La Scuola e l'Uomo - n. 6 - Giugno 2020

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 6 - Giugno 2020 5 S p i r i t u a l i t à tura attenta, mai data per scontata, stimola- trice della nostra intelligenza e della nostra curiosità, per comprendere qual è la buona notizia, che cosa quel passo ci rivela della persona di Gesù, chi sono i personaggi, qual è lo schema narrativo, il genere letterario (parabole, miracoli, detti del Signore…). Un’attenzione particolare occorre rivol- gere alle parabole narrate da Gesù. Ogni parabola è per così dire come una freccia scagliata verso un bersaglio; in ognuna di esse c’è sempre qualcosa di sconcertante, al di fuori della no- stra logica. Ebbe- ne proprio questi particolari na- scondono il mes- saggio di amore, di perdono, di novità che Gesù voleva significare. Una ulteriore analisi va rivolta al linguaggio, ai termini evange- lici che assumo- no un significato nuovo, al contesto che non isola un episodio ma lo collega con quanto precede e segue, ai piccoli dettagli di ogni racconto perché anch’essi vogliono dirci qualcosa, ai simboli ed ai numeri, alle citazioni ed alle allusioni che richiamano passi dell’Antico Testamen- to, con cui il testo evangelico ha un rapporto vitale e strettissimo. Un buon commento o le note possono aiutare in questo lavoro di comprensione. Per stimolarci ulteriormente alla lettura dei Vangeli e della Bibbia, per comprendere meglio come la Parola plasma continuamen- te la Chiesa e la vita di ogni credente, può essere utile la lettura della breve, ma pro- fondissima, Costituzione del Vaticano II «Dei Verbum» sulla Divina Rivelazione. Lasciamoci pertanto coinvolgere perso- nalmente, in modo che arda il nostro cuo- re, per vivere nella Chiesa di oggi e per tra- smettere alle generazioni future il mistero di Gesù Risorto, Parola definitiva d Dio. della Chiesa. I Vangeli trasmettono infatti anche ciò che la Chiesa è. Non trascrivono semplicemente delle nozioni storiche, pre- sentano la realtà stessa della vita della Chie- sa, fondata su Cristo Risorto, vivo e presente nelle sue vicende fino alla fine del mondo. La lettura dei Vangeli ci stimola anche ad una analisi che si allarga sempre più: i si- nottici (Marco, Matteo, Luca) hanno un loro schema di racconto, mettono in risalto nella vita di Gesù l’attività in Galilea, il viaggio verso Gerusalemme, la predicazione e gli incontri in questa città, la sua pas- sione, morte e re- surrezione. Ogni evangelista lo fa con la sua sensi- bilità: per Marco Gesù è prevalen- temente operato- re di prodigi, che ci provoca conti- nuamente a dire: «Chi è costui?», per Matteo Gesù è il Maestro, il nuovo Mosè, Luca è lo scrivano dell’amore misericordioso di Cristo, che riflette quello del Padre. Giovanni ha una cronologia più dettaglia- ta, parla di tre Pasque trascorse da Gesù in Gerusalemme: presenta immediatamente Cristo come il Verbo di Dio fatto carne e ri- flette una realtà ormai lungamente meditata da lui e dalle comunità cristiane cui si rivolge. Inoltre non possiamo ignorare il periodo storico in cui visse Gesù, le elementari no- zioni di storia contemporanea presenti nei Vangeli (Augusto, Tiberio, l’occupazione romana della Giudea, il procuratore Ponzio Pilato, la distruzione di Gerusalemme nel 70 d. C., le prime persecuzioni cristiane con Nerone e Domiziano, ecc), la geografia del Vangelo (Galilea, Samaria, Giudea, Tiro e Sidone, Decapoli, ecc.), la composizione sociale (farisei, scribi, sadducei, samaritani, pubblicani, sinedrio, sommi sacerdoti, ecc.). Cerchiamo pertanto di compiere una let-

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