comunica, infatti, solo con le parole, ma con gli occhi, con il tono della voce, con i gesti». Sia al tempo delle mele che a quello del- le reti restano la gentilezza e la netiquette elementi comunicativi strutturali che pos- sono e devono far la differenza nell’atto comunicativo. Ripartire dall’Educazione per risvegliare il desiderio nei giovani In occasione della pubblicazione del testo « Educazione. Comunicazione di sé, un contri- buto al patto educativo globale lanciato da Papa Francesco» , di Don Julián Carrón, suc- cessore di Don Giussani e Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazine , Carron parla di “ emergenza educativa” : « Noi sentia- mo il problema dell’educazione come crucia- le, e quindi ci siamo sempre impegnati con la passione educativa che abbiamo impara- to da Don Luigi Giussani… come rispondere alla questione di tanti ragazzi che sono così spaesati, trovandosi a vivere una situazione di confusione con una incertezza sempre più grande che li rende smarriti?… come risveglia- re in loro tutta la voglia del vivere, offrendo un significato perché diventino entusiasti di vivere… come rendere possibile ai ragazzi e ai giovani una esperienza nella quale possano provare e sentire tutta la bellezza di una vita come quella che il Papa descrive. Questo sarà possibile se parole come pace, fraternità, so- lidarietà, diventano piene di significato, quin- di, se siamo in grado di offrire ai giovani spaz i e luoghi dove l’esperienza di queste parole è riempita di vita e di significato per loro» (3). Riferendosi in particolare ai giovani, Don Giussani, fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione , coniò la formula ef- ficace di un « effetto Chernobyl » che minaccia l’umanità contemporanea: « È come se i gio- vani di oggi fossero stati tutti investiti…dalle radiazioni di Chernobyl: l’organismo, struttu- ralmente, è come prima, ma dinamicamente non è più lo stesso… Si rimane… astratti nel rapporto con se stessi, come affettivamente scarichi (senza l’energia affettiva per aderire alla realtà), come delle pile che invece di du- rare sei ore durano sei minuti» (4). Aroldi, in « Connessioni Quotidiane, Spazi di esperienza tra online e offline » , evidenzia l’esigenza degli adolescenti di essere always on, precisando che « la connessione non im- plica necessariamente una relazione a meno che qualche tipo di performance o di even- to comunicativo non ne attivi la dimensione soggettiva. Come ricorda Guido Gili, il punto decisivo allora non è la semplice possibilità delle relazioni in rete, i vincoli e le potenzia- lità che essa offre…ma la qualità della rela- zione che si crea tra le persone e la qualità della conversazione che esse intrattengono » (1). Fondamentale risulta, pertanto, promuo- vere ed attuare performances comunicative consone ad una corretta navigazione in rete, la cultura è l‘antidoto migliore per non essere preda dei manipolatori. Aroldi, nel suo testo, che è una raccolta sistematica di interventi di studiosi autorevoli in convegni e seminari, co- glie il nesso fondamentale tra esperienza onli- ne ed offline , riconoscendo che «a fronte del mutamento sociale, si assiste a una crescente perdita di efficacia del capitale culturale, a un’erosione dell’habitus, soprattutto a scapito di quei contesti che non sono in grado di tra- sformarlo agevolmente in capitale economico e sociale, e che si traduce facilmente tanto in spreco di risorse (potenzialità che restano inespresse, forme di omologazione che mor- tificano la creatività, dispersione delle pro- gettualità di transizione all’età adulta etc.) quanto in creazione di nuovo valore… L’attiva (e creativa) mediazione degli adulti (genitori, educatori e insegnanti) sarà, da questo punto di vista, decisiva» (2). Papa Francesco, nel « Messaggio per la 55^ Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali» ( 23/01/2021), pur riconoscendo le potenzialità comunicative della rete con il suo flusso con- tinuo di immagini e testimonianze, richiama la nostra attenzione sui rischi di una comunica- zione sociale priva di verifiche, invitandoci ad un maggiore discernimento critico e ad un più maturo senso di responsabilità: «Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità: ad andare, vedere e condividere… Nella comunica- zione nulla può mai completamente sostituire il vedere di persona. Alcune cose si possono imparare solo facendone esperienza. Non si (1) P. A roldi , Connessioni quotidiane. Spazi di esperienza tra online e offline , EDUCAtt, Milano 2016, pag. 53. (2) P. A roldi , Connessioni quotidiane.Spazi di esperienza tra online e offline , EDUCAtt, Milano 2016, pag.44. (3) J . Carrón, Educazione. Comunicazione di sé , Edizioni San Paolo 2020. (4) L. Giussani , L’io rinasce in un incontro , BUR, Milano 2010.
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