Settembre-Ottobre 2018
INTERVISTAAL SOTTOSEGRETARIO DI STATO SALVATORE GIULIANO Prima di tutto Le esprimiamo la soddisfa‐ zione nel vedere che Lei, un membro attivo e vivace della scuola militante, ci rappre‐ senta come Sottosegretario: la sua nomina ci fa ben sperare nel futuro della scuola. Le chiediamo, ora, quale indirizzo inten‐ de dare alla sua attività per espletare que‐ sto incarico così prestigioso e delicato. D. Lei è stato un preside innovativo , in‐ sieme ai suoi colleghi di Avanguardie Educa‐ tive ha completamente trasformato il mo‐ dello didattico tradizionale, soprattutto at‐ traverso un utilizzo diffuso delle tecnologie, rompendo anche lo schema‐classe, abban‐ donando la centralità della lezione frontale, modificando orari, calendari, libri di testo… Intende esportare questo modello, risul‐ tato vincente alla prova dei fatti, nelle scuole italiane? Se sì, in che modo? Con quali tempi? R. La scuola oggi ha la necessità di stare al passo con i tempi, occorre prendere atto che il mondo è in continua evoluzione e la scuola deve muoversi con esso. Così come il mondo cambia, anche le modalità di apprendimento degli studenti sono in continua evoluzione. Gli studenti ormai apprendono in maniera differente già a distanza di pochi anni. Il punto fondamentale è la trasformazio‐ ne profonda che si sta attuando nel modo di concepire l’essere umano e il lavoro, la per‐ vasione sempre più massiccia del digitale. Importanti ricerche confermano che fra un paio di decenni il cinquanta per cento dei lavori ora comuni, sebbene già in crisi, sa‐ ranno scomparsi del tutto. E di contro na‐ sceranno professioni che oggi neppure pos‐ siamo immaginare. La sfida è un’integrazio‐ ne del digitale che consenta di coglierne le opportunità e non sorprenda impreparato nessuno. La chiave, quindi, nella scuola, è la metodologia: non si apprende di meno, non ci si applica di meno, ma in modo di‐ verso e seguendo modalità didattiche diffe‐ renti. Alcune qualità umane resteranno di‐ stintive e strategiche, e faranno la differen‐ za: la capacità di concentrazione, la creatività, la capaci‐ tà di lavorare in te‐ am , competenze tra‐ sversali che stiamo valorizzando. Dob‐ biamo fare in modo che i nostri giovani siano cittadini capa‐ ci di continuare ad essere padroni della propria tecnologia, e in questo la scuola ha un ruolo formati‐ vo ed educativo im‐ portantissimo. Nel Majorana di Brindisi gli studenti hanno studiato in un conte‐ 9 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2018
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