maggio-giugno 2018

IL MIO INCONTRO CON NOSENGO Luciano Corradini, Presidente Nazionale emerito Rosalba Candela : « Luciano Corradini, Presidente Nazionale emerito, ci racconta del suo incontro con Nosengo . È un incontro reale, vissuto con consapevolezza del suo valore e perciò ci disponiamo ad ascoltare con vero interesse la testimonianza di uno di noi che ha conosciuto e vissuto Gesualdo Nosengo in prima persona e non solo attra- verso i suoi scritti. Impariamo a conoscere il nostro fondatore anche dalle parole di un suo giovane di allora… ». Luciano Corradini: «Ringrazio Rosalba per avermi proposto questo tema. Prepa- randolo, mi sono accorto che lo avevo in parte già svolto; e allora utilizzo in apertura alcuni periodi del mio libro, intitolato “ Sen- tieri rivisitati ricordando discepoli e mae- stri ” (Armando, Roma 2016), in cui ho trac- ciato, sulla base dei miei ricordi e dei docu- menti che ho conservato, profili di miei stu- denti e di miei maestri, fra cui il primo è quello di Nosengo. Farò poi riferimento a uno scambio di lettere che avemmo nel ’66, due anni prima della sua morte. Era stato da poco celebrato un Congresso nazionale dell’UCIIM e qualche giorno dopo che era nato il mio ultimo figlio Attilio. Questa let- tera fa riferimento a vicende di carattere personale, dato che il tema assegnatomi au- torizza questo approccio. La preistoria di un incontro da studente alla Domus Pacis Da matricola di filosofia vidi e ascoltai Gesualdo la prima volta nel ’54, senza sape- re chi fosse. Eravamo al XII Congresso Na- zionale del Movimento studenti di Azione Cattolica, a Roma, alla Domus Pacis. Ho po- tuto ricordare e ricostruire immagini e con- tenuti di quel Congresso, avendo conservato il numero 23/11 del quindicinale Gioventù Studentesca . Un’ampia rassegna fotografica ritrae, al tavolo della presidenza, Piersanti Mattarella, che sorride a Nosengo, presiden- te dell’UCIIM, associazione fondata a Roma, com’è noto, nel giugno del ’44. In un articolo del quindicinale, si legge questo quadretto: « Simpaticissimo il presi- dente Nosengo, ha una certa maniera di di- re la sua ironia in serietà e la sua serietà in ironia. Alla fine gli siamo intorno e lo asse- diamo di domande: un professore sotto esa- me! Nosengo accetta sorridendo e non si di- fende neppure con un gesto dall’incalzare dei giovani. È tardi quando i giovani si divi- dono in gruppi e iniziano i lavori di discus- sione e di studio ». Eravamo circa 400, tutti in giacca e cravatta. Oggi, come vedete, mi sono messo in sintonia con gli anni ’50… Fra i relatori c’erano anche Oscar Luigi Scalfa- ro, allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e il Ministro Giuseppe Ermini, a cui risalgono i programmi della scuola ele- mentare del ’55, e don Giuseppe Nebiolo, che scriveva libri di religione con Nosengo e che io avevo conosciuto nel recente campo scuola della GIAC, al Falzarego, accompa- 11 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2018

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