Luglio-Agosto-2013

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2013 28 2012/2013 ha fatto riferimento ai disturbi specifici di apprendimento, l’ordinanza mi- nisteriale del 2013 sugli esami fa soltanto un accenno molto blando ai bisogni educati- vi speciali, quindi penso che per il prossimo anno verranno indicazioni più precise per quanto riguarda le prove d’esame. Anche per quanto riguarda le prove INVALSI, per- ché c’è stata una riunione al Ministero con la Direzione degli ordinamenti e con i verti- ci dell’INVALSI e quindi si vorrebbero dare questa volta indicazioni molto in anticipo, forse già nel mese di settembre, alle scuole per lo svolgimento delle prove INVALSI e il gruppo di lavoro per l’inclusione potrebbe essere il punto di riferimento che recepisce tutte quante le esigenze e le istanze per quanto riguarda i ragazzi. Dopo di che con la Direttiva e con la Circolare non si è volu- to abbassare l’obiettivo; si è voluto intro- durre uno strumento di intervento per forni- re aiuto e quindi garantire il diritto allo stu- dio là dove c’è necessità. Coltelli: La valutazione è sempre un mo- mento estremamente delicato perché coin- volge più soggetti: alunni, docenti, famiglie. Gli alunni con BES possono andare incontro ad una eventuale non ammissione alla classe successiva, messe in atto tutte le strategie previste dal loro Piano Didattico Personalizza- to? Tra i docenti è diffusa la preoccupazione di eventuali ricorsi da parte delle famiglie degli alunni valutati con esito negativo. Ciambrone: Ho citato più volte la massi- ma di Don Milani: «non c’è maggior ingiusti- zia per far parti uguali fra disuguali», quindi quel bambino che ha perso i genitori a cau- sa dell’incidente stradale ha diritto ad una attenzione particolare e non ad uno «scon- to» agli esami. La massima di Don Milani è preceduta da un’altra illustre massima di Ulpiano: «unicuique suum, honeste vivere et neminem ledere» cioè non ledere il dirit- to di altri perché il PDP garantisce equità ed inclusione, nel momento in cui mi sbilan- cio dando maggior attenzione ad uno non la tolgo a un altro. In questo molti genitori so- no molto attenti. Per la verità non abbiamo registrato questo gran contenzioso, purtrop- po mi giungono in copia da tutta Italia i ri- corsi, e tutti i ricorsi profetizzati sui BES non ci sono stati. Dal punto di vista formale tanto la direttiva e la circolare erano pre- scrittive, però non comportano sconti, ma soltanto un rafforzamento per l’inclusione. L’ammissione alla classe successiva non può essere, infatti, garantita agli alunni BES, che comunque devono conseguire gli obiet- tivi stabiliti. Coltelli: La normativa sui BES si applica ad ogni ordine e grado di scuola. In quale segmento dell’istruzione sono presenti le maggiori criticità nell’applicazione della ci- tata normativa? E, secondo lei, quali posso- no essere le cause e le possibili soluzioni? Ciambrone : Si applica in ogni ordine e gradi di scuola, però abbiamo in Italia la scuola primaria che è sempre stata ai vertici e dove c’è una cultura pedagogica molto for- te, non ci risultano problemi da parte della scuola primaria, molti hanno apprezzato la Direttiva. Periodo critico dal punto di vista pedagogico è nelle scuole medie e, ancora più delicato, è il periodo della scuola supe- riore dove riscontriamo che ci sono difficol- tà. Nel senso che i professionali hanno il più alto numero di studenti con bisogni educativi speciali, questo perché dopo la scuola media gli alunni con disabilità si orientano verso percorsi tecnico pratici anziché verso gli stu- di umanistici e stiamo cercando e pensando delle soluzioni per sostenere queste realtà che sono in enorme difficoltà. Fa particolarmente male che alcuni ab- biano voluto intravedere nell’operazione dei BES un tentativo nel Ministero di tagliare i posti per il sostegno, questo è un errore cla- moroso perché dal 2011 ad oggi gli insegnan- ti di sostegno sono oltre 7.000 in più, soltan- to nell’ultimo anno ne sono stati chiamati 3.000, con una spesa annua che supera i cen- to milioni di euro, perciò non si è voluto e non si è tagliato nulla, negli ultimi dodici an- ni gli insegnanti di sostegno sono in aumen- to. Qualcuno ha pensato, invece, che si vo- lesse far scivolare nell’area dei BES gli alunni con disabilità meno grave anche questo è un errore e non è assolutamente vero perché non è cambiato nulla per quanto riguarda le procedure di riconoscimento degli alunni con disabilità. Fa male però questo tentativo di voler scovare l’inganno dietro le cose e mi viene in mente una Novella Persiana sul Cri- sto il quale sta camminando con i discepoli

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