Settembre-Ottobre 2018
partecipare a progetti transnazionali che prevedono un’esperienza di mobilità. Quasi un quarto degli «insegnanti in mobilità» è stato all’estero per fini professionali nel‐ l’ambito del programma europeo e soltan‐ to un decimo attraverso programmi nazio‐ nali o regionali. Valutazione Nella maggioranza dei paesi europei esiste una valutazione degli insegnanti La Comunicazione della Commissione eu‐ ropea «Ripensare l’istruzione» sottolinea come un adeguato sviluppo professionale degli insegnanti debba includere regolari momenti di feedback e sostegno. Ciò accre‐ sce l’autostima degli insegnanti, consenten‐ do loro di sentirsi valorizzati all’interno di una comunità e di acquisire consapevolezza dell’importanza del loro ruolo. Dallo studio di Eurydice emerge che una qualche forma di valutazione degli inse‐ gnanti regolata a livello centrale è presente in quasi tutti i paesi europei. Fanno ecce‐ zione solo l’Irlanda, l’Olanda, la Finlandia, la Scozia, la Norvegia, la Turchia e l’Italia. In molti di questi paesi, tuttavia, le scuole sono spesso libere di organizzare in maniera autonoma le proprie strategie di sviluppo professionale degli insegnanti. In Olanda, per esempio, nonostante l’as‐ senza di una normativa sulla valutazione emanata a livello centrale, gli insegnanti sono soggetti a regolari colloqui sulla per‐ formance con il dirigente scolastico o con altro personale dello staff direttivo. Anche gli insegnanti finlandesi sostengono regolar‐ mente dei colloqui con il dirigente scolasti‐ co, le cosiddette «discussioni di sviluppo», che, tuttavia, hanno prevalentemente l’obiettivo di migliorare le performance fu‐ ture più che di valutare quelle passate. Lo stesso vale per gli insegnanti scozzesi i cui dirigenti scolastici organizzano annualmen‐ te colloqui e incontri di sviluppo durante i quali viene concordato un piano di «Career‐ Long Professio‐ nal Learning – CLPL» sulla ba‐ se di una valu‐ tazione dei bi‐ sogni. Come si può vedere dalla fi‐ gura qui sopra, nella maggior parte dei pae‐ si, è il dirigen- te scolastico il responsabile della valuta- zione degli in- segnanti , che sia su base re‐ golare o in spe‐ cifiche circo‐ stanze, come nel caso di un cambiamento di mansione, di una promozione o di un pro‐ blema relativo ai metodi di insegnamento. In alcuni paesi la valutazione della per‐ formance dei docenti è legata a un aumen‐ to dello stipendio. In Inghilterra, per esem‐ pio, mentre precedentemente gli insegnan‐ ti ricevevano aumenti stipendiali annuali in maniera quasi sistematica, in base a una valutazione globale soddisfacente, dal 2014 tutti gli aumenti stipendiali sono cor‐ relati alla performance individuale del do‐ cente. In Svezia, invece, le valutazioni in‐ dividuali dei docenti sono tenute in conto quando il dirigente scolastico e i sindacati degli insegnanti negoziano lo stipendio de‐ gli stessi. 39 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2018 Figura 5: Responsabilità per la valutazione degli insegnanti dell’istruzione secondaria inferiore (ISCED 2), in base alla normativa emanata a livello centrale, 2013/14
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