Settembre-Ottobre-2014
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXI - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2014 40 gita a lubiana nella quale non abbiamo visi- tato il centro città. Ho comunque provvedu- to in seguito, sfruttando il servizio Kavalir , la vettura elettrica che ci ha scarrozzato gratuitamente per le vie cittadine. Iniziamo, andando adesso a questo indi- rizzo internet: www.youtube.com/watch?v=yvz28tgt4UI troviamo la dr. Helena fojkar zupančič che svolge la sua relazione al Convegno: Music is a quivering of a string stretched between heaven and earth (titolo pitagori- co: La musica è il fremito di una corda tesa tra cielo e terra ). già nell’ascoltarla mi sono passate certe ubbie cui accennavo prima; anzitutto una bella figura di donna: intelligente, determi- nata, chiarissima nell’esposizione. mi ha in- cantato il suo volto, il suo sguardo luminoso (più ci si sposta a oriente più dobbiamo abbi- nare il bello al buono , il καλoς κ’αγαθός). ma ugualmente charmant è stato il contenu- to dell’intervento. d’accordo, certe cose le sapevamo, come – ad esempio – che i primi contatti dell’uomo con il mondo esterno cominciano nell’utero, attraverso i suoni. ma Helena ha ben spiega- to come iniziamo a discernere le nuances emozionali nella voce dei genitori, a perce- pire quando la madre è felice, triste oppure arrabbiata. l’influenza della musica sugli es- seri umani è stata il nucleo centrale della re- lazione, ma quel che mi ha maggiormente in- teressato sono state le notazioni relative a musica e educazione. Il 99% degli alunni del- la fojkar, che insegna all’Istituto san stani- slao di lubiana, ascolta la musica per alcune ore al giorno (e i nostri ragazzi pure). la mu- sica è il sottofondo degli incontri tra compa- gni, un’amica nei momenti difficili o nella ri- cerca della propria identità oppure un mezzo per esprimersi più compiutamente. Helena fojkar zupančič è assai nota in slovenia, ma pure sui palcoscenici interna- zionale, come direttrice di corali (stani- slav’s girls’ Choir, st. nicolas mixed Choir litija, slovene Children Choir): ha vinto nu- merosi premi in tutta Europa. mi sono pia- ciute le sue riflessioni sulla «lunga durata»: i giovani d’oggi sembrano mostrare interes- se solo per i lavori a decorso breve, sono avvezzi alla «avidità del mondo» e cercano di ottenere risultati immediati. Chi entra in una corale va incontro a un impegno serio, continuo, incessante, inin- terrotto. si accorge quanto sia importante la ripetizione, la reiterazione dei vari pas- saggi, alla ricerca della perfezione. Il canto influenza positivamente pure la salute fisi- ca, perché – è scientificamente dimostrato – riduce lo stress, rinforza il sistema immuni- tario e favorisce un miglior funzionamento del cervello. Chi appartiene a un coro sa che disciplina personale e responsabilità vanno di pari passo: si deve talvolta com- battere contro la fatica, la pigrizia e la di- strazione. la perseveranza è insomma la virtù più apprezzabile. E, per restare nel circolo virtuoso, sostiene Helena che «tutto diviene un solo corpo e un solo spirito in dio, dal quale l’opera d’arte si origina e al quale ritorna… dio si rivolge all’uomo nella lingua della musica». al termine della lezione ho brevemente parlato con Helena fojkar perché m’inte- ressava un dato: nella sua scuola ogni allie- vo studia il latino, due lingue straniere e in più può scegliere il greco antico. le chiedo: «Quanti alunni in media ogni anno scelgono il greco?». «Una ventina» risponde. Io sono convinto che lo studio delle lin- gue classiche è fondamentale: i giovani pos- seggono adesso, mediamente, una grande intelligenza simultanea (sono in grado di fa- re in contemporanea più operazioni: guida- re la macchina, rispondere al cellulare, ascoltare un Cd ecc.) ma hanno una scarsa intelligenza sequenziale ovvero sono in dif- ficoltà nell’ordinare e nel gerarchizzare i dati in entrata, che sono troppo abbondan- ti, eccessivi. lo studio del latino e del greco – oltre a far loro conoscere civiltà immense – li abitua a mettere ordine nel cervello: di- stinguere una frase principale, la subordina- ta di primo grado, il soggetto ecc. significa affinare le capacità critiche. Quel che affermo è supportato dal fatto che i manager della silicon Valley mandano i loro figli a studiare nelle scuole dove si inse- gna il latino e la filosofia. tutti sanno sma- nettare sulla tastiera di un pc, ma pochi sono in grado di scrivere programmi per computer. Ci crediamo moderni, á la page solo perché usiamo bene Word, Excel o iWork: ma sono tutte applicazioni che altri hanno progettato, noi siamo solo dei poveri esecutori. La Naissance d’une histoire : di questo e di altro ha trattato uno straordinario studio- so che non conoscevo, andrej Capuder. am- basciatore della neonata repubblica slovena
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