Luglio-Agosto-2013

27 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2013 istituzionale tra operatori della scuola, del- la sanità e dei servizi, alcune realtà virtuo- se si incontrano addirittura con cadenza settimanale; c’è un impegno dal vertice po- litico per far sì che ci sia un maggior ricono- scimento e forme più flessibili per l’impiego degli operatori dei CTS, che per adesso usu- fruiscono solo di un finanziamento che vie- ne dato dal Ministero. Coltelli : Per poter perseguire la politica per l’inclusione la Direttiva e la CM forni- scono indicazioni alle istituzioni scolastiche in merito alla rilevazione e all’intervento sulle criticità all’interno delle classi. Che ruolo assume il Gruppo di Lavoro e di studio di Istituto nel passaggio dal GLHI al GLI? Ciambrone : Intanto dovremo distinguere le funzioni che sono proprie del GLH opera- tivo e del GLH di istituto perché ci sono del- le questioni legate alla privacy che vanno considerate. La proposta del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) è tesa ad ottenere un maggior coinvolgimento di tutte le com- ponenti della scuola perché, lo hanno osser- vato in molti, si assisteva a un meccanismo di delega agli insegnanti di sostegno degli alunni con disabilità, un alunno è di tutti non solo dell’insegnante di sostegno e per questo abbiamo chiesto che il Gruppo di La- voro dell’Inclusività debba avere la parteci- pazione anche dei docenti curricolari sia perché alcune tematiche afferenti ai distur- bi specifici di apprendimento sono in carico ai docenti curricolari e sia per la cultura in- clusiva che caratterizza la scuola italiana. Vanno, però, mantenuti i momenti del- l’incontro del GLH operativo e di istituto quando si tratta di definire il fabbisogno di risorse professionali. Nella Circolare abbia- mo anche suggerito una cadenza mensile di incontri, ora sappiamo le difficoltà in cui si trovano le scuole che devono sopperire a tante esigenze, le famose 80 ore sono uti- lizzate per una quantità enorme di attività, non vogliamo certo dare un sovraccarico di lavoro alle scuole, quindi saranno le istitu- zioni scolastiche a decidere come organiz- zarsi nel miglior modo. Coltelli: Per poter perseguire la politica per l’inclusione la Direttiva e la CM forni- scono indicazioni alle istituzioni scolastiche in merito alla rilevazione e all’intervento sulle criticità all’interno delle classi. Che ruolo assume il Gruppo di Lavoro e di studio di Istituto nel passaggio dal GLHI al GLI? Ciambrone: Il 27 giugno del 2013 una no- ta del Capo Dipartimento diceva che il ter- mine per presentare il PAI, Piano per l’in- clusività, non era più tassativo e quindi il corrente anno scolastico avrà natura anche sperimentale per l’introduzione di queste misure, tanto è che la circolare n. 22 le in- clude. Vogliamo accompagnare questo per- corso degli insegnanti; tra le altre cose che stiamo studiando c’è un software che è sta- to proposto da una rete di scuole della Ligu- ria recepito dai CTS e dal Comitato tecnico per cui la compilazione del PDP può essere online , facilitata da un software e questa compilazione alimenta automaticamente il PAI per cui viene snellita e semplificata al minimo la compilazione, l’adempimento bu- rocratico, per dare più importanza al- l’aspetto sostanziale. Il PAI non deve essere percepito come un documento aggiuntivo al POF, ma come parte integrante dello stesso, altrimenti, come è stato scritto, noi avremo un piano per gli inclusi anziché un piano per l’inclusione, di cui andiamo fieri, ricordia- mo che in Italia è quasi 35 anni che era sta- ta varata la legge 517 del ’77. Coltelli : Non sono ancora state emanate precise disposizioni per la valutazione inter- media e finale degli alunni con BES. Attual- mente la normativa di riferimento è ancora il DM 122/2009 che fa riferimento alle sole categorie della disabilità (L. 104/92) e dei DSA (L. 170/2010). Il rischio è, oltre al diso- rientamento dei docenti e delle famiglie nella fase della valutazione, che le misure adottate nei Piani Didattici Personalizzati non possano trovare applicazione in sede di esame, anche in relazione alle Prove Nazio- nali Invalsi. Ritiene che il decreto ministe- riale sulla valutazione debba essere integra- to alla luce delle nuove disposizioni riguar- danti tutti i BES? Ciambrone : Intanto la normativa prima- ria viene integrata da quella secondaria e delle Circolari Ministeriali, emanazioni tutte dall’amministrazione. Il regolamento sulla valutazione è integrato per esempio da or- dinanze ministeriali sugli esami, allora l’or- dinanza ministeriale sugli esami del

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