Luglio-Agosto-2013
I licei sono regolamentati dal D.P.R. n. 89/10, con i relativi allegati, e dalle « Indi- cazioni nazionali » (Decreto n. 211/10). I licei vigenti sono: liceo artistico e rela- tivi indirizzi, liceo classico, liceo linguisti- co, liceo musicale e coreutico, liceo scienti- fico e sua opzione delle scienze applicate, liceo delle scienze umane e sua opzione economico-sociale. In base al profilo educativo, culturale e professionale dello studente e alle indica- zioni nazionali le scuole elaborano il piano dell’offerta formativa. Compito dei docenti è costruire percorsi didattici per mettere gli studenti in condizione di raggiungere gli obiettivi di apprendimento e di maturare le competenze proprie dell’istruzione liceale. Gli istituti tecnici sono regolamentati dal D.P.R. n. 88/10, con i relativi allegati, e dalle «Linee guida» (Direttiva n. 57/10 I biennio, Direttiva n. 4/12 II biennio e V an- no, Direttiva n. 69/12 opzioni). Il profilo educativo, culturale e professionale (PE- CUP), le linee guida sono la base per l’ela- borazione del POF di ogni singola istituzione scolastica. L’innovazione e l’organizzazione scolastica, il motivare gli studenti a costrui- re il proprio progetto di vita e di lavoro, la realizzazione di «alleanze formative» sul territorio con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca, la progettazione e la valutazione per competenze, gli orien- tamenti per l’organizzazione del curricolo, costituiscono la base su cui costruire istituti rispondenti alle esigenze di oggi. Gli istituti professionali sono regolamen- tati dal D.P.R. n. 87/09, con i relativi alle- gati, e dalle «Linee guida» (Direttiva 65/10 I biennio, Direttiva n. 5/12 II biennio e V anno, Direttiva n. 70/12 Opzioni). La loro ratio generale risponde all’esigenza di orga- nizzare percorsi formativi quinquennali fon- dati su una solida base di istruzione genera- le e tecnico-professionale riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale. Tali filie- re produttive possono essere declinate in base alla vocazione del territorio, ai proget- ti di sviluppo locale e ai relativi fabbisogni formativi. Questa l’architettura del sistema scola- stico italiano. Ragionando possiamo affermare che Indi- cazioni Nazionali e Linee Guida potrebbero pure andar bene se solo si ponesse mano, seriamente, a una formazione vera e co- stante dei docenti. Chiediamoci se la tanto sbandierata for- mazione in servizio è stata sufficiente o ad- dirittura è stata mai a livello istituzionale realmente fatta! Quante sono le reti di scuole che hanno messo in essere iniziative di formazione suf- ficienti per aggiornare il corpo docente? Perché non monitorare lo stato dell’arte delle singole scuole? Sono sufficienti le misure di accompa- gnamento? Rimbocchiamoci le maniche, impegnia- moci nella formazione in maniera capillare, troviamo forme di riconoscimento per i do- centi che si aggiornano e si formano, rinno- viamo la scuola immettendo forze giovani. Valorizziamo la scuola che abbiamo. Se solo provassimo veramente a investirvi...! 3 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2013 E d i t o r i a l e
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