Luglio-Agosto 2018

31 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2018 chiave fissate dall’Europa nel 2006 e con- fermate nel 2008 come strumento di valuta- zione (1), le quali sono state usate come criterio per la certificazione da rilasciare alla fine della scuola primaria e alla fine della secondaria di I grado. Con questa scelta si è creata una cesura con il secondo ciclo, in cui il regolamento dell’obbligo di istruzione (DM 139/07) aveva individuato un diverso repertorio di compe- tenze chiave da certificare. La discontinuità non è stata ancora sanata, ma sembra facile prevedere che ci si allineerà sul paradigma europeo, anche se a nostro parere la via italiana alle competenze chiave ha delle potenzialità che sarebbe ingiusto mettere da parte. Alle Indicazioni, sia nella versione del 2007 che in quella del 2012, si può forse rimproverare di non aver fornito una defini- zione precisa di competenza, limitandosi a distinguere incidentalmente tra competen- ze disciplinari (sostanzialmente coincidenti con i traguardi per lo sviluppo delle compe- tenze, declinati infatti per ciascuna discipli- na) e «competenze più ampie e trasversa- li», di fatto coincidenti con le competenze chiave europee. Quelle competenze chiave si vanno ora in parte aggiornando (2) e devono inoltre fare i conti con altre importanti sollecita- zioni provenienti da istanze internazionali ancora più ampie: esplicitamente il docu- mento ministeriale cita l’ Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (3) dell’ONU, con i suoi 17 obiettivi, che possono essere consi- derati tutti in vario modo impegnativi per la scuola e per il mondo dell’educazione, sen- za fermarsi solo al quarto che chiede di «fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti». Lo scenario internazionale è dunque il primo parametro che le scuole, spesso af- fette da un certo provincialismo, dovrebbe- ro abituarsi a considerare. Il richiamo del documento ministeriale può dunque essere utile per allargare gli orizzonti su scenari veramente più ampi e globali, invitando alla lettura di testi che spesso rimangono riser- vati a una stretta cerchia di addetti ai lavo- ri, pur avendo direttamente o indirettamen- te conseguenze anche importanti sulle no- stre vite. Sostenibilità e altre attenzioni La sostenibilità è dunque il primo aspet- to da tenere presente per una progettazio- ne educativa e didattica attenta ai richiami della società globale, non solo per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente ma anche e soprattutto per la volontà di porre fine al- la fame e alla povertà che apre la lista dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Accanto alla sostenibilità si collocano al- tri richiami che si è scelto di unificare nella categoria di cittadinanza , da intendere nel- la sua dimensione più ampia di condizione e dignità della persona in un contesto sociale e culturale complesso come quello attuale. L’equivoco più facile sarebbe quello di considerare la cittadinanza solo nel suo più immediato significato civico, magari identi- ficando la sua presenza con un invito a ri- lanciare l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione. Nulla di più sbagliato. La cit- tadinanza è qui da considerare come lo sta- dio evolutivo successivo a quello della per- sona considerata nella sua pura dimensione biologica. Se l’uomo è un «animale socia- le», l’appartenenza ad un sistema di rela- zioni con altri esseri umani lo rende più uo- mo e lo completa. In un certo senso la cit- tadinanza segna il passaggio dalla natura al- la cultura. (1) Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE); Raccomandazione del Parlamento europeo e del Con- siglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento perma- nente (2008/C111/01). (2) V. Council of Europe, Competences for democratic culture. Liing together as equals in culturally diverse democratic societies , Strasbourg 2016; European Commission, Proposal for a Council Recommendation on Key Competences for Lifelong Learning , Brussels, 17-1-2018. (3) ONU, Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile , Risoluzione adottata dall’As- semblea Generale il 25 settembre 2015 (A/RES/70/1).

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