maggio-giugno 2018

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2018 44 na Bocchini Camaiani. La scuo- la di Barbiana includeva le «vittime», ovvero gli esclusi dalla parola. Attraverso l’edu- cazione linguistica e lo studio della Costituzione don Milani apriva - come ha affermato Pa- pa Francesco durante la sua vi- sita a Barbiana - la strada «alla piena cittadinanza nella socie- tà» e «alla piena appartenenza alla Chiesa». Il prof. Federico Ruozzi ha ricordato che, oltre a «Lettera a una professoressa», è dovero- so leggere le Lettere ai cappel- lani militari toscani e ai giudici, ribadendo che per don Milani era fondamentale formare cit- tadini responsabili e consapevo- li con il Vangelo in una mano e la Costituzione nell’altra. Infine il dott. Mario Lancisi, soffermandosi sull’obiezione di coscienza, ha spiegato i con- cetti milaniani di obbedienza e di responsabilità. Dal convegno è emerso che l’esperienza educativo-pasto- rale, unica nel suo genere, ha consentito a don Lorenzo Mila- ni di giudicare la realtà sociale e la realtà religiosa. ( Fabiano D’Arrigo) ROMA Il 7 aprile le Sezioni Nosengo e Checcacci si sono ritrovate nella Chiesa di Sant’Agostino per la consueta preparazione alla Pasqua. Momento centrale dell’incon- tro è stata la celebrazione eu- caristica, con le riflessioni cu- rate da Padre Rosario Taormina S. J.; ma come da abitudine la scelta della Chiesa ha offerto l’opportunità per la visita di uno dei monumenti più ricchi di preziose opere di celebri ar- tisti, che abbiamo potuto am- mirare con l’aiuto della nostra esperta d’arte prof Filomena Lanni: l’affresco del profeta Isaia di Raffaello, la celeberri- ma Madonna dei Pellegrini di Caravaggio e tanto altro. La celebrazione della Santa Messa ha avuto luogo nella Cappella che custodisce la tomba di Santa Monica ed è stata preceduta da una breve introduzione della prof. Annali- sa Milletti sulla figura della Santa e sul figlio Agostino at- traverso la lettura di alcuni passi delle Confessioni. L’argomento ha riscosso vivo interesse, così il 18 maggio ci siamo ritrovati nella sede di Via Crescenzio per riprendere la riflessione su Memoria e tempo nelle Confessioni di San- t’Agostino. La prof. Milletti ha approfon- dito la spiegazione dei libri X e XI delle Confessioni, con toni appassionati, attraverso la let- tura e il commento di brani op- portunamente selezionati, ha evidenziato come Agostino af- fronti i temi del tempo e della memoria, già oggetto di rifles- sione di filosofi antichi come Platone e Aristotele, traghet- tandoli verso il pensiero mo- derno. L’analisi di Agostino è psicologica. Riguarda l’ampiez- za e la profondità della memo- ria, che è la coscienza del sog- getto, il ricordo delle esperien- ze, le sensazioni e le emozioni provate. Anche il tempo è un’esperienza dell’anima, è il tempo esistenziale delle perso- ne: «nell’animo vive l’attesa del futuro, …nell’animo vive la memoria del passato», mentre il tempo presente «non è che un punto transeunte» il cui il senso di precarietà genera in- quietudine. Una dimensione sconosciuta ai filosofi del mondo antico, una chiave di lettura che rende l’opera di Agostino, ultimo dei pensatori antichi e primo dei moderni, tanto vicina alla no- stra sensibilità e anche per questo affascinante. ( M. Vitto- ria Cavallari ) TRIESTE «Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare co- me i pesci, ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli» diceva Martin Luther King. Proprio per compiere un ge- sto di concreta fraternità la città di Trieste si è aperta sa- bato scorso 12 maggio a tutti, ma veramente a tutti, per vi- vere un pomeriggio di autenti- ca amicizia e incontro di etnie diverse tra musica, balli, dolci casalinghi ma anche importanti testimonianze di vita vissuta e soprattutto di integrazione. La festa, voluta e organizza- ta dalla rete «Insieme per l’Eu- ropa» che unisce ventisei asso- ciazioni tra cui UCIIM- Trieste si è svolta in un magnifico pome- riggio di sole nella spettacolare terrazza del ricreatorio Toti da cui di può ammirare tutto il golfo. Apertasi con i saluti del Vicario Vescovo, dell’Imam e del Rabbino, ha visto alternarsi veri gruppi musicali, cori, gio- vanissime ballerine ed espo- nenti di diverse associazioni di volontariato, tutti uniti dal de- siderio di «dare un cuore al- l’Europa» tramite il personale contributo alla realizzazione del bene comune ed in primis dell’accoglienza. Il contributo UCIIM è stato affidato ad un gruppo di ragaz- zi di scuola media che hanno esordito recitando a più voci la poesia «Cittadino del mondo» che ricorda che «il tuo Cristo è ebreo, la tua democrazia è greca, la tua camicia hawaia- na, le tue vacanze marocchi- ne… perché rinfacciare al tuo amico di essere… straniero?» Hanno poi proseguito ricor- dando che « Oggi è il 12 mag- gio: solo tre giorni fa, merco- V i t a d e l l ’ U n i o n e

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