Maggio-Giugno 2017

35 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIV - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2017 scuna classe terza, è composta dai docenti del consiglio di classe ed è presieduta dal dirigente scolastico, o da un docente colla- boratore del dirigente della stessa istituzio- ne scolastica. Si è, dunque, preferito supe- rare l’attuale previsione di un Presidente di commissione esterno al fine di garantire, nell’ottica di una valutazione formativa, una continuità con le scelte della scuola in ambito valutativo, considerato che il diri- gente scolastico della scuola possiede una conoscenza approfondita del contesto sco- lastico e degli stessi alunni. Esame di Stato nel secondo ciclo: più attenzione alle competenze Significative sono le novità riguardanti l’esame di Stato conclusivo del secondo ci- clo di istruzione introdotte con lo scopo di rendere coerente l’esame con le Indicazioni nazionali per i licei e le Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, che prevedo- no la centralità delle competenze e il supe- ramento di una didattica trasmissiva fonda- ta sui contenuti. Inoltre, con la riforma so- no stati inseriti a pieno titolo nell’esame di Stato gli elementi qualificati come punti di forza della scuola secondaria di secondo grado dalla Legge n. 107/2015: l’introduzio- ne del curriculum dello studente, il poten- ziamento delle attività di alternanza scuola- lavoro, lo sviluppo delle competenze digita- li e il rafforzamento della metodologia CLIL. Superata l’ipotesi iniziale che prevedeva l’ammissione all’esame con una media del sei, nel decreto definitivo è stata ripristina- ta l’attuale disciplina che richiede per l’am- missione all’esame una votazione non infe- riore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento. Tuttavia, il consiglio di classe, con decisione motivata, ha la possi- bilità di ammettere all’esame anche lo stu- dente che riporti un’insufficienza in una di- sciplina o gruppo di discipline. Altri requisiti di ammissione introdotti con il decreto legi- slativo sono lo svolgimento delle attività di alternanza scuola lavoro e la partecipazione alle prove Invalsi volte a verificare i livelli di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese, in analogia a quanto previsto per l’esame di Stato del primo ci- clo. In tal modo si intende portare a compi- mento quanto già disposto dalla Legge n. 176/2007, attivando le rilevazioni censuarie degli apprendimenti anche per le classi quinte di scuola secondarie di secondo gra- do. Gli esiti sono riportati in apposita sezio- ne del curriculum dello studente. Per quanto riguarda le prove di esame esse vengono ridotte a due con l’eliminazio- ne della prova multidisciplinare predisposta dalla Commissione che nel tempo si è rive- lata inadeguata tanto che elementi di criti- cità erano stati sollevati in varie occasione dai Presidenti di commissione. Permangono le due prove a carattere nazionale: la prima è finalizzata ad accertare la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, non- ché le capacità espressive, logico-linguisti- che e critiche del candidato, mentre la se- conda ha per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio ed è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello specifico in- dirizzo. Il colloquio viene modificato in quanto prevede che si parta da un’analisi di un testo, documento, progetto da cui desu- mere le competenze dello studente e le sue conoscenze disciplinari. Inoltre nel collo- quio si valorizzano le esperienze svolte in alternanza scuola lavoro e le conoscenze e le competenze maturate dal candidato nell’ambito delle attività relative a «Citta- dinanza e Costituzione». Anche per il secon- do ciclo viene attribuito un peso maggiore al percorso scolastico rispetto al passato in quanto nella determinazione dell’esito fina- le dell’esame i crediti scolastici passano da un punteggio massimo di 25 ad un massimo di 40. Nulla è innovato in merito alla com- posizione della commissione di esame. Fin qui una sintesi degli aspetti più im- portanti del decreto legislativo che entrerà in vigore dal 31 maggio 2017, la cui operati- vità potrà essere garantita attraverso la de- cretazione secondaria cui lo stesso legisla- tore rinvia. I prossimi mesi saranno fonda- mentali per la messa a punto di decreti, li- nee guida, indicazioni necessarie rendere effettive le novità previste e, soprattutto, per accompagnare il cambiamento con azio- ni di informazione delle famiglie e forma- zione del personale scolastico.

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