Luglio-Agosto-2013

18 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 7-8 - Luglio-Agosto 2013 di flessicurezza , la formazione di lavoratori e studenti, ma anche la parità tra donne e uomini e l’occupazione dei lavoratori più anziani; • la Piattaforma europea contro la po- vertà , per rafforzare la cooperazione tra i paesi dell’UE e fare seguito al metodo di coordinamento aperto in materia di esclu- sione e di protezione sociale. L’obiettivo della piattaforma deve essere la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unio- ne europea e l’inclusione sociale delle per- sone che vivono in povertà (1). 2013: anno del cittadino europeo Il 29 giugno 2013, a Bruxelles, si terrà l’Assemblea generale dei Cittadini euro- pei», per discutere sulla Dichiarazione di Laeken dei cittadini europei sul futuro dell’UE (2). L’Europa va affermando sempre più la sua difesa dei diritti dell’uomo e, do- po il premio Nobel per la pace, assegnatole a Oslo il 10 dicembre 2012, all’UE viene ri- conosciuto come abbia realmente contribui- to alla pace, alla riconciliazione, alla demo- crazia e ai diritti umani. La motivazione principale del Nobel fa riferimento proprio alla sua funzione di stabilizzazione, avendo trasformato l’Europa da continente di guer- ra a continente di pace. Infatti, l’Europa vi- ve in pace da più di mezzo secolo, insieme all’America del Nord e al Giappone. Con l’assegnazione del premio Nobel, «L’UE ha deciso di devolvere la somma di denaro ricevuta (930 000 euro) a favore di bambini che non hanno la possibilità di cre- scere in condizioni di pace. L’Unione ha raddoppiato l’importo per raggiungere la ci- fra di 2 milioni di euro, che sono stati desti- nati a quattro progetti scolastici per le gio- vani vittime di un conflitto» (3). Ma questo non ha diminuito la pressione della crisi che oggi attraversa l’Europa e investe diversi ambiti, (politico, economico, sociale) e chiama i cittadini e le cittadine europei a confrontarsi sul piano della solidarietà, in difesa delle istituzioni democratiche di ogni Paese membro. Infatti, a riguardo, l’appello dell’UE risuona forte e per richiamare l’at- tenzione di tutti afferma come sia da porre massima attenzione sul fatto che « l’unica frontiera che l’Unione europea traccia sia quella della democrazia e dei diritti del- l’uomo. L’Unione è solo aperta ai paesi che rispettano i valori fondamentali quali le li- bere elezioni, il rispetto delle minoranze e quello per lo stato di diritto. Più volte que- sti ha lasciato intendere che auspica un ruolo più importante dell’Unione in mate- ria di giustizia e di sicurezza, di lotta con- tro la criminalità transfrontaliera, di con- (1) Pubblicazione web dell’UEb: http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/eu2-020/em0028_it.htm http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.d-o?uri=COM: 2010:2020:FIN:IT:PDF (2) http://europa.eu/legislation_summaries/glossary/laeken_declaration_it.htm Un anno dopo il trattato di Nizza e la dichiarazione dello stesso nome che propone di portare avanti la riforma istituzionale al di là dei risultati ottenuti in occasione della Conferenza intergovernativa del 2000 (CIG 2000), il Consiglio europeo riunito a Laeken ha adottato, il 15 dicembre 2001, una «Dichiarazione sul futuro dell’Unione europea» ovvero «Dichiarazione di Laeken» che impegna l’Unione a diventare più democratica, più trasparente e più efficace. Questa dichiarazione solleva 60 questioni attinenti al futuro dell’Unione, riunite attorno a quattro tematiche: la ripartizione e la definizione delle competenze, la semplificazione dei trattati, l’architettura isti- tuzionale e la via verso una Costituzione per i cittadini europei. Per darvi risposta, la dichiarazione ha convocato una Convenzione che ha riunito le parti interessate al dibattito sul futuro dell’Unione. Questa Convenzione aveva il compito di esaminare le questioni essenziali, legate allo sviluppo futuro dell’Unione, per assicurare una prepa- razione quanto più ampia e trasparente possibile della CIG 2004. I lavori della Convenzione si sono ultimati il 10 luglio 2003, dopo essere giunti ad un accordo su una proposta di Costituzione europea. Il 18 giugno 2004, i capi di Stato o di governo degli Stati membri sono giunti ad un accordo, passando attraverso taluni compromessi, sul progetto di Costituzione europea predisposto dalla Convenzione. (3) Pubblicazione web dell’UE http://europa.eu/about-eu/basic-information/eu-nobel/index_it.htm

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