La Scuola e l'Uomo - n. 9-10- Settembre-Ottobre 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2020 6 E d i t o r i a l e dei protocolli ecc, si possa limitare il più possibile il ricorso a queste modalità, ov- viamente se la diffusione della pandemia non peggiora anche in Italia come sta av- venendo in paesi anche molto vicini. 6. Sono due problemi diversi e ovviamente prescindono dal covid. Per il sostegno bi- sogna cambiare radicalmente approccio: non è possibile che un terzo delle cattedre siano strutturalmente precarie (l’organi- co cosiddetto in deroga pesa per 55.000 cattedre su 150.000) e che i docenti spe- cializzati siano solo poco più della metà. Non è giusto soprattutto nei confronti dei ragazzi. In attesa di un cambiamento radi- cale, bisognerebbe per lo meno garantire la continuità, ripristinando la norma del decreto del 2017, figlio della buona scuola di Renzi. Il governo giallo verde l’ha resa inapplicabile ma andrebbe ripristinata per consentire al docente precario di essere confermato anche l’anno successivo sulla stessa classe se ha ben operato. Sui posti curricolari i governi Renzi e Gentiloni hanno introdotto una serie di norme che avrebbero consentito di non es- sere in emergenza. Sono state tutte o quasi smantellate da Bussetti e Fioramonti, sen- za sostituirle con nient’altro. Serve tempo e capacità di programmazione: gli errori del 2018 vedono i loro effetti nel 2020, le soluzioni trovate oggi inizieranno a dare respiro alle scuole nel 2023. Non è un buon motivo per non attivarsi, anzi. Ma il paese deve sapere che i tempi sono questi. 7. In parte lo è stato, grazie a quanto semi- nato con la buona scuola. Penso in parti- colare al Piano Nazionale Scuola Digitale e alla formazione in servizio obbligatoria strutturale e permanente che hanno con- sentito di non cogliere impreparate gran parte delle scuole italiane. Ora si deve dare continuità. E il modo per farlo è da un lato quello di continuare a investire sul PNSD e sulla formazione (con una maggiore attenzione a quella iniziale) e dall’altro avere fiducia delle capacità delle scuole autonome e soprattutto dar- gliene di fiducia. Le linee guida prevedono giustamente la didattica integrata solo per le scuole supe- riori e in molte scuole si è andati in quella direzione. Integrata vuol dire che una par- te delle attività viene svolta in presenza e una parte a distanza. Ma soprattutto che in presenza e a distanza si possono anche fare cose diverse. Per i più piccoli (soprattutto fino ai 9-10 anni) questo non è possibile e il rapporto diretto dei docenti con i bambini e di que- sti ultimi con i compagni di classe è un ele- mento fondamentale della relazione edu- cativa e della crescita degli studenti, di cui la scuola è un elemento fondamentale. Chiaramente tutto deve essere svolto in piena sicurezza per tutti e i protocolli de- vono essere applicati in modo rigoroso. Tutelando particolarmente i soggetti più fragili. 2. In generale sì. Poi bisogna vedere caso per caso. Non sono un medico e mi fido degli esperti. Dovremmo usare buonsenso e ra- gionevolezza e fidarci di più. 3. Mi fido dei medici, appena ci sarà il vac- cino deve essere subito disponibile per il personale scolastico e obbligatorio. Auspico poi che in tutte le regioni il test o il tampone rapido salivare sia disponibile per le scuole. 4. Dipende dalle ragioni per cui è stato fat- to. Purtroppo in alcuni casi non sono sta- te scelte dettate dall’emergenza sanitaria ma da quella scolastica: mancano ancora troppi docenti ecc... Fino a quando queste scelte riguardano i più grandi, se è l’unico modo per garantire la sicurezza ok, ma per i più piccoli? Per gli studenti con alcune disabilità senza un adeguato supporto questo può voler dire ledere il diritto all’istruzione. Lo stesso si può dire di tutta la filiera professionaliz- zante, inclusa la formazione professionale, filiera particolarmente danneggiata duran- te il lockdown. 5. Con queste indicazioni dal ministero del- la salute si poteva fare poco altro. Spero che con il passare delle settimane, l’im- plementazione dei test veloci e il rodaggio
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