Luglio-Agosto-2013
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2013 26 corsi di perfezionamento professionale ri- volti al personale della scuola. Oltre all’im- pegno che il Miur ha profuso per la forma- zione universitaria, non ritiene importante investire anche sul territorio per la forma- zione dei docenti, permettendo loro di as- solvere al ruolo delicato che la legge attri- buisce ai consigli di classe? Ciambrone : Sono fautore della ricerca azione e vorrei tanto che si riaccendesse quel circolo virtuoso tra scuola e Università perché altrimenti si crea una cesura per cui l’Università diventa sempre più astratta, cioè dà indicazioni teoriche che non si col- legano con la prassi di insegnamento e gli insegnanti si chiudono nel loro lavoro, nella quotidianità. È importante, invece, che vi sia una riflessione pedagogica all’interno della scuola e che questa sia condivisa con l’Università per dare sempre spunti nuovi e per rinnovare la prassi di insegnamento. Quindi abbiamo varato questi due piani na- zionali con 35 master sui DSA, che sono giunti ora alla II edizione, per cui in alcune Università per es a Roma già sono partiti i corsi, e poi abbiamo finanziato altri 40 ma- ster su disabilità specifiche come l’autismo, ADHD, la disabilità intellettiva, l’educazio- ne psicomotoria per l’infanzia e le disabilità sensoriali. Questi corsi stanno per partire nel mese di ottobre in tutte le università italiane dove c’è un corso di laurea Scienze della Formazione. Ma a fianco a ciò è im- portante che ci sia la scuola e per questo che è stata emanata la Circolare Ministeria- le 22 e, tra le tematiche trasversali propo- ste, una è proprio l’inclusività, nel senso che le scuole potranno, in rete avviare per- corsi formativi sui Bisogni Educativi Speciali e sull’inclusività in genere. A fianco a que- sto spero che, entro la fine del mese di set- tembre, metteremo online una piattaforma per la formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici dedicata da una parte specifica- mente alle tematiche afferenti alla disabili- tà e dall’altra agli altri Bisogni Educativi Speciali. Questa piattaforma avrà un’area informale in cui gli insegnanti possono scambiare le loro opinioni e condividere le esperienze, un’altra dedicata alle prove pratiche delle scuole, un’altra alle azioni formative messe in campo dagli Uffici scola- stici regionali e un’altra area dedicata alla formazione di livello universitaria, quindi ci saranno delle video lezioni, tenute da do- centi universitari, che saranno rese disponi- bili e messe in rete. Coltelli : Un ruolo molto importante è at- tribuito ai CTS. Come cambia l’organizza- zione dei Centri Territoriali di Supporto? Quali funzioni assume il CTS alla luce della nuova normativa? Come renderlo operativo sul territorio provinciale per soddisfare i compiti ad esso assegnati? Ciambrone : I CTS nascono nel 2006 con il progetto nuove tecnologie e disabilità, c’è un cofinanziamento con la presidenza dei ministri e il ministero dell’istruzione, sono stati formati all’epoca circa 200 inse- gnanti in un corso importante tenutosi a Montecatini e da lì è partita questa espe- rienza. Con il Decreto ministeriale del luglio 2011 sui DSA l’art. 8 c’è già un potenzia- mento dei centri territoriali di supporto, ma in più vorremo che si estendesse questa re- te di scuole per l’inclusione con i CTI che sono i Centri Territoriali dell’Inclusione. I CTS hanno più competenza a livello provinciale, i CTI possono avere un punto di riferimento a livello di distretto socio- sani- tario, per es. in Veneto ci sono 7 CTS e 44 CTI ecc… Quindi è una rete di scuole pro- prio per l’inclusione, i CTS dovrebbero esse- re anche dotati di attrezzature, uno dei compiti dei CTS è quello di fornire in como- dato d’uso degli ausili di tecnologie assisti- te, l’altro di fornire consulenza alle scuole e anche di attivare lezioni di formazione. Un rapporto INVALSI del 2011 ha registrato che sono stati formati tredicimila insegnanti dai CTS, che hanno tenuto più di 270 corsi, poi in alcuni CTS c’è stato un lavoro di con- sulenza importante, sono stati attivati spor- telli per le scuole per es. lo sportello per l’autismo così che gli insegnanti che si tro- vano in difficoltà con i loro alunni possono rivolgersi allo sportello autismo che fornisce consulenza e ausilio, a volte dei colleghi vengono anche a scuola ad esaminare il ca- so sulla base della loro esperienza. Perciò vorremo che questi sportelli per gli inse- gnanti si moltiplicassero e che potessero es- sere aperti anche per le famiglie; in alcuni dei CTS si realizza una sinergia, un incontro
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