Luglio-Agosto 2018
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 7-8 Luglio-Agosto 2018 2 E d i t o r i a l e guare al cambiamento tramite un percorso permanente e strutturato di formazione. L’uso delle tecnologie, la padronanza delle lingue straniere, la capacità di utilizzare modalità di comunicazione e di insegna- mento innovativi dovranno far parte del ba- gaglio professionale di ogni docente. E ancora. Pensare ad una revisione del sistema di reclutamento dei docent i, per garantire, da un lato il superamento delle criticità e, dall’altro, un efficace sistema di formazio- ne; valorizzare il ruolo del personale am- ministrativo tecnico e ausiliario (ATA) , che rappresenta una parte importante del siste- ma scolastico, da cui spesso dipende il buo- no o cattivo funzionamento di una scuola; rivedere l’istituto dell’ alternanza tra scuo- la e lavoro che non è un esperimento da ar- chiviare ma da incentivare. Infatti è molto importante e formativo che gli studenti, tramite l’alternanza tra scuola e lavoro, possano iniziare a misurarsi con il mondo del lavoro con cui prima o poi dovranno en- trare in contatto. Sarà attenzionata una sana e corretta educazione motoria. In merito alla formazione universitaria il Ministro si propone la revisione del siste- ma di accesso ai corsi a numero program- mato, attraverso l’adozione di un modello che assicuri procedure idonee a orientare gli studenti verso le loro effettive attitudi- ni. «I nostri ricercatori » riferisce il Ministro «con le loro pubblicazioni scientifiche, ri- sultano tra i migliori al mondo, sempre presenti nei primi posti delle classifiche mondiali… Tutto questo accade pure in pre- senza di un ridotto livello di finanziamento dell’attività di ricerca, Il sistema universi- tario e il mondo della ricerca dovranno es- sere maggiormente coinvolti nello sviluppo culturale, scientifico, tecnologico e indu- striale nazionale, contribuendo a indicare gli obiettivi da raggiungere, interagendo maggiormente con tutto il mondo delle im- prese e del lavoro. Ritengo sia ormai giunto il momento di elaborare un piano strategi- co pluriennale per l’università e la ricerca che affronti in maniera unitaria le diverse criticità che caratterizzano il settore del- l’alta formazione e della ricerca, in primis affinché il mondo universitario italiano possa essere in grado di affrontare le sfide che lo attendono. Ancora peggiore è la si- tuazione dei giovani dottori di ricerca che scelgono direttamente il PhD all’estero, o, una volta acquisito il titolo in Italia, cerca- no fortuna al di fuori dei confini nazionali e spesso la trovano». Per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), nell’ottica di un orien- tamento permanente e teso allo sviluppo dei talenti dei ragazzi, ci si propone la creazione di un curriculum verticale: «Svi- luppare percorsi di scuola secondaria di pri- mo grado ad indirizzo coreutico, potenziare quelli ad indirizzo musicale, incentivare l’utilizzo di linguaggi artistico-espressivi, sarà alla base di un processo di verticaliz- zazione delle scuole a partire dal basso, dalle scuole di primo ciclo, fino ad arrivare al mondo universitario e lavorativo». Nel panorama educativo italiano un im- portante ruolo sociale e di formazione post diploma è rivestito dagli ITS, gli Istituti Tec- nici Superiori che, disseminati in diverse aree geografiche, hanno permesso, in siner- gia col mondo delle imprese, di garantire un’offerta formativa altamente qualificata, volta a promuovere elevate competenze tecniche e a sviluppare processi d’innova- zione in contesti a grande tasso di tecnolo- gia. Gli ITS si pongono come naturale rac- cordo tra il mondo della scuola, dell’univer- sità e del lavoro, creando figure qualificate, reinserendo nel mondo del lavoro giovani e adulti a rischio dispersione. Gli ITS possono rafforzare i legami tra mondo delle imprese e della scuola ed è intenzione del Ministro sostenere il loro ruolo fondante. Buoni tali propositi ma ci sono urgenze da non trascurare, già segnalate dall’UCIIM nel «Programma politico per la scuola». Il Testo Unico della Scuola è l’unica de- lega delle Legge 107/15 rimasta fuori dal
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