Luglio-Agosto 2018

nella formazione iniziale degli insegnanti di educazione alla cittadinanza In Europa, cinque sistemi educativi – Bel- gio (Comunità francese), Irlanda, Lussem- burgo, Paesi Bassi e Regno Unito (Inghilter- ra) – offrono ai futuri docenti la possibilità di specializzarsi in educazione alla cittadi- nanza nel corso della loro formazione inizia- le. Dall’autunno del 2017, questo accade anche in Danimarca. In sette altri paesi – Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Litua- nia, Austria, Polonia e Slovacchia – i futuri insegnanti possono formarsi per diventare semi-specialisti, e.g. insegnanti che sono specializzati in civica o educazione alla cit- tadinanza e anche in una o in altre due di- scipline. 17 sistemi educativi non dispongono an- cora di regolamenti o di raccomandazioni sullo sviluppo di competenze di educazione alla cittadinanza da parte dei futuri inse- gnanti durante la loro formazione iniziale – spetta agli istituti di istruzione superiore decidere lo svolgimento di tale formazione. Per quanto riguarda lo sviluppo professio- nale continuo nell’area dell’educazione alla cittadinanza, le autorità superiori di 27 si- stemi educativi europei organizzano o sup- portano tali attività proprio per insegnanti. Prospettive Cittadinanza e Costituzione fa parte de- gli obiettivi dell’Agenda 2030. • Tra i 17 obiettivi viene sottolineato quello che coinvolge più direttamente la scuola, che è l’obiettivo n. 4 nel quale la scuola italiana è da sempre attivamente impegnata e per il quale però si richiede un impegno supplementare proprio alla luce delle nuove emergenze: • Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportuni- tà di apprendimento per tutti. • Nel documento si sottolinea che l’istru- zione può, comunque, fare molto per tutti gli obiettivi enunciati nell’Agenda , « fornendo competenze culturali, metodo- logiche, sociali per la costruzione di una consapevole cittadinanza globale e per dotare i giovani cittadini di strumenti per agire nella società del futuro in modo da migliorarne gli assetti ». Il punto del prof. Vertecchi «Se l’intento dell’educazione civica è di creare una cultura comune di riferimento per ciò che riguarda i diritti e i doveri dei cittadini e le regole che disciplinano la vita sociale, bisogna prendere atto che tale intento non può che essere conseguito per l’effetto convergente dell’educazione formale assicurata dalla scuola (cui spet- ta di fornire gli elementi conoscitivi) e di quella informale, che si acquisisce attra- verso le esperienze che si compiono, gior- no dopo giorno . La scissione tra i principi della convivenza (quelli espressi dalla Co- stituzione) e i valori empirici ossessivamen- te enfatizzati come segni della capacità di affermazione individuale rappresenta una manifestazione non marginale della crisi che il nostro Paese sta attraversando. Quel che in Italia è più grave è un effetto di mi- tridatizzazione, che sta minando la capaci- tà di stabilire un rapporto corretto tra le aspirazioni e i comportamenti individuali e quelli sociali. Per il futuro • Valorizzare la propria identità, i propri va- lori e il senso di Cittadinanza • Avere cura delle competenze sociali ed emotive • Recuperare i valori della cultura in senso lato • Recuperare i valori etici e spirituali • Ridare vita all’ educazione del senso reli- gioso • Recuperare il senso della collettività e dell’associazionismo • Ridare valore all’educazione e alla scuola • Recuperare la distinzione dei ruoli nel- l’ambito educativo • Recuperare e rafforzare il ruolo sociale degli insegnanti • Testimoniare i principi fondamentali della nostra Costituzione • Rafforzare il ruolo della famiglia • Recuperare la serietà degli studi e il valo- re dell’impegno, della fatica, della re- sponsabilità. 43 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 7-8 Luglio-Agosto 2018

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