Settembre-Ottobre-2014

I l 3 settembre scorso la Presidenza del Con- siglio dei ministri e il mIUR hanno pubblica- to il rapporto «la BUona sCUola»: 136 pagine di non immediata comprensione. I temi sono 12: mai più precari nella scuola; dal 2016 si entra solo per concorso; basta supplenze; la scuola fa carriera: qua- lità, valutazione e merito; la scuola si ag- giorna: formazione e innovazione;scuola di vetro: dati e profili online; sblocca scuola; la scuola digitale; cultura in corpore sano; le nuove alfabetizzazioni; fondata sul lavo- ro; la scuola per tutti, tutti per la scuola. Col motto «La buona scuola sei anche tu» è stata avviata una ampia consultazione da espletarsi nel bimestre 15 settembre 15 novembre 2014. destinatari sono i cittadini italiani: «chi già vi lavora (alunni, docenti, dirigenti, personale della scuola) e chi so- gna di lavorarvi». E ancora «genitori, nonni, fratelli e sorelle che sono già all’università, sindaci e chi investe sul territorio». Cioè tutti. In linea generale le intenzioni sono buone. Come non condividere che «serve una buona scuola perché l’istruzione è l’unica soluzione strutturale alla disoccupazione, l’unica risposta alla nuova domanda di com- petenze espresse dai mutamenti economici e sociali… Perché dare al Paese una Buona Scuola significa dotarlo di un meccanismo permanente di innovazione, sviluppo, e qualità della democrazia». oppure che «la Scuola non deve essere un semplice capitolo di spesa della Pubblica amministrazione, ma “un investimento di tutto il Paese su se stesso, come la leva più efficace per tornare a crescere”». Certo che «un maestro o una professo- ressa possono determinare con il loro lavo- ro il futuro di centinai di ragazzi più di quanto non possa farlo un membro del go- verno». È vero che bisogna «ripartire da chi insegna» che «ogni scuola dovrà avere vera autonomia» che «la nostra scuola è piena... di innovatori silenziosi». apprezziamo che l’attuale ministero rilevi la necessità di un dialogo con le famiglie e le imprese, che è arrivato il momento di porre fine al «tempo delle sperimentazioni». Eppure volendo fare un’analisi approfon- dita ci si rende conto che esistono profonde criticità. a proposito dei destinatari della consul- tazione: usando i dati demografici Istat 2014 ed escludendo i cittadini fino a 13 an- ni, i destinatari risultano 60.203.158. trop- po ampia la platea per una lettura scientifi- ca della volontà degli stakeholders. forse sarebbe stato opportuno includere solo alunni della secondaria superiore, genitori di tutti gli ordini e gradi di scuola, tutti i la- voratori della scuola (1). ossia 17.504.703. E ancora. noi dell’UCIIm «concordiamo con la previ- sta assunzione dei 150.000 docenti purché ci siano i fondi necessari per la realizzazione. Oltretutto è doveroso che avvenga poiché parte di queste assunzioni corrispondono alla possibile sentenza della corte di giustizia dell’UE che potrebbe obbligare l’Italia ad as- sumere i docenti che hanno maturato un ser- vizio di almeno 36 mesi». Concordiamo anche con «il principio del merito purché ci siano criteri e procedure scientificamente fondati e condivisi, con l’obbligatorietà della forma- zione in servizio». Per quanto riguarda «i cre- diti didattici, formativi e professionali vanno equilibrati: sarebbe opportuna una percen- tuale del 50% per i primi, del 30% per i se- condi e del 20 per i terzi. Oltretutto i crediti formativi devono essere reali e non sulla car- 1 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXI - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2014 E d i t o r i a l e Rosalba Candela, Presidente nazionale UCIIM la BUona sCUola! (1) alunni delle secondarie 2.783.731; genitori di tutti gli alunni sia scuola di base che secondaria 15.757.322; docenti in organico 665.332; precari 595.000; ata 205.000; dirigenti scolastici 8318.

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