Settembre-Ottobre-2014
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXI - Numero 9-10 - Settembre-Ottobre 2014 12 due sono le principali cause che non solo rendono possibile, ma che oggettivamente incoraggiano la corruzione: -la legislazione sugli appalti e l’ineffica- cia dei controlli, che sono quasi esclusiva- mente formali e consentono che le spese inutili o eccessive, che sono i due veicoli della corruzione , appaiano perfettamente conformi alle leggi; -le leggi varate dai partiti allo scopo di rendere pressoché certa l’impunità dei po- litici, degli amministratori e degli imprendi- tori nei casi in cui la corruzione emerga. È certo che questi casi, che ai cittadini appa- iono molto numerosi, rappresentano tutta- via soltanto una piccola frazione dei casi effettivi, a causa dell’omertà imperante. Esisteva da sempre una legislazione volta a punire il danno recato dai politici e dagli amministratori agli interessi dei cittadini e degli enti pubblici. Il codice fascista (il fa- migerato codice Rocco) prevedeva una serie di reati contro la pubblica amministrazione (il peculato, l’interesse privato in atti d’uf- ficio, l’omissione di atti d’ufficio, ecc.), ma questa normativa venne radicalmente modi- ficata nel 1990 e poi ancora nel 1997, dopo tangentopoli, restringendo drasticamente il campo di applicazione del reato di abuso d’ufficio. fu così praticamente cancellato (anche se non formalmente) il reato di inte- resse privato: infatti non è più punibile chi sfrutta il proprio ufficio se dimostra (ed il farlo è molto facile) che non ne ricava un diretto e personale vantaggio patrimoniale . In tal modo: -non è più punibile, ad esempio, il politico che spinge nella carriera individui privi di merito, o assegna incarichi e costose consu- lenze -quasi sempre del tutto inutili- a perso- ne notoriamente incompetenti o disoneste; -egualmente non è più punibile il politi- co o l’amministratore che agisce per «rea- lizzare un interesse zonale», vale a dire a vantaggio di un collegio elettorale, di una categoria professionale, di una qualsiasi corporazione o -naturalmente- di un partito politico; -infine i tempi della prescrizione sono stati ridotti a cinque anni, e poiché, con le leggi attuali, è pressoché impossibile che un processo, per chi disponga di bravi avvoca- ti, arrivi al terzo grado di giudizio in cinque anni, l’impunità per i politici, i burocrati e gli imprenditori è garantita nella maggior parte dei casi. non si potrebbe immaginare qualcosa di più efficace per incoraggiare il furto di denaro pubblico. Con queste leggi i politici possono tran- quillamente affidare appalti, finanziamenti, incarichi e consulenze a imprese e a perso- ne «amiche»; per il codice fascista si trat- tava di reati, che le leggi varate dai parla- menti democratici hanno sostanzialmente cancellato. È una constatazione molto ama- ra, eppure si tratta di fatti inoppugnabili . È diffusa la convinzione che un alto livel- lo di corruzione sia inevitabile nel nostro Paese, a causa della sua storia che ha impe- dito il formarsi di una forte coscienza nazio- nale. Ciò è vero, ma oggi, grazie ad inter- net, per la corruzione esiste un rimedio si- curo, efficace e a costo zero, noto a tutti e spesso invocato dai politici nei loro discor- si, ma che nessuno ha mai praticato : si chiama trasparenza. la legge dovrebbe sta- bilire che tutte le istituzioni che spendono denaro pubblico (ministeri, regioni, provin- ce, comuni, asl, circoscrizioni, comunità montane e tutte le oltre settemila società pubbliche o a partecipazione pubblica) han- no l’obbligo di pubblicare on line non solo il bilancio annuale (nel quale è facilissimo mascherare qualsiasi irregolarità), ma un dettagliato rendiconto, giorno per giorno, di ogni pagamento (ovviamente al di sopra di una certa cifra) e delle sue motivazioni : dai pagamenti per i grandi appalti a quelli per i dirigenti e il personale a quelli per ogni altra spesa. Diverrebbe impossibile sfuggire alla critica degli avversari politici e alla denuncia penale (che qualsiasi citta- dino o associazione può promuovere) per sperpero del denaro pubblico o per truffa allo Stato. Per fare un solo esempio, diver- rebbe finalmente operante la vecchia pro- posta dei prezzi standard nel comparto sa- nitario, mentre oggi le regioni più corrotte pagano per una siringa o per un rotolo di garza un prezzo fino a dieci volte superiore a quello pagato dalle regioni meglio ammi- nistrate. naturalmente nessun partito ha mai proposto questo rimedio, ovvio, infalli- bile e assolutamente privo di costi .
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