Luglio-Agosto 2018

11 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 7-8 Luglio-Agosto 2018 mano, che dipendeva dall’Università Grego- riana. Iniziò così la sua attività di professo- re di astronomia e, in tale ruolo, riorganiz- zò l’Osservatorio, che dotò di strumenti più moderni. Al rifrattore di Cauchoix del 1825, che fu ereditato dal suo predecessore, ag- giunse un telescopio rifrattore di Merz, do- tato delle seguenti caratteristiche tecniche: 24 cm di diametro e 4, 35 m di distanza fo- cale. Lo strumento era ottimo per quel- l’epoca e fu acquistato con l’aiuto economi- co del suo assistente padre Rosa, che aveva messo a disposizione l’eredità ricevuta dal padre (2). In tal modo padre Secchi cominciò un’in- tensa attività scientifica, che lo portò a im- portanti traguardi e a ricevere consensi a livello europeo e non solo, sino a venir ri- conosciuto come uno degli astronomi più autorevoli dell’epoca, nonché uno dei pio- nieri dell’astrofisica moderna. Com’è noto l’astrofisica è quel ramo dell’astronomia che studia la composizione dei corpi celesti e le leggi fisiche che li governano. Questa scienza, che oggigiorno riveste tanta im- portanza, è nata proprio nella seconda me- tà dell’Ottocento, ad opera di alcuni valen- ti astronomi, quali l’inglese Joseph N. Loc- kyer, il francese Pierre J.C. Janssen e, per l’appunto, padre Secchi. Essi introdussero nell’astronomia, a supporto delle osserva- zioni, l’uso del metodo fotografico e un nuo- vo strumento denominato «spettroscopio», destinato all’analisi delle radiazioni emesse dai corpi celesti. Queste nuove tecniche, ap- plicate al telescopio, hanno consentito di compiere notevoli progressi: hanno permes- so, ad esempio, di osservare la cromosfera del Sole anche in assenza di eclissi. Le ricerche di Secchi furono dunque orientate in varie direzioni. In primo luogo all’osservazione diretta dei corpi celesti più noti, quali, ad esempio, le stelle, i pianeti e le comete; in secondo luogo all’analisi spet- troscopica delle caratteristiche fisico- chi- miche del Sole e alla classificazione delle stelle. In tutti questi campi Secchi compì varie scoperte, che citeremo in seguito. Ol- tre ad essere un abile sperimentatore e di- vulgatore scientifico, padre Secchi fu anche – diremmo oggi – un eccellente fisico teori- co: fu autore di un gran numero di articoli e di pubblicazioni scientifiche, tutte di eleva- ta qualità, tanto da venir apprezzate dalla comunità scientifica internazionale. Tra di esse va segnalato il libro: «L’unità delle for- ze fisiche: saggio di filosofia naturale», del 1864, con due riedizioni, l’una nel 1874 e l’altra nel 1885. Scrive l’autore nella prefa- zione: «In questa opera io non ho la preten- sione di creare una novella filosofia della natura, ma solo di esporre quella che oggidì Fig. 1 . Specola dell’Osservatorio Astronomico del Collegio Romano ai tempi di padre Secchi. Fu costruita, con la sor- veglianza di Secchi, sopra la robusta Chiesa di Sant’Ignazio. (2) J OHN G RIBBIN , Astronomia , Edizione Italiana a cura di Libero Sosio, Garzanti libri S.p.A., Milano, 2004.

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