Luglio-Agosto 2018

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 7-8 Luglio-Agosto 2018 44 V i t a d e l l ’ U n i o n e LAZIO È ancora attuale Don Milani? In occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte e di fronte a tanti interventi an- cora polemici, l’UCIIM Lazio ne- gli ultimi due congressi regionali ha invitato i suoi soci a una ri- flessione sull’eredità che egli ha lasciato alla scuola italiana. Il 27° congresso, tenuto a Ro- ma il 27/11/16, ha avuto al centro l’intervento del prof. Giancarlo Loffarelli, autore del libro Don Milani- prete, mae- stro, cittadino , il quale ha tracciato un ritratto di Don Lo- renzo Milani nella sua comples- sa personalità: un uomo radi- cale «perché uomo capace di andare alla radice della que- stioni». Con le testimonianze dei suoi scritti, ne ha ampia- mente illustrato la straordina- ria vocazione religiosa, l’impe- gno pastorale soprattutto per la salvezza degli ultimi, il pri- mato dato all’educazione e l’esperienza di Barbiana. Due insegnamenti, in particolare, ci vengono da quella esperienza: la scuola come esperienza di vita e l’importanza dell’esem- pio, che fa della vita dell’inse- gnante un insegnamento. Il 24/02/18 il 28° congresso ha ripreso il tema da angolazio- ni diverse. Don Carlo Nanni, nella sua relazione Don Milani e Freire : linguaggio e liberazione , ha sottolineato come i due abbia- no visto la scuola immersa nel contesto sociale e il maestro come un profeta capace di scrutare i segni dei tempi e co- me abbiano fatto della pedago- gia uno strumento di rivoluzio- ne pacifica per la liberazione degli oppressi . Don Nanni ha indicato nell’acquisizione delle capacità linguistiche, nel dialo- go, nell’apprendimento insie- me i punti caratterizzanti della loro pedagogia, ancora oggi va- lidi come modello didattico. La prof. Sandra Chistolini, col titolo Il più vecchio di quei maestri aveva sedici anni , ha innanzitutto fatto rivivere l’emozione di una visita com- piuta a Barbiana con i suoi stu- denti. Ha poi ricordato che don Milani, ancorché poco ricono- sciuto come pedagogista, è stato comunque un punto di ri- ferimento per la cultura e che l’esperienza di Barbiana, come anche la Lettera a una profes- soressa , ha avuto risonanza mondiale fin nella lontana Ci- na. La proposta di don Milani, infatti, indica un’altra strada per aiutare i disagiati ed è un monito che, indirettamente, ha certamente inciso sulla scuola di oggi, si pensi solo alla questione dell’inclusione e del- la dispersione scolastica. In continuità con questo te- ma la prof. Caterina Spezzano ha analizzato l’attualità di don Milani attraverso un excursus su Don Milani nei documenti del MIUR , citando tutti gli ulti- mi testi normativi ne ha evi- denziato le linee più significa- tive che rievocano la pedago- gia di don Milani: scuola inclu- siva e aperta anche al territo- rio e alle sue esigenze, tempo pieno, attenzione agli ambienti di apprendimento (spazi, tem- pi), alternanza scuola lavoro, metodo cooperativo, processi di apprendimento e non curri- coli predefiniti, consapevolez- za del percorso di apprendi- mento, gestione della classe. Una riflessione che ci porta a ripensare al nostro agire da in- segnanti e trova la sua sintesi nelle parole rivolte ai docenti di Nosengo ricordate da don Nanni: … Se tu rallenti, essi si arrestano… Se tu dubiti, essi disperano… Se tu cammini davanti, essi ti supereranno… ( M.V. Cavallari ) MANFREDONIA Il 21 aprile presso la Sala «Va- lentino Vailati» si è tenuto un incontro dal titolo « La relazio- ne nell’era digitale » organizza- to dall’UCIIM e dall’Ufficio della Pastorale diocesana della Fami- glia, l’Ufficio della Pastorale della Salute e dell’AMCI (e con il patrocinio di LIONS – ROTARY - SIMG, FMP, Federazione Univer- sità della Terza Età – AMMI – CIR- COLO UNIONE). L’incontro ha favorito sinergia e condivisione fra varie realtà formative e sociali, comprese le classi III A e IV B del L.C. «Aldo Moro» di Manfredonia. La prof. Arcangela Bisceglia ha dato inizio alla serata con un affettuoso e reverenziale pensiero all’Arcivescovo Mons. Michele Castoro. L’evento ha avuto due illustri relatori, la dott. Lucrezia Stel- lacci, già dirigente generale del MIUR e attualmente presidente regionale dell’UCIIM Puglia, ed il prof. Tonino Cantelmi, fonda- tore della scuola di specializza- zione in Psicoterapia ad Orien- tamento cognitivo–interpersona- le; primo in Italia ad occuparsi dell’impatto della tecnologia di- gitale sulla mente umana. La dott.ssa Stellacci nel suo intervento ha evidenziato come nella nostra società sempre più liquida e molecolare si va affer- mando un nuovo paradigma an- tropologico che è quello del- l’uomo senza solide relazioni, immerso nella precarietà del migrante che «scappa» dalla

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