La Scuola e l'Uomo - n. 6 - Giugno 2020

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 6 - Giugno 2020 4 Spi r i tual i tà UNA PROPOSTA SPIRITUALE PER LE VACANZE. LEGGERE, CONOSCERE E MEDITARE IL VANGELO Padre Giuseppe Oddone, Consulente ecclesiastico nazionale UCIIM U na lettura attenta ed approfondita del- le pagine del Vangelo alimenta, arric- chisce ed illumina tutti gli aspetti della nostra vita. Il testo sacro va accostato con curiosità intellettuale, ma soprattutto con amore e con il desiderio di incontrare e di conoscere Gesù. Il Vangelo infatti è una testimonianza su Gesù Cristo, scritta con lo scopo di condur- re all’incontro con Lui e di suscitare in chi lo legge la fede in Lui. Ciò che il Vangelo ci propone è perciò qualcosa di vivo: un in- contro reale col Signore Risorto, che accade ancora e continua a realizzarsi nel tempo. Gli evangelisti partono infatti da un presup- posto, dal fatto che Gesù è risorto e che, di conseguenza, è vivo oggi, nel presente di ogni uomo. Per questo è possibile incontrarlo ancora. I Vangeli quindi non intendono esse- re il racconto di una storia passata, ma la testimonianza di una storia presente, attua- le, ancora in corso, che coinvolge in prima persona ogni lettore ed ascoltatore. I Vangeli sono nati dalla fede in Gesù Ri- sorto e mirano a suscitare la stessa fede in chi li legge e li medita. Hanno valore storico, perché cercano, sia pure con una sensibilità ed un metodo diversi dai nostri, di far emer- gere il senso profondo di quanto è realmente accaduto dalla nascita di Gesù alla sua morte e resurrezione, con uno sguardo retrospet- tivo. L’evento della resurrezione dà infatti senso a tutta la vita di Gesù, al dramma della sua passione e morte; non solo, ma illumina la vita e l’intelligenza degli stessi testimoni che hanno compreso che Gesù di Nazaret, con cui hanno vissuto, che hanno ascoltato, che hanno abbandonato nel momento della morte – ad esclusione di Giovanni e di un pic- colo gruppo di donne – era veramente il figlio di Dio. Questa certezza della fede emerge in tutto il racconto della vita di Gesù. Quando leggiamo un passo del Vangelo dobbiamo renderci conto di tutto il cammino che quel brano ha compiuto. Il primo livello è quello storico della vita, dell’insegnamento, delle opere di Gesù, la memoria delle sue sentenze, delle sue pro- poste che riguardavano la situazione vitale dei discepoli. Il secondo avviene dopo la sua resurre- zione, quando inizia la trasmissione orale dell’annuncio di Gesù, centrato sul mistero pasquale, e quando nelle prime comunità cristiane, ognuna con una sua particolare sensibilità ed esperienza di vita, si comincia- no a fissare per scritto, ad uso dei catechisti ed evangelizzatori, alcune raccolte di detti, di parabole, di miracoli di Gesù. La terza tappa è quella degli evangelisti che utilizzano questo materiale sia scritto che orale, lo organizzano con una personale prospettiva teologica, sensibili ai problemi delle loro comunità di appartenenza. Così Marco scrive con una attenzione particolare per la comunità di Roma, Matteo per i giu- deo-cristiani, Luca per coloro che provengo- no dal paganesimo, Giovanni, ormai verso la fine del primo secolo, dopo una originale ri- flessione teologica personale e comunitaria, per le Chiese dell’Asia Minore. Questi tre strati, ossia l’evento storico della vita di Gesù, la rilettura della sua vita alla luce della resurrezione nella predicazio- ne prima e nella vita concreta della prime comunità cristiane, l’apporto di ogni singolo evangelista sono inseparabili e costituisco- no la parola di Dio, vivente nella tradizione

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