Settembre-Ottobre 2018

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2018 12 ti» di fronte all’immensa tragedia che si consumava negli anni del secondo conflitto mondiale. Così egli riassume, con sobrietà e umiltà, gli obiettivi del suo testo, nella pre‐ fazione alla prima edizione (2) del 1947: Anche noi ascoltammo allora, e con animo fortemente commosso, la voce esortante del Padre, anche noi osservam‐ mo e soffrimmo quello stato di cose of‐ fensivo e mortificatore della persona umana. Formulammo perciò il proposito di affiancare all’azione pratica, anche una modesta azione di pensiero. Nacquero co‐ sì, sul tema dei rapporti tra il valore e la dignità della persona umana e l’educazio‐ ne, delle riflessioni, delle conversazioni, delle discussioni che ora, completate e or‐ dinate, consegniamo alle pagine di questo libro che si propone principalmente due fini: 1) di rimettere in pregio e in valore davanti agli occhi di tutti, ma, principal‐ mente, degli educatori, la persona dei di‐ scepoli, la loro dignità e il loro fine tra‐ scendente; 2) di unificare – sceverando il vero dal meno vero – il buono contenuto in dottrine educative vecchie e nuove, cri‐ stiane e non, attorno al tema centrale della persona umana e del personalismo pedagogico, presentando il risultato in forma schematica o riassuntiva e con il linguaggio più semplice possibile (3). In altri termini potremmo dire che l’in‐ tuizione originaria e sorgiva da cui si genera la prospettiva pedagogica di Nosengo è il bi‐ sogno, autenticamente sentito, di contribui‐ re a dare una risposta cristianamente fon‐ data e culturalmente credibile agli interro‐ gativi e alle «sfide» del tempo in cui maturò la sua vocazione culturale e pedagogica (ol‐ tre alla vocazione religiosa a cui si ispirano le sue scelte di vita). La filosofia di Tommaso come antropologia e filosofia della conoscenza di riferimento Ogni pedagogia che si rispetti, intesa co‐ me scienza teorico‐pratica, si fonda su una visione dell’uomo e della vita (a cui si ricol‐ lega la paideia di riferimento), su una visio‐ ne dell’agire educativo e – in quanto siano coinvolti processi di insegnamento/appren‐ dimento – una filosofia della conoscenza, che eventualmente si nutra delle più mo‐ derne consapevolezze di tipo psicologico. Anche quei pedagogisti che non dichiarano in modo esplicito una visione filosofica di ri‐ ferimento, per lo più ne hanno una che ri‐ mane implicita e non dichiarata. Nosengo, da questo punto di vista, è molto chiaro e trasparente, perché dichiara in modo espli‐ cito il proprio debito culturale nei confronti di Tommaso d’Aquino, di cui egli riconosce‐ va non solo l’autorevolezza in quanto santo dottore della Chiesa (4), ma anche un auto‐ re di straordinaria attualità, in grado di for‐ nire le solide basi culturali necessarie per rispondere alle sfide del tempo presente. In più il Nostro sostenne che in Tommaso vi fosse una pedagogia, perlomeno a livello implicito, e che essa potesse costituire un solido terreno su cui costruire l’identità professionale degli insegnanti. In quello che lui stesso definisce un sag‐ gio di pedagogia tomista , riservato al gior‐ nale dell’UCIIM, Nosengo propone di «medi‐ tare su alcune pagine degli scritti di S. Tom‐ maso, che oggi, più che mai, si rivelano mo‐ derne, perché vere, profonde e pienamente rispondenti alle strutture della realtà edu‐ cativa» (5). Il saggio (che si sviluppa in quattro parti) tocca un tema «classico» (6), ovvero quello del rapporto tra maestro e scolaro, seguendo in questo il Casotti (7) ed (2) Il testo La persona umana e l’educazione ebbe tre edizioni: la prima nel 1947, la seconda nel 1958, la terza nel 1967 (l’anno prima della morte di N.); utilizzeremo quest’ultima edizione (a cui si riferiscono i numeri di pagina), in cui sono riportate anche le prefazioni alle edizioni precedenti, segnalando che recentemente il te‐ sto è stato ripubblicato, con un’ampia introduzione di Luciano Corradini, per i tipi dell’Editrice La Scuola (Bre‐ scia 2006). (3) G. N OSENGO , La persona umana e l’educazione , La Scuola, Brescia 1967, pp. 6‐7. (4) Tra l’altro Nosengo individuò in S. Tommaso d’Aquino il Santo Patrono dell’UCIIM. (5) G. N OSENGO , La pedagogia di S. Tommaso (I parte), in «La scuola e l’uomo», 1, 1947, p. 3. (6) Tommaso affronta il tema nelle Quaestiones disputatae de veritatae , q. 11 ( De Magistro ) e lo riprende in termini più sintetici nella Summa Theologiae , I Pars, q. 117. (7) Cfr. M. C ASOTTI , Maestro e scolaro. Saggio di filosofia dell’educazione , Vita e pensiero, Milano 1930.

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