Maggio-Giugno 2017

IL POSSIBILE E URGENTE RITORNO ALLA FORMAZIONE Franco Martignon, Dirigente tecnico in quiescenza I numerosi cambiamenti sociali, prodottisi con grande intensità sul pianeta, chia- mano in causa il sistema educativo glo- bale, pur nella varietà delle organizzazioni locali. Dagli indicatori di direzione (obbe- dienza, autorità, tradizione) si è passati al concetto di interazione tra reti, spesso con- flittuali. I ruoli tradizionali sono stati desta- bilizzati e hanno prodotto le evidenti difficoltà delle leggi a stare al passo con l’evoluzione dei bisogni. I governi si sono im- pegnati a definire nuove possibilità di accet- tazione: ogni iniziativa deve esprimere compatibilità con i valori del «villaggio glo- bale» e superare l’apparente contraddizione del pensare globalmente ma operare secondo gli interessi della comunità locale. Anche il sistema educativo si pone in una catena, che parte dallo specifico e poi si di- sperde nel globale per cui è necessario chie- dersi cosa abbia condotto i giovani d’oggi ad una condizione di incertezza e di insicurezza che va ben oltre la crisi d’identità. Quando l’ingiustizia sociale aumenta, quando l’eva- sione dall’impegno diventa sistema, quando il provvedere a sé esclude la relazione gene- rosa con l’altro, quando ci si convince che non è il lavoro o la sana produzione che pos- sono dar sicurezza alla vita ma i trasformismi finanziari, le furberie, le prevaricazioni, il guadagno a qualunque condizione, chi ha a cuore il futuro del paese deve porsi qualche domanda. Il divertimento senza li- miti di tempo e di modo, l’amore come consumo im- mediato che rimane sempre indietro rispetto alla dignità della persona, il confronto sociale esasperato: questo viene indicato come senso e valore dell’esistenza. I gio- vani sono stati privati della speranza, senza sogni che non siano sollecitati dalle droghe, senza lavoro anche se in possesso di titoli di stu- dio: è stato oscurato il loro orizzonte e nella loro anima è quasi sempre notte. Chi ha responsabilità in educazione deve chiedersi come si è giunti a questo, evitando che i conflitti so- ciali, aumentati dalle incon- trollabili migrazioni dei popoli, diventino il sonnifero per impedire ai giovani di pensare alla stabilità del la- 19 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIV - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2017

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