Maggio-Giugno 2017
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIV - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2017 34 tuttora coinvolgendo, circa 3000 istituzioni scolastiche del primo ciclo nell’adozione di un modello in linea con le Indicazioni nazio- nali per il curricolo della scuola primaria e secondaria di primo grado e con le compe- tenze chiave europee di cui alle Raccoman- dazioni del 2006. Dagli esiti dei primi due monitoraggi effettuati è emerso un ampio gradimento delle scuole circa le novità in- trodotte dal modello sperimentale (riferi- mento a competenze disciplinari e trasver- sali, apprezzamento delle stesse tramite li- velli espressi da lettere, possibilità di inte- grare gli indicatori, assenza di un livello ne- gativo) ispirato ad una visione formativa della valutazione e della certificazione. Ri- spetto ai modelli sperimentali, il decreto legislativo prevede che nella certificazione delle competenze sia inserito, in forma de- scrittiva, il livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale Invalsi per ciascuna di- sciplina oggetto della rilevazione, ovvero italiano, matematica e, limitatamente alla scuola secondaria di primo grado, anche la certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese. Come cambiano le prove Invalsi Riguardo alle rilevazioni nazionali me- diante le prove Invalsi il decreto ha intro- dotto alcune significative novità. Innanzi- tutto l’integrazione delle prove di italiano e matematica con una ulteriore sezione riferi- ta alla rilevazione degli apprendimenti della lingua inglese nella classe quinta di scuola primaria e nella classe terza di scuola se- condaria di primo grado. In quest’ultima classe, come si è detto, le rilevazioni, com- puter based , accertano i livelli di apprendi- mento in italiano e attraverso prove di posi- zionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro co- mune di riferimento europeo per le lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori per il rilascio della certificazio- ne sulle abilità di comprensione e uso della lingua. Tale integrazione si pone in linea con lo sviluppo delle competenze in lingua straniera anche attraverso lo sviluppo della metodologia CLIL come previsto dalla Legge n. 107/2015. Inoltre, in considerazione dell’esigenza di semplificazione dell’esame conclusivo del primo ciclo, attualmente composto di quattro prove scritte e un col- loquio pluridisciplinare, la prova scritta a carattere nazionale viene eliminata dal- l’esame di Stato ma dovrà essere svolta en- tro aprile con la sola funzione di requisito obbligatorio di ammissione all’esame. Semplificazione dell’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione Al fine di ovviare alle criticità emerse nel corso degli anni nell’articolazione del- l’esame di scuola secondaria di primo gra- do, soprattutto in riferimento alla modalità fortemente deterministica di attribuzione del voto e alla presenza della prova nazio- nale INVALSI valutata con criteri non definiti dalla commissione d’esame, il legislatore ha ridotto a tre le prove scritte: prova di lin- gua italiana o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, prove relativa alle competenze logico matematiche e prova re- lativa alle competenze nelle lingue stranie- re (quest’ultima articolata in due sezioni). Il colloquio è finalizzato a valutare le cono- scenze descritte nel profilo finale dello stu- dente con particolare attenzione alla capa- cità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché al livello di padronanza delle com- petenze di cittadinanza e delle competenze nelle lingue straniere. L’esito finale dell’esame è espresso con votazione in decimi, derivante dalla media, arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammis- sione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. In tal modo, il legislatore ha ridimensionato il ruolo delle prove d’esa- me a vantaggio del percorso scolastico del candidato che, nella nuova formulazione, incide in misura maggiore rispetto al passa- to in quanto, nella determinazione dell’esi- to finale dell’esame, il voto di ammissione ha un peso equivalente al complesso delle prove scritte e del colloquio. Quindi, ancora una volta il ruolo del consiglio di classe ri- sulta determinante nella valutazione del percorso scolastico dell’alunno che si estrinseca nel voto di ammissione. Si tenga, inoltre, presente che la commissione d’esa- me, articolata in sottocommissioni per cia-
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