Settembre-Ottobre-2014

34 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXI - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2014 giovani a frequentare luoghi di incontro isti- tuzionale con l’arte e la cultura in generale rimane importantissimo, perché così la scuola può indurre i giovani, che vivono nel- la onnipresenza dei media, a vedere quali sono i vantaggi dell’esperienza dell’arte «in diretta», senza la mediazione della tecnolo- gia. si evidenzia così l’importanza delle gal- lerie e delle esposizioni, dei musei e delle biblioteche. la scuola aiuta a scoprire un aspetto specifico dell’arte e della cultura in generale. la sintonia dei messaggi così rice- vuti e delle esperienze così vissute contri- buisce alla formazione di un atteggiamento attivo e partecipe nei confronti della la pro- pria cultura e delle culture di altre nazioni e di altri popoli. la sinergia delle conoscen- ze e delle esperienze, d’altronde, contri- buisce allo sviluppo del rispetto della tradi- zione da cui nasce l’arte, di cui si nutre la cultura, e nello stesso tempo aiuta a vedere le proprie radici come una fonte di forza, d’identità e come base per un dialogo inter- culturale e transnazionale. appare ovvio, dunque, che la presenza dell’arte a scuola è preziosissima anche oggi, in tempi di migra- zione a livello globale e di scambi interna- zionali sempre piu intensi tra le istituzioni scolastiche a tutti i livelli. La sfida della spiritualità nell’arte l’espressione spiritualità viene usata in questo contesto come sinonimo di trascen- dente, per ciò che va oltre i limiti dell’im- manente, del mondo della materia, eppure collegato ad esso in quanto gli dà una quali- tà specifica. l’arte europea, come pure quella del mondo occidentale, rivela di avere le sue radici nella tradizione judeo-christiana. tra- dizionalmente segnata dal Cristianesimo, essa porta i segni della spiritualità che ha caratterizzato l’identità collettiva delle re- gioni e dei paesi d’Europa. allo stesso tem- po, quest’arte possiede le caratteristiche comuni all’arte, quello specifico che unisce ogni arte di tutti i luoghi e tutti i tempi, perché l’arte non può che essere l’immagi- ne delle dimensioni della persona umana. Essa rivela la sua dimensione orizzontale, che unisce gli uomini tra di loro, e quella verticale, che è espressione della capacità di transcendenza della persona. la prima non collega solamente gli individui della stessa tradizione, ma anche di culture di- verse; la seconda è come una scala che per- mette di svelare il collegamento tra la il Cielo e la terra. sono queste alcune carat- teristiche dell’arte che possono avviare ver- so ciò che non è unicamente materiale, ver- so la spiritualità e anche suscitare le capa- cità di artisti che con le loro opere permet- tono di varcare le frontiere del tempo e dei luoghi, delle culture e delle tra- dizioni. l’arte, che con la sua forza ha il potere di toccare la persona a livello esistenziale, ci pone degli interrogativi che ci spingono a fare alcune conside- razioni. Che cosa dà all’arte la capacità di trascendere le frontiere su tanti livel- li? Quale è la fonte che rende possibile la comunicazione tra l’autore e il pub- blico? Certo ci sono altri interrogativi e vari tentativi di trovare risposte ade- guate. Una delle risposte classiche sul valore comunicativo dell’arte è che un’opera d’arte non solo può catturare una sensazione, un’immagine e trasferirla figurativamente su un pezzo di carta, di te- la, di pietra, o in una musica o in qualunque altro settore dell’arte, ma può anche farne scaturire un messaggio. Quando questo messaggio riesce accessibile al pubblico ol- tre la cerchia culturale d’origine, se contie- ne gli elementi dell’universalità, allora l’opera d’arte può persino innestarsi nel pa- Il direttore dell’UnEsU don maurizio Viviani

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