maggio-giugno 2018

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2018 10 trovare la lucidità, il coraggio e la speran- za per non fermarsi davanti all’orrore. Un orrore che ha anche interpellato molti ar- tisti e politici, ma Nosengo invece, ha mantenuto la lucidità della ragione, la fer- mezza della persona, il coraggio, e ce ne voleva tanto, e una speranza che non era utopia, ma era ben radicata nella Fede, quindi anche nella fiducia nell’opera dell’uomo fine in Dio. Grazie a queste do- ti, Nosengo ha avuto il coraggio di metter- si dentro la vita politica, civile e culturale finalizzando, poi, tutto alla ricostruzione della scuola. Oggi come facciamo a far vivere Nosengo? Non è facile per- ché, attualmen- te, per descrive- re questi nostri tempi si parla di anno zero, si di- ce che tutto de- ve essere cam- biato e che biso- gna aver il co- raggio dell’apo- calisse perché siamo in un’epo- ca post moderna e post ideologica. Non lo dicono, ma a mio parere, il post moderno e post ideologico postulano l’ambiguità di un post storico, non c’è più storia, ma una cro- naca frammentata che non riesce nemmeno a collegarsi alla cronaca precedente. Sia- mo in un momento in cui tanti di noi si sentono fragili e hanno veramente diffi- coltà a continuare a operare e a credere nel futuro. Però i giovani sono il futuro, figli di Dio e hanno anche loro lucidità, coraggio e speranza, dobbiamo riuscire a farle venire a galla, e se non riusciamo a farle emergere è perché noi non le abbia- mo, in questo ci dobbiamo sentire segua- ci, ammiratori, amici e compagni di No- sengo. Il senso della vita, il valore delle cose, il valore dell’educazione non si fer- mano e la storia continua, dobbiamo ave- re il coraggio di superare l’anno zero non come fanno coloro che quasi se ne vanta- no e promettono cose che si risolvono solo nel denunciarle; noi crediamo nella pro- blematizzazione e soprattutto nel lavora- re insieme. Il grande valore dell’UCIIM, oltre a tutto ciò che noi sentiamo arrivare da Nosengo, è il valore dell’unione, UCIIM è unione. Questo per me è il continuo riferi- mento a Nosengo e il motivo per cui ora da emerita, pur socia dal ’76, continuo a cre- derci e a lavorarci. Grazie a tutti».

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