Settembre-Ottobre 2018
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2018 10 sto didattico, in un setting , nel quale le co‐ noscenze sono state costruite insieme allo sviluppo delle qualità e delle competenze trasversali di cui parlavo prima. Come esportare il modello? Intanto, con‐ cretamente, occorre partire subito dall’at‐ tuazione di un nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale, che necessita di essere rivisto – es‐ sendo giunto al termine dei primi tre anni di svolgimento. Ora occorre accelerare, uscire dai «titoli» del Piano, analizzare i punti critici in fase di attuazione e imboc‐ care con ancor più decisione la strada del‐ l’innovazione. E poi, naturalmente, dalla formazione dei docenti e del personale sco‐ lastico in genere. D. Una delle chiavi del suo successo co‐ me D.S. è stata la capacità di rimotivare i docenti, pensa di estendere questo impegno in chiave nazionale? Con quali modalità? R. Da sempre ritengo che la collegialità nel lavoro, il coinvolgimento attivo delle per‐ sone, la condivisione delle riflessioni, lo spiri‐ to critico siano il segreto per un ottimo lavo‐ ro di gruppo. È essenziale lo spirito di solida‐ rietà che si crea tra i membri di un gruppo, come anche il rispetto reciproco che sorge spontaneo quando si lavora insieme e insieme si ottengono risultati. Il coinvolgimento è ne‐ cessario per ottenere tutto questo. Aggiungerei, tuttavia, un punto, anche per collegarmi a quanto detto precedente‐ mente. Ogni organizzazione, come ogni per‐ sona, ha bisogno di una finalità per essere coinvolta e motivata. È la visione cui i com‐ ponenti del gruppo partecipano e a cui ognuno, sulla base delle sue competenze e delle sue caratteristiche, dà un contributo. Credo che la distanza fra la scuola e il mon‐ do non solo demotivi gli studenti, ma anche i docenti e il personale della scuola. Biso‐ gna ricordare qual è la funzione fondamen‐ tale e strategica della scuola nel mondo di oggi. Saranno pochi coloro che non diranno «mi importa». D. Rimotivare i docenti e i dirigenti signi‐ fica anche offrire loro l’opportunità di ag‐ giornarsi e formarsi non solo inizialmente ma per tutta la vita lavorativa? Ha in mente un progetto di formazione per accompagna‐ re il personale della scuola in un permanen‐ te e strutturale percorso di rimotivazione? Se sì, come intende realizzarlo? R. Come dicevo, serve una riflessione se‐ ria sul «come» si fa scuola e sulle sue ragio‐ ni, sul senso della scuola oggi: occorre met‐ tere le istituzioni scolastiche e i docenti nelle condizioni di compiere le scelte meto‐ dologiche più adeguate per i propri studen‐ ti. Ritengo che il personale scolastico meriti chiarezza sul reclutamento e sulla forma‐ zione. Occorre restituire serenità a tutte le persone che intendono lavorare nella scuola e per la scuola mettendo ognuno nelle mi‐ gliori condizioni di lavoro. Chi lavora con gli studenti deve essere sereno, preparato e adeguatamente formato D. Ha detto spesso che il segreto del suo lavoro, nell’Istituto Majorana di Brindisi, so‐ no le tre P. passione, passione, passione e si è visto e dimostrato che la sua passione è stata contagiosa per corpo docente, alunni e famiglie. Quali sono le priorità sulle quali pensa di lavorare per appassionare docenti, dirigenti, alunni, genitori su scala nazionale? R. Passione. Esempio. Squadra. Non dimentichiamo mai che tutto ciò per cui viviamo ha un solo obiettivo: la crescita e la piena espressione delle capacità e delle potenzialità dei nostri alunni che rappre‐ sentano il futuro del nostro Paese. È sempre sui ragazzi che dobbiamo puntare, sono il nostro migliore investimento. È grazie alla passione dell’intera comunità scolastica, pronta a sostenere e accompagnare i nostri studenti lungo il loro cammino, che riuscia‐ mo ad essere di esempio, quindi credibili verso di loro e verso le famiglie. Occorre spingere tutti insieme, come una squadra, verso lo stesso obiettivo, con la disponibili‐ tà di tutte le componenti che sono parte del mondo della scuola. La ringraziamo per l’attenzione concessa e Le rinnoviamo la disponibilità dell’UCIIM, con tutte le sue strutture nazionali, ad af‐ fiancarla nel suo prestigioso impegno per la nostra scuola.
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