Settembre-Ottobre 2018
to discussioni piacevoli in quei momenti in cui eravamo pieni di polvere, sudati e stan‐ chi. Alla fine però, grazie al cielo, trovava‐ mo sempre una soluzione che potesse soddi‐ sfare tutti. Onestamente dobbiamo dire che non sono stati pochi i momenti di sconforto nei quali avremo voluto buttare in aria tutti i libri ca‐ talogati e cominciare a correre e gridare co‐ me folli in via Crescenzio, tornare ognuno a casa propria… come quando, dopo aver qua‐ si finito di raggruppare tutti i libri in pile al‐ te come se fossero dei grattacieli, il tavolo decise di cedere e far crollare quelle torri costringendoci a ricominciare da capo il la‐ voro che avevamo quasi concluso. Quella giornata fu veramente pesante, e anche se ci credevamo grandi e indipenden‐ ti sentimmo il bisogno di andare alla ricerca di conforto, non come dipendenti ma come figli, trovando Rosalba Candela che come una mamma ci sussurrava parole di incorag‐ giamento e la Preside Bisazza che con la sua grande esperienza cercava di trovare una soluzione ai nostri problemi mostrando il suo lato tenero. Trascorsa quella giornata siamo tornati, l’indomani, più determinati e carichi: ma oramai avevamo mostrato il nostro lato più insicuro. Da quel momento cominciarono a coccolarci un po’, pensate che l’amministra‐ trice, Tina, iniziò a viziarci portando ad inter‐ valli regolari il «caffè motivatore», «il succo energizzante» e chi più ne ha più ne metta. Pian piano diventammo a tutti gli effetti una grande famiglia e comin‐ ciammo a capire che veramente il «fu‐ turo dell’UCIIM era nelle nostre mani», noi eravamo i «giovani UCIIM». Passati i giorni e le bufere, final‐ mente gli scaffali cominciavano a riempirsi, il sito iniziava a prendere forma, le etichette da attaccare dimi‐ nuivano e la meta si faceva sempre più vicina e con essa anche la consapevo‐ lezza che di lì a poco avremmo dovuto salutare Roma. La soddisfazione era veramente tan‐ ta, i sentimenti nei nostri cuori cominciaro‐ no a farsi contrastanti, se da un lato erava‐ mo felici di aver finito e poter tornare a ca‐ sa dai nostri affetti, dall’altro un filo di tri‐ stezza cominciava a far capolino nei nostri sguardi, quasi scese una lacrimuccia negli occhi di qualcuno quando per l’ultima volta chiudemmo la porta della sede. Quella che era stata la nostra vita nelle settimane precedenti sarebbe rimasta una bellissima esperienza vissuta. Roma sarebbe rimasta per sempre nei nostri cuori. La biblioteca avrebbe rappresentato per sempre un nostro obiettivo raggiunto. L’UCIIM SARÀ PER SEMPRE LA NOSTRA SE‐ CONDA FAMIGLIA. Tante sono state le persone che ci hanno affiancato durante questa preziosissima esperienza, la Presidente nazionale Rosalba Candela, la Preside Anna Bisazza Madeo, l’amministratrice Tina Sticchi, la Preside Chiara Di Prima, la Vicepresidente Naziona‐ le Elena Fazi, la Prof. Anna Di Gregorio, il Prof. Mario Tieri, il Prof. Giacomo Timpana‐ ro, le impiegate Maria, Stefania e Laura: a ciascuno di loro vanno i nostri più sinceri ringraziamenti. A voi, studenti, insegnanti o anche solo curiosi che consulterete la Biblioteca UCIIM «Gesualdo Nosengo» auguriamo di fare buon uso del nostro lavoro, abbiatene cura... e ricordate ... VIVA L’UCIIM! E d i t o r i a l e 4 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2018
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