La Scuola e l'Uomo - n. 9-10- Settembre-Ottobre 2020

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2020 39 L a riapertura delle scuole nel mese di set- tembre, dopo mesi di didattica a distan- za a causa della pandemia da Covid-19 e la seguente pausa estiva, durante la quale si sono susseguiti dibattiti, confronti e rifles- sioni sull’opportunità della ripresa e sulle modalità realizzative, ha portato alla luce l’annessa tematica dei soggetti lavoratori a maggior rischio per la propria salute in con- seguenza di contagio da coronavirus. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero della Salute, ha definito tali soggetti lavoratori fragili . In relazione a tali categorie, il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misu- re per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambien- ti di lavoro del 14 marzo 2020, che con- tiene linee guida condivise, indica al pun- to 12 - SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS - che «il medico compe- tente segnala all’azienda situazioni di parti- colare fragilità e patologie attuali o pregres- se dei dipendenti e l’azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy ». Da molti versi si è tirato in ballo il requisito dell’età: il DPCM dell’8 marzo 2020 rifacen- dosi alla classificazione della Organizzazione Mondiale della Sanità, definisce persone anziane coloro che hanno oltre i 55 anni. Tuttavia, è pacificamente riconosciuto che la sola età elevata del lavoratore non gene- ra di per sé fragilità: quest’ultima viene in rilievo se, oltre il requisito dell’età, sussiste la presenza di multi-morbilità che possono integrare un rischio maggiore. Per un inquadramento completo del- la questione, sono da considerare in parti- colare due recenti provvedimenti: la Circ. Interministeriale 13 del 04 settembre 2020 e la Nota del MI n. 1585 dell’11 settembre 2020. La prima fornisce aggiornamenti e chiarimenti con particolare riguardo ai lavo- ratori e alle lavoratrici fragili , specifican- do che i dati epidemiologici recenti hanno chiaramente mostrato una maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate (maggiori di 55) della popolazione in presenza di alcune tipologie di malattie cronico degenerative (ad es. patologie cardiovascolari, respirato- rie, renali e dismetaboliche) che, in caso di comorbilità con l’infezione da SARS-COV-2, possono influenzare negativamente la gravi- tà e l’esito della patologia. In aggiunta sono state riscontrate comorbilità di rilievo, qua- li quelle a carico del sistema immunitario e quelle oncologiche, non necessariamente correlabili all’aumentare dell’età. In maniera esplicita la Circ. Intermin. del 4 settembre chiarisce che, con specifico ri- ferimento all’età, tale parametro da solo, anche sulla base delle evidenze scientifiche, non costituisce elemento sufficiente per de- finire uno stato di fragilità. Peraltro, se qua- le parametro sufficiente venisse definita la sola età, non sarebbe necessaria una valuta- zione medica per accertare la condizione di fragilità. La maggiore fragilità, nelle fasce di età più elevate della popolazione, va intesa congiuntamente alla presenza di comorbili- tà che possono integrare una condizione di maggior rischio. Dal punto di vista operativo, per quanto attiene il settore scuola, ferma restando la possibilità per il datore di lavoro di nomina- re comunque il medico competente, in ba- se alla valutazione del rischio, ai fini della LEGISLAZIONE SCOLASTICA Le richieste devono essere indirizzate a: consulenza@uciim.it La questione dei lavoratori fragili Giuseppe Chiaromonte, Consigliere Nazionale UCIIM

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