Maggio-Giugno-2016
giovanna midolo. la cerimonia si è svolta il 18 aprile 2016 nella Sede dell’UCIIm alla presenza della presidente nazionale prof. Rosalba Cande- la, della presidente dell’UCIIm Sicilia dott. Chiara di prima, del- la presidente provinciale dott. teresa peluso e di S.E. mons. Salvatore pappalardo, arcivesco- vo di Siracusa e di molti ospiti che hanno seguito con parteci- pazione ed emozione. l’arcivescovo ha benedetto la targa su cui spiccava l’inte- stazione a giovanna midolo. dopo hanno preso la parola la prof. Itria peluso e il prof. nino portoghese. la prof. peluso ha ricordato «la donna giovanna midolo» che ha lasciato in tutti quelli che l’hanno conosciuto un dolce e caro ricordo per il suo grande cuore, la sincerità e la schiet- tezza del suo temperamento. fervente credente, giovanna metteva tutto il suo amore nel- l’impegno quotidiano del suo lavoro mostrando profonda umanità, bontà severa, sano senso dell’equilibrio. Il prof. portoghese ha ricorda- to l’amore e la dedizione che giovanna midolo ebbe per la scuola, per il suo lavoro di edu- catrice in cui profondeva cultu- ra, intelligenza e sentimento. la cerimonia si è conclusa con la benedizione di S.E. l’ar- civescovo a tutti i presenti. TRIESTE Situata subito oltre il confine con la Slovenia, la suggestiva conca di orlek è probabilmente poco nota anche agli stessi triestini: fino a pochi anni fa infatti non era consentito visi- tarla se non con uno specifico permesso. di particolare inte- resse quindi è stata l’escursio- ne dello scorso 24 aprile, orga- nizzata dalla faRit in collabo- razione con UCIIm, che ha con- sentito di percorrerla scopren- done anche, come di norma nelle passeggiate guidate dal prof. Elio polli, aspetti affasci- nanti e del tutto sconosciuti. a partire dalla conca stessa, probabile residuo di un crollo di una preesistente enorme cavità, che appare immersa in un mare di vegetazione e che con i suoi 90 metri di profondità e 300 di diametro medio rappresenta uno dei più ampi avvallamenti doliniformi del Carso. Caratteri- stici i suoi versanti, l’uno dolce e coperto di un’interessantissi- ma e varia vegetazione, roccio- so e a strapiombo l’altro. En- trando nella conca si è subito percepito il fenomeno dell’in- versione termica che rende la temperatura del fondo sensibil- mente più bassa di quella della landa circostante. Incantevole la vegetazione: ellebori, primu- le, bucaneve, viole, anemoni, e ancora mughetti in piena fiori- tura, sigilli di Salomone, distese di falsa ortica tra alte querce e carpini bianchi e, a sorpresa, varie stazioni di pero corvino in piena fioritura. Spettacolari, nel verde, gli accesi rosa e lilla del- le corolle delle peonie e degli iris. Sulla pendice rocciosa, sot- to una sorprendente emersione rocciosa, il cosiddetto «tetto», una delle stazioni più preziose del Carso per la sua rarità: una primula auricola, varietà subal- pina assolutamente inedita a bassa altitudine, dalla splendida fioritura giallo acceso. Intorno, delimitati da muret- ti a secco, prativi verdissimi punteggiati di ranuncoli e nar- cisi, ellebori, pulsatille, globu- larie, essenze profumate e persino esemplari di orchide maschia; ed ancora carpini ne- ri, ornielli, ciliegi canini cari- chi di fiori. Si sono anche ritro- vati, ormai immersi nella folta vegetazione, cippi e lapidi, te- LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIII - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2016 44 monianza di educatori di casa nostra, di matrice umanistica e cristiana (la stessa di cui, se riesce a ricordarselo, è fatta l’Europa). don Bosco disse a don Rua «fa’ in modo che i tuoi ragazzi ti vogliano bene», non per accaparrarsi simpatie, ma per insegnare con spirito di servizio, che dà all’autorità di ruolo la necessaria autorevo- lezza; don lorenzo milani, eb- be a dire ai suoi ragazzi: «Ho voluto più bene a voi che a dio, ma il Signore ne terrà con- to» dio ama l’amore che gli ar- riva indirettamente. due edu- catori cristiani, da cui trarre molti insegnamenti, e un po’ di buon senso educativo, oggi un po’ smarrito. E la festa della mamma? la mamma è la prima ad educare il figlio, appena ha consapevo- lezza del suo arrivo alla vita: già persona; perché è persona ciò che ha tutto in sé per esse- re tale. la scuola ha grandi valenze educative, ma se non è soste- nuta dalla comunità e della fa- miglia, a breve o a lungo ter- mine il suo operare è a rischio di dissolvenza». E dopo il giubileo? la vita è come un cammino a tappe: ha un arrivo che è anche punto di partenza. Ecco perciò, se è ve- ro che «Chi sogna il futuro ha già cominciato a viverlo», cam- minando e parlando sono sorte «idee da laboratorio». abbiamo percorso circa 5 chi- lometri e, sulla linea di un det- to del Camino de Santiago di Compostela, sappiamo: «non siete voi che fate il Cammino, è il Cammino che fa voi». anche le nostre associazioni fanno noi. ( Rodolfo Tonelli ) SIRACUSA l’UCIIm di Siracusa ha intito- lato la sua Sezione alla prof. V i t a d e l l ’ U n i o n e
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