Maggio-Giugno 2017

5 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIV - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2017 di una cultura di morte, è da osteggiare e da combattere. Esso si oppone radicalmente alla fede e al Vangelo, che sono sempre per la vita. Quanti seguono Cristo hanno pensie- ri di pace, di fraternità, di giustizia, di ac- coglienza e di perdono. Quando la linfa del Vangelo scorre nel discepolo di Cristo, ma- turano frutti buoni ben riconoscibili anche all’esterno, con corrispondenti comporta- menti, che l’apostolo Paolo identifica con «amore, gioia, pace, magnanimità, benevo- lenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). Penso alle tante parrocchie e associazio- ni cattoliche che sono testimoni di questi frutti. Esse svolgono un encomiabile lavoro sul territorio, finalizzato alla promozione della gente, una promozione culturale e so- ciale volta a estirpare progressivamente dalla radice la mala pianta della criminalità organizzata e della corruzione. In queste iniziative, si manifesta altresì la prossimità della Chiesa a quanti vivono situazioni drammatiche e hanno bisogno di essere aiu- tati ad uscire dalla spirale della violenza e rigenerarsi nella speranza. Cari fratelli e sorelle, il Signore vi dia sempre la forza di andare avanti, di non scoraggiarvi, ma di continuare a lottare contro la corruzione, la violenza, la mafia e il terrorismo. Sono consapevole del fatto che il lavoro che voi svolgete comporta an- che il rischio della vita, questo lo so; e il ri- schio di altri pericoli per voi e per le vostre famiglie. Il modo mafioso di agire fa queste cose. Per questo richiede un supplemento di passione, di senso del dovere e di forza d’animo, e anche, da parte nostra, di tutti i cittadini che beneficiamo del vostro lavoro, [un supplemento] di sostegno, di preghiera e di vicinanza. Io vi assicuro che vi sono tanto vicino, nel vostro lavoro, e prego per voi. Al tempo stesso, il Signore giusto e mise- ricordioso, tocchi il cuore degli uomini e delle donne delle diverse mafie, affinché si fermino, smettano di fare il male, si con- vertano e cambino vita. Il denaro degli affa- ri sporchi e dei delitti mafiosi è denaro in- sanguinato e produce un potere iniquo. Tut- ti sappiamo che il diavolo «entra dalle ta- sche»: è lì, la prima corruzione. Per voi, le vostre famiglie e il vostro la- voro invoco il sostegno del Signore. Ripeto: vi sono molto vicino. E mentre chiedo an- che a voi di pregare per me, di cuore vi benedico. Il Signore benedica voi e le vo- stre famiglie. S p i r i t u a l i t à

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