Maggio-Giugno 2017
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIV - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2017 2 E d i t o r i a l e Altri percorsi il MIUR ha indicato nel tempo. Per esempio le Linee di indirizzo ela- borate dal «Comitato Nazionale Scuola e Le- galità» istituito dal Ministro Fioroni nel 2007. Quindi qualcuno nel tempo aveva com- preso che la vita sociale deve essere rego- lata da norme giuridiche, morali, religiose e di costume, fondamento della condotta di tutti i cittadini, i quali vanno educati e in- centivati! Qualcuno aveva compreso che la famiglia e tutte le altre comunità educanti hanno quale primo dovere promuovere nei giovani una coscienza civile, educandoli al ri- spetto delle regole di convivenza e di lega- lità! È che non si aveva piena coscienza di quanto urgente e indispensabile fosse una co- stante educazione alla legalità, alla cittadi- nanza attiva e responsabile, un patto educativo scuola-famiglia per radicare nelle coscienze il «bene comune», per rimuovere tutti quegli atteggiamenti che tendono alla illegalità, per far introiettare comportamenti responsabili. Da alunni prima e docenti poi, tanti do- vremmo fare il «mea culpa» per non aver compreso fino in fondo che il silenzio e la noncuranza sono complicità. Che ai ragazzi bisogna parlare apertamente di «mafia» senza metafore o concetti troppo astratti e lontani dalla triste realtà. Oggi l’Italia intera ha preso coscienza che bisogna lottare contro «TUTTE LE MAFIE» e contro ogni forma di corru- zione. Oggi quei luoghi simbolo delle stragi sono diventati emblema di un ri- scatto morale e sociale che tutti vogliamo. Oggi l’aeroporto di Pa- lermo si chiama «Falcone Borsellino» così come al- cune scuole portano il loro nome. Oggi quei «martiri» sono nella nostra memoria e nella nostra vita. Oggi, 23 maggio 2017, sotto le steli erette in ri- cordo risuonano le note della colonna sonora del film «La vita è bella» quale monito che, nelle più tristi vicende della vita, ci sono spiragli di spe- ranza. Cosa può fare la scuola Elena Fazi, Vice Presidente nazionale Vi- caria Sono stata inviata dalla Presidenza nazio- nale alla presentazione di Palermo chiama Italia, impegno previsto dalla Rai per la set- timana del 25° anniversario dell’assassinio di Falcone e di Borsellino. In quell’occasione oltre alla Presidente della Rai, Monica Maggioni, ai responsabili di tutte le reti televisive e radiofoniche e ad alte figure istituzionale dell’Arma dei Cara- binieri, erano presenti la Ministra Fedeli e la prof. Maria Falcone. La prima ha sottolineato l’importanza di formare giovani sensibili e consapevoli del fenomeno mafioso e infor- mati su quanto lo Stato ha fatto dal punto di vista legislativo per contrastarlo. La seconda, presidente della Fondazione Falcone, è stata intervistata prima della diretta Rai; in quel-
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