Luglio-Agosto 2018

1 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 7-8 Luglio-Agosto 2018 E d i t o r i a l e R icreare un clima di serenità e di fidu- cia senza ricorrere a nuove riforme e ad ulteriori strappi è quanto ha asseri- to il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti nelle com- missioni congiunte 7ª del Senato della Re- pubblica e VII della Camera dei Deputati, nel luglio scorso, presentando le linee pro- grammatiche del suo Dicastero. Assolutamente condivisibile quanto so- stiene il Ministro: «La crescita sociale, cul- turale ed economica, in altre parole, il fu- turo di una nazione, passano proprio attra- verso il riconoscimento dell’intrinseco valo- re del sistema di istruzione, di educazione e di ricerca… Mi propongo, durante il mio mandato, di ascoltare tutte le componenti del mondo della scuola, dell’università e della ricerca per migliorare il sistema edu- cativo del Paese, ponendomi obiettivi a me- dio e lungo termine realmente perseguibili. La società liquida nella quale viviamo, fatta di conoscenza spesso frammentata, ha progressivamente trasformato la visione collettiva della scuola, assimilandola ad un servizio a volte scontato. Non dobbiamo dimenticare che la scuola, come diceva Piero Calamandrei, è un orga- no centrale della democrazia e la democra- zia deve permettere ad ogni uomo la sua parte centrale di sole e dignità… Insieme ai docenti, la scuola tutta risente del clima generale di impoverimento culturale». Ecco gli interventi previsti da tali linee programmatiche. Bisogna colmare la rottura del patto for- mativo scuola – famiglia : nell’immaginario collettivo il docente non riveste il ruolo di educatore posto alla base del rapporto di crescita e sviluppo degli allievi. Tanto che i docenti, depauperati di questo ruolo, sono stati oggetto di manifestazioni violente, estremizzate, a volte da inspiegabili preva- ricazioni. In merito alle Strutture scolastiche oc- corre intervenire senza indugio certifican- dole e mettendole in sicurezza. Occorre inoltre incrementare le dotazio- ni tecnologiche e digitali , sviluppare per- corsi di cittadinanza attiva fin dalla scuola del primo ciclo, porre attenzione alle pic- cole scuole nelle isole, nei luoghi montani e nelle zone disagiate. Bisogna promuovere una scuola inclusi- va , che permetta ad ogni studente e ad ogni studentessa di arricchirsi attraverso il confronto con l’altro. A tal proposito va mi- gliorata la formazione iniziale dei docenti di sostegno per favorirne la massima professio- nalità: il Ministero definirà degli indicatori per misurare la qualità dei processi di inclu- sione in ogni scuola. Una scuola inclusiva è, inoltre, una scuola in grado di limitare la di- spersione scolastica che in alcune Regioni raggiunge percentuali non più accettabili. L’impegno sarà rivolto all’abbattimento delle barriere, di qualunque natura esse sia- no, affinché tutti gli studenti, specialmente quelli diversamente abili, con disagi socio- economici o con bisogni educativi speciali, con tutte le diverse intelligenze e gli svaria- ti talenti che i ragazzi possiedono, possano conquistare la libertà di cittadini e di lavo- ratori, per vivere i propri impegni personali e sociali. Un ruolo centrale dovrà essere svolto dalla formazione permanente dei docenti . In un mondo in cui le tecnologie e i saperi scientifici, la cultura e la società cambiano velocemente, il corpo docente si deve ade- Rosalba Candela, Presidente nazionale UCIIM RICREARE UN CLIMA DI SERENITÀ E DI FIDUCIA SENZA RICORRERE A NUOVE RIFORME E AD ULTERIORI STRAPPI

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