La Scuola e l'Uomo - n. 6 - Giugno 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 6 - Giugno 2020 2 E d i t o r i a l e mere per garantire il rientro in sicurezza di studenti, docenti e personale a.t.a., essendo essi i responsabili della gestione delle risor- se finanziarie, strumentali e professionali, oltre che dei risultati del servizio, secondo quanto previsto dall’art.25 del Decreto leg. vo n.165/2001, novellato dal comma 78, art. 1 della legge n.107/2015. In questo complesso e delicato lavoro di organizzazione e di gestione, che per mol- ti profili non dipenderà solo dalla capacità gestionale delle risorse già presenti e dispo- nibili nella scuola, i Dirigenti scolastici, sa- ranno accompagnati e coadiuvati da Tavoli regionali, insediati presso gli Uffici scolastici regionali, a cui siederanno oltre al compe- tente direttore con compiti di coordinatore, gli assessori regionali all’istruzione, al patri- monio, ai trasporti, il rappresentante regio- nale U.P.I. e A.N.C.I., il referente regionale per la protezione civile, il rappresentante regionale delle Associazioni dei genitori, de- gli studenti, dei disabili, delle scuole pari- tarie e del terzo settore. Ovviamente faran- no parte di diritto di questo tavolo anche le rappresentanze sindacali del settore Scuola, nelle componenti del personale docente e a.t.a., e della dirigenza. Compito di questi Tavoli regionali sarà quello di intercettare i problemi che i Dirigenti, nell’attuazione delle misure di distanziamento interpersonale, dovessero incontrare nella pianificazione delle classi e dei servizi complementari al regolare funzio- namento delle stesse, e suggerire o adottare direttamente le misure idonee a risolverli o trasferire le richieste alle sedi competenti, territoriali o nazionali. Sembra facile a parole, ma di fatto, ove permanesse un rischio contagio medio alto, la situazione si presenterebbe davvero diffi- cile da governare e non si potrebbe preten- dere dai dirigenti scolastici, nel loro ruolo di datori di lavoro, di assumersi responsabi- lità che eccedano i livelli di diligenza tecni- ca che sono normalmente richiesti nei loro comportamenti. Ma a voler accantonare per un po’ le que- stioni più pressanti di organizzazione delle una cortina di inspiegabile riservatezza. E a settembre, cosa succederà? Al ministero si sta lavorando alacremen- te, perché si torni tutti a scuola nella data che il Ministro concorderà con le Regioni in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni. Ma è già definito dalle legge il rientro a scuola il 1 settembre per quelle classi, che saranno poi la maggioranza, per le quali i rispettivi Consigli hanno provveduto a com- pilare il piano di integrazione degli appren- dimenti, che dovrà poi confluire nella pro- grammazione dell’a.s. 20-21, e per quegli alunni che sono stati ammessi alla classe suc- cessiva in presenza di valutazioni inferiori a sei decimi, e che saranno tenuti a conseguire gli obiettivi di apprendimento non raggiunti nell’a.s. appena trascorso e specificati nel piano di apprendimento individualizzato, compilato nello scrutinio finale e allegato al documento di valutazione dello studente interessato. Le misure sanitarie da rispettare per evi- tare i contagi, ove il virus non ci abbia anco- ra lasciati, ma presenti un indice di rischio basso come nella situazione attuale, sono già state individuate nel Documento tecnico del 28 maggio 2020, adottato dal CTS istituito presso il Dipartimento della Protezione civi- le, e attengono a tre filoni generali: — il distanziamento fisico interpersonale, — l’uso dei dispositivi di prevenzione sanitaria, — le misure di igiene della persona e dei lo- cali, con aereazione continua degli stessi. Ovviamente tutto resta condizionato a quella che sarà la situazione epidemiologi- ca del Paese al momento della apertura, che potrebbe ulteriormente migliorare attestan- dosi sul «rischio zero» o addirittura peggio- rare riportandoci ad una nuova condizione di lockdown , con le conseguenti azioni da adot- tare per contemperare i due diritti, entram- bi di matrice costituzionale, alla tutela della salute e alla fruizione dell’istruzione. Differenziate ed adeguate ai contesti di riferimento, dovranno essere le soluzioni or- ganizzative che i Dirigenti scolastici, coadiu- vati dagli organi collegiali, dovranno assu-
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