Settembre-Ottobre-2014
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXI - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre2014 42 addIo al mInIstRo falCUCCI Luciano Corradini, Presidente emerito UCIIM vita alle assemblee previste dai decreti de- legati del 1974, alla cui elaborazione si era dedicata, collaborando col ministro malfat- ti, ponendo le premesse per il varo dello statuto degli studenti (1998) e dell’autono- mia scolastica (2000). Capì che non bastava la struttura giuridica degli organi collegiali e delle assemblee per aiutare la scuola a trovare la sua strada, ma occorreva assume- re con convinzione la logica educativa e creare spazi e stimoli per un autentico pro- tagonismo giovanile (partecipazione, salute, sviluppo sono i temi proposti ai giovani). l’Ufficio studi del ministero divenne una fucina di impegno per l’educazione alla salu- te, per merito di adele Pellicciari, sua cara amica, illuminata preside e socia dell’UCIIm. alla falcucci si deve anche l’istituto dei co- mandi, presso i provveditorati, di docenti re- ferenti per promuovere e sostenere diverse attività educative nella scuola, dall’handicap alla salute. Capitò al sottoscritto, allora pre- sidente dell’IRRsaE lombardia, di proporre al ministro un’intesa fra il Comune di Brescia e il Centro didattico nazionale per la scuola materna, che era stato chiuso per legge, e il cui patrimonio era stato assegnato alla sede dell’IRRsaE di milano. sulle prime disse di no («Che c’entrano gli enti locali con l’istruzione?»), poi si con- vinse che l’Istituto di mompiano Pasquali agazzi poteva essere un erede adatto a va- lorizzare il patrimonio del disciolto Centro nazionale e forse vivere più a lungo degli IR- RsaE. I quali, com’è noto, sono stati sop- pressi, mentre l’Istituto di mompiano vive ancora, in attesa, si spera, di un rilancio. nel 1984 la falcucci convocò a frascati la Conferenza dei presidenti degli IRRsaE. nel mio intervento sostenni idee diverse dalle sue sulla istituzione dei «centri territoriali» per docenti. di lì a poco ebbi un malore, che mi mandò ospedale. letizia lidonni mi portò una rosa, con un biglietto del ministro. tren- t’anni dopo, ho ricambiato quella rosa con un rosario. s i sono tenuti sabato 6 settembre a Ro- ma i funerali di franca falcucci, 88 an- ni, prima donna a dirigere il ministero della PI, dal 1982 al 1987, dopo essere stata a lungo sottosegretario, dirigente della dC, in particolare del movimento femminile, se- natrice e docente di storia e filosofia nei li- cei. dopo il servizio ministeriale, scomparve dalla scena pubblica, ritirandosi a studiare le vicende politiche del Paese (si era lau- reata in scienze politiche a firenze, con spadolini). Per farle un complimento, con la sua ironia napoletana, Enzo giffoni, lo stori- co provveditore di Brescia, cui il Comune ha dedicato un parco nel Villaggio sereno, di- ceva che lei era un vero «uomo di stato». Colta, energica, tenace, lavoratrice esemplare e a suo modo creativa, la falcuc- ci riuscì, nonostante le opposizioni e le con- testazioni che la presero di mira, a lasciare una traccia profonda nell’amministrazione della scuola. Il suo nome è legato al varo dei program- mi per la scuola elementare (1985), alla messa a punto dell’insegnamento della reli- gione cattolica, in attuazione della revisione del concordato fra stato e CEI (1984), all’im- pegno parlamentare e pubblicistico per la ri- forma del diritto di famiglia, alla lunga ela- borazione per l’attuazione della riforma del- la secondaria superiore (con l’amica Cesari- na Checcacci curò i seminari di arezzo su questo tema; ma in Parlamento il suo pro- getto fu interrotto dal dissenso dei socialisti) e dell’università (istituì le commissioni pre- siedute dal pedagogista mencarelli, per la formazione universitaria dei futuri docenti). già dal 1975, per incarico del ministro fran- co maria malfatti aveva presieduto la Com- missione speciale per i problemi dell’handi- cap, da cui sarebbe nata la legge 517/1977, che fra l’altro aprì le porte della scuola ai di- sabili e alle iniziative dello stato per la for- mazione dei docenti a questi nuovi compiti. la falcucci lanciò anche il Progetto gio- vani 1985, che diede nerbo e prospettive di
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